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Lola, un’apologia dell’ottimismo scritta e illustrata da Spider

Un giorno una scimmia si arrampicò su un grattacielo. Vista dall’alto la città le sembrò molto più bella. Si costruì un aereoplano, e decise di non scendere più. Quella scimmia si chiamava Lola. Quella di Lola, scritta e illustrata da Daniele Melani, in arte Spider, è una bella apologia dell’ottimismo e della necessità di affrontare il mondo senza restare scacciati dal suo peso enorme. Tra alti e bassi, è proprio il caso di dirlo, le avventure aeree di Lola, eroina non-sense dell’azione contro tutto e contro tutti, fanno volare sulle ali della fantasia il proprio pubblico elettivo – i bambini dai 3 anni in su. In allegato al libro, che come al solito è all’altezza degli alti standard di qualità a cui ci ha abituato Orecchio Acerbo, c’è un piccolo modellino cartonato dell’aereo di Lola. Quasi a significare che non basta più sognare sui libri, ma che bisogna riuscire a portare la fantasia, la creatività e, soprattutto, il coraggio di agire al di fuori della letteratura. E’ sempre difficile immaginare come sarà il mondo che lasceremo ai nostri figli, di questi tempi, poi, lo è ancor di più. La speranza è dunque che gli adulti che si troveranno a leggere questo libretto ai propri figli si renderanno conto che l’unica speranza per migliorare il mondo che lasceranno ai propri pargoli è quella di non abbandonarsi al pessimismo e di agire. Lola, un’apologia dell’ottimismo scritta e illustrata da Spider

L’autobus di Rosa di Fabrizio Silei e Maurizio A.C. Quarello

La sera del 1° dicembre del 1955, su un autobus di linea della città di Montgomery, in Alabama, una signora di colore di poco più di quarant’anni fece un piccolo gesto che cambiò la storia di un’intera nazione. Si chiamava Rosa Parks e quella sera, rifiutandosi di cedere il proprio posto a un bianco, inflisse un colpo decisivo alla segregazione razziale negli Stati Uniti. Aiutato dalle belle illustrazioni di Maurizio A.C. Quarello, Fabrizio Silei, sociologo e scrittore per ragazzi, riesce a raccontare la storia di Rosa da un punto di vista decisamente interessante. Siamo infatti ai giorni nostri, al museo Ford di Detroit, dove l’autobus di Rosa è conservato come una reliquia. Seduto dentro l’autobus – proprio nel posto che fu di Rosa Parks – un nonno racconta a suo nipote quell’incredibile quarto d’ora in cui la Storia gli è passata di fianco e lui non ha saputo essere all’altezza. E’ una storia amara quella che il nonno racconta al nipote, una storia fatta di quotidiani soprusi, di un tempo in cui sulle vetrine dei negozi c’erano appesi i cartelli che vietavano ai neri di entrare e gli uomini incappucciati di bianco del KKK li linciavano impuniti, di quando a scuola le classi erano separate. Ma quella la storia del nonno è anche una storia sulla paura degli uomini di fronte alla Storia, quella paura che quella sera del 1° dicembre del 1955 lo bloccò come un sasso mentre assisteva al placido gesto di rivolta della signora Parks. Ed è proprio questo l’aspetto a mio parere più notevole de L’autobus di Rosa, un libro edito da Orecchio Acerbo, coprodotto e pubblicato in altri sei paesi – Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Grecia e Brasile – e sostenuto da Amnesty International. Insomma, un libro importante in un momento come questo, in cui la segregazione razziale non è più soltanto un…

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L’autobus di Rosa di Fabrizio Silei e Maurizio A.C. Quarello

L’isola di fuoco di Emilio Salgari, illustrato da Luca Caimmi

Emilio Salgari è una vera e propria icona della letteratura italiana, soprattutto per quella generazione che, nel dopoguerra, si è vista passare tra le mani tutti i suoi innumerevoli libri, le sue avventure di pirati, corsari e marinai, i suoi viaggi fantastici verso mondi sconosciuti persino a se stesso, ma resi con una tale passione e sanguigna fantasia da renderli non solo credibili, ma anche suadenti. Eppure, nel giro di una generazione la sua fortuna è sfumata, il suo potere di conquista sul cuore e sulle menti fantasticanti dei ragazzini italiani è tramontata: un po’ messo da parte dall’accumularsi di nuove storie, da Harry Potter alla carica dei vampiri emo, un po’ dal progresso tecnologico dell’intrattenimento, dalla Playstation alla Xbox, il destino del Capitano di Lungo Corso che sfidò i mari di tutto il mondo non muovendosi di un passo sembra segnato. Ma forse non tutto è perduto, e, come nei milgiori tra i suoi romanzi, quando il destino sembra avverso e il successo impossibile succede l’inaspettabile, qualcosa che cambia gli equilibri in gioco a favore dell’eroe. Nel caso di Salgari questa fortuna si è materializzata in una serie di omaggi, di riprese, di ricordi che, negli ultimi anni, stanno dando nuova vita alle sue opere. Quest’ultimo libro illustrato, pubblicato da pochi giorni da Orecchio Acerbo è uno di questi esempi, ma non è solo un omaggio. Questa riproposizione illustrata de L’isola di Fuoco – un racconto che Salgari scrisse ispirato dalla vicenda dell’isola Ferdinandea, comparsa e…

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L’isola di fuoco di Emilio Salgari, illustrato da Luca Caimmi

Verrà presentato al salone Più Libri Più Liberi Radici, il primo libro della nuova casa editrice ELSE

Chi ci legge da più tempo non si stupirà per nulla sentendomi parlare bene di un’iniziativa promossa da Orecchio Acerbo , casa editrice romana tra le più interessanti e originali nel panorama dell’editoria italiana di qualità. Questa volta l’inizitiva che vi segnalo, però, non è esattamente un prodotto “Made in Orecchio Acerbo”, sì, perché il progetto in questione è nientemeno che una nuova casa editrice. Di case editrici in Italia ne nascono come funghi, ma questa è certamente speciale, già dal nome, ELSE che oltre ad essere l’acronimo di Edizioni Libri Serigrafici E altro , in inglese significa, come tutti sapete, Altro . L’alterità è difatti il baricentro, il cure pulsante di queto interessante progetto , fondato da diciassette persone che hanno radici diversissime ma che in

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Verrà presentato al salone Più Libri Più Liberi Radici, il primo libro della nuova casa editrice ELSE