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Scrittrici e scrittori a confronto sulla situazione della scuola in Italia

Parole per l’inclusione, parole di famosi scrittori per la scuola: è questo il focus del convegno La qualità dell’integrazione scolastica e sociale, un incontro che ha al centro la didattica, soprattutto quella inclusiva, che cioè abbia in sé strutturalmente i principi e le pratiche dell’inclusività. E per affrontare questo argomento, delicato e affascinante, il Centro Studi Erickson ha affidato la direzione scientifica del convegno La qualità dell’integrazione scolastica e sociale a tre scrittori di punta del nostro panorama letterario e cioè Mariapia Veladiano , Marco Lodoli e Piergiorgio Odifreddi . L’idea, infatti, è quella di raccontare la scuola italiana, in un modo giusto e corretto perché, lo sappiamo bene, un oculato uso della parola ancora oggi può fare la differenza. Gli autori chiamati a dirigere il convegno, come dicevamo, sono tre eccellenze della cultura in Italia: Mariapia Veladiano – che con il romanzo La vita accanto si è aggiudicata il Premio Calvino 2010, si è classificata al secondo posto al Premio Strega 2011 e ha ottenuto l’alabarda d’oro per il miglior romanzo e nel 2012 ha pubblicato, sempre per Einaudi,

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Scrittrici e scrittori a confronto sulla situazione della scuola in Italia

La piazza è in festa, una poesia di Roberto Roversi per il 25 aprile

Il 25 aprile 1945 in Italia si respirò un’aria diversa, nuova: la seconda guerra mondiale era finita, come anche era terminato il ventennio fascista e l’occupazione nazista. Non sarebbe stato certamente tutto rose e fiori, ma si poteva iniziare a sperare. Il 25 aprile è festa nazionale, festa della liberazione e ricordare quanto è accaduto è un dovere per ognuno di noi. Roberto Roversi (1923-2012) racconta la gioia palpabile di quei giorni nella poesia La piazza è in festa (tratta da Dopo Campoformio. Poemetti , pubblicato da Feltrinelli nel 1962): “un mondo nuovo affiora ribollendo / dalla schiuma aspra del dolore.” La piazza è in festa Carri armati posano sotto gli alberi, i negri ridono, stendono le mani, la gente nelle vie, tutte le finestre al sole. Giorno sacro d’aprile. Alti vocianti feroci uomini nuovi. “È finita la guerra”, questo il popolo grida; gli anni si frantumano, un mondo nuovo affiora ribollendo dalla schiuma aspra del dolore. La piazza bianca di calce, bianca nell’aria d’aprile, tacque; un uomo apparve sul palco, parlò poche parole aprendo la nuova storia. Se volete affidarvi alla narrativa per celebrare questa giornata di commemorazione, vi rimandiamo al romanzo Partigiano Inverno , di Giacomo Verri finalista al Premio Calvino 2011: in cui la Resistenza è narrata in maniera sorprendente, grazie a uno stile narrativo che conquista e appassiona. La piazza è in festa, una poesia di Roberto Roversi per il 25 aprile

La piazza è in festa, una poesia di Roberto Roversi per il 25 aprile

Il 25 aprile 1945 in Italia si respirò un’aria diversa, nuova: la seconda guerra mondiale era finita, come anche era terminato il ventennio fascista e l’occupazione nazista. Non sarebbe stato certamente tutto rose e fiori, ma si poteva iniziare a sperare. Il 25 aprile è festa nazionale, festa della liberazione e ricordare quanto è accaduto è un dovere per ognuno di noi. Roberto Roversi (1923-2012) racconta la gioia palpabile di quei giorni nella poesia La piazza è in festa (tratta da Dopo Campoformio. Poemetti , pubblicato da Feltrinelli nel 1962): “un mondo nuovo affiora ribollendo / dalla schiuma aspra del dolore.” La piazza è in festa Carri armati posano sotto gli alberi, i negri ridono, stendono le mani, la gente nelle vie, tutte le finestre al sole. Giorno sacro d’aprile. Alti vocianti feroci uomini nuovi. “È finita la guerra”, questo il popolo grida; gli anni si frantumano, un mondo nuovo affiora ribollendo dalla schiuma aspra del dolore. La piazza bianca di calce, bianca nell’aria d’aprile, tacque; un uomo apparve sul palco, parlò poche parole aprendo la nuova storia. Se volete affidarvi alla narrativa per celebrare questa giornata di commemorazione, vi rimandiamo al romanzo Partigiano Inverno , di Giacomo Verri finalista al Premio Calvino 2011: in cui la Resistenza è narrata in maniera sorprendente, grazie a uno stile narrativo che conquista e appassiona. La piazza è in festa, una poesia di Roberto Roversi per il 25 aprile