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Addio di Philip Roth alla scrittura?

Il punto interrogativo è d’obbligo, visto che l’annuncio è arrivato in sordina, quasi incidentalmente, da parte dello scrittore, durante un’intervista a una testata francese “minore”, “Les Inrocks”. E’ d’obbligo anche se lo ha confermato anche il direttore del «New Yorker» David Remnick, da sempre suo amico, e Lori Glazer, vicepresidente e portavoce del suo editore Houghton Mifflin. Possibile che, alla soglia degli 80 anni, Roth “ne abbia abbastanza” di scrivere, come sostiene David Remnick e altri suoi amici? Roth lo sarebbe andato ripetendo da due anni, addirittura. Secondo le sue parole, infatti, l’autore non sentirebbe più “il fanatismo della scrittura”, quel “calore di sangue” come direbbe la Nemirovsky, che lo ha spinto “ a trascurare quasi tutto il resto”. Ora “il calore” si è estinto. E la cosa suona come una chiusura del cerchio, visto che il suo ultimo Nemesis – opera dopo la quale preannuncia non ve ne sarà nessun altra – parla di un periodo vissuto durante la sua infanzia, quando a 11 anni fu spettatore di una terribile epidemia di polio che sconvolse l’America. Di sicuro, stando così le cose, il suo futuro silenzio ci darà l’occasione, se avremo nostalgia di lui, di andare a riprendere in mano i libri che più abbiamo amato (personalmente, Pastorale americana e Indignazione ) e magari leggere quelli che non avevamo mai aperto. Ma magari, perchè no, Roth alla soglia dei 90 potrebbe ricominciare. Si scrive perchè si ha qualcosa da dire d’altronde, o no? E poi sognamo per un attimo, cosa

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La classifica settimanale degli eBook secondo Booksblog – settimana dall’8 al 14 ottobre 2012

La pubblicazione de Il corpo umano , nuovo romanzo di Paolo Giordano ha avuto l’effetto traino per l’eBook La solitudine dei numeri primi che, come ben sapete, ha vinto il Premio Strega nel 2008 – ma anche altri premi come il Campiello Opera Prima, il Fiesole Narrativa Under 40, Merck Serono – ed è stato un caso editoriale (il libro più venduto in Italia nel 2008). La solitudine dei numeri primi , dunque, si piazza al primo posto della nostra classifica settimanale degli eBook . Al quinto posto della nostra classifica abbiamo due titoli: Il teatro di Sabbath di Philip Roth e Una cosa da nulla di Mark Haddon entrambi pubblicati da Einaudi. Dal primo classificato siamo passati subito al quinto perché le posizioni da due a quattro della classifiva vedono lei, l’inossidabile E. L. James con la trilogia piazzata proprio nell’ordine in cui è stata pubblicata: grigio, nero e rosso. Ci auguriamo che quanto prima la situazione possa cambiare, non certo per snobismo (del resto se

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Philip Roth: lo scrittore che osò correggere la sua pagina Wikipedia

Wikipedia è indubbiamente uno dei più grandi progetti di cultura condivisa che abbia mai visto la luce, eppure anche un gigante di tali dimensioni incorre in falle. E negli ultimi giorni ce n’è una che sta facendo il giro del mondo. Si tratta di una “spinosa vicenda” che ha come protagonista lo scrittore americano Philip Roth . Il problema sarebbe nato nel momento in cui lo stesso autore, avrebbe riscontrato un’importante errore sulla sua pagina personale e cercato di correggerlo. Una procedura a lui preclusa per ragioni di “eccessiva prossimità” al soggetto della voce, un elemento che ne falserebbe l’obiettività. Ebbene si, la procedura che permette di proteggere, almeno in parte, l’oggettività dei dati contenuti nelle

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TotoNobel 2011: chi vincerà secondo voi?

Che lo si voglia o meno il Premio Nobel per la Letteratura è uno degli appuntamenti dell’anno editoriale più sfiziosi: milioni di lettori in attesa di sapere se quest’anno i membri dell’Accademia Svedese avranno il coraggio di scegliere sul serio un grande scrittore, un maestro, o se opteranno come molte volte, per qualche nome sconosciuto al grande pubblico. E’ sempre la stessa storia, in fondo. E difatti la parte più divertente del gioco non sono certo i dieci minuti di attesa davanti al computer, sul sito del Nobelprize a fissare una porta chiusa e ad ascoltare una musichetta orribile per sapere il nome del fortunato vincitore del milioncino di euro in palio. No, la parte più bella sono i giorni prima, quando la rete inizia a fremere e a puntare sui propri cavalli favoriti. Bol.it, che da qualche giorno ha pubblicato sulle proprie pagine un sondaggione per testare il polso

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