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Wicked Lovely. I Racconti del Deserto. Melissa Marr in fumetto

E poichè, se una serie di libri ha successo, non può mancare l’ormai “obbligatorio” fumetto , ecco che anche Wicked Lovely , di Melissa Marr – la serie urban fantasy sulle fate di cui stiamo attendendo il quinto volume, Darkest Mercy – ha prodotto la graphic novel di rito, in questo caso nella forma di corposo manga o, meglio, manhwa, con senso di lettura invertito, quindi (nell’edizione originale; in quella italiana si è preferito optare per il tipo di lettura occidentale). Dopo il successo americano, l’opera arriverà da noi, importata da Fazi, il prossimo 26 agosto, col titolo di Wicked Lovely. I Racconti del Deserto. Vol. 1. Un Rifugio Sicuro . A questo primo volume, seguirà Challenge e poi Resolve , che completerà la trilogia. I Racconti del Deserto è una serie spin-off cui la Marr – che da tempo desiderava raccontare la storia delle tristi Ragazze d’Inverno – ha attivamente partecipato, sia come scrittrice che come curatrice dell’intero progetto. Il primo volume, Sanctuary/Un rifugio sicuro , ci parlerà, infatti, di Rika , ex Ragazza d’Inverno. Lontana dalle Corti Fatate, Rika, ex mortale, ora fata immortale, vive in solitudine in una grotta del (bellissimo e “duro”, ndr ) Deserto del Mojave . Qui, invisibile agli umani, la ragazza spende le sue giornate. Ma un giorno incontra Jayce , dolce artista, umano, che fa lunghe passeggiate nel deserto e si dedica alla pittura. E segretamente se ne innamora. Nonostante si creda sola, Rika scoprirà che anche nel deserto le creature fatate esistono e sono anche piuttosto infide. Inoltre faranno la loro comparsa il…

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Due matrimoni, di Philip Lopate

L’amore non dovrebbe essere una lotta…L’amore è una grazia divina. E’ qualcosa che accade o niente. Non è solo un prodotto del lavoro e del sudore. E nemmeno sempre te lo sei guadagnato. Certo, a volte bisogna lavorarci, ma la cosa migliore è quando l’amore arriva senza una ragione, misteriosamente. Quello che sto dicendo è che non puoi costringere quella maledetta cosa a esistere. Due coppie diversissime tra loro, alle prese con quel grande mistero di equilibrismi che è il matrimonio, di cui ogni personaggio svela il complicato funzionamento con le proprie parole. Questo il filo rosso fra i due racconti di Philip Lopate raccolti nel volume Due Matrimoni . Lopate ci mette davanti, in metafora, ai meccanismi che regolano miracolosamente un orologio delicato. Alimentato spesso da episodi casuali delle nostre esistenze, oltre che dalle nostre emozioni e dalle nostre capacità di introspezione. “Non è la noia da ‘vecchio scarpone’ che esaurisce la sessualità della coppia, è la paura dell’intimità”, dice a cena E.G., un vecchio amico di Eleanor e Frank, in Eleanor o il secondo matrimonio . La coppia è al secondo matrimonio per entrambi – “erano entrambi abbastanza grandicelli da sapere cosa volevano. Eleanor non aveva più voglia di essere travolgente, a quanto pareva” – con le giornate divisi fra gli amici, e i rispettivi figli di primo letto. Praticamente un porto di mare creato ad hoc …

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Due matrimoni, di Philip Lopate

Babbo Natale è strunz, una raccolta di racconti imperdibili

Last Christman I gave you my heart, il Natale scorso t’ho dato il mio cuore. But the very next day you gave it away, ma il giorno dopo l’hai dato via. E’ stato George Michael a lanciare definitivamente l’idea di riciclare i regali di Natale. Un libretto da regalare a tutti coloro a cui il Natale non va giù. A quelli che “una volta a tavola, tutti diremo che squisitezza, che bontà, ma come hai fatto, ma ai no, eccetera eccetera. E io butterò l’intruglio da qualche parte”. A quelli che “basta il solito Natale, noioso come un …

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Momento di taglio, di Mario Ventura

“ Il taglio , si spiega nella quarta di copertina, è uno stato di tensione in cui la forma di un materiale solido tende a cambiare e può subire deformazioni fino ad arrivare alla rottura “. L’elemento che accomuna le storie di Mario Ventura è proprio l’incrinatura, la falla che si apre nella quotidianità di personaggi, almeno in apparenza, normali. E quel momento, in cui tutto cambia, può essere l’inizio della fine, o solo di un nuovo corso delle cose. Lo stile di Ventura, autore di cui avevo già parlato , è evidente anche in queste nuove pagine. Il tempo e lo spazio diventano strutture malleabili ed è difficile collocare i racconti in una data e un luogo precisi: le figure raccontate si muovono in una sorta di piano parallelo, più simile alla dimensione delle fiabe che alla realtà. Un treno che, attraverso la montagna, arriva nel futuro, una riga sul muro che crea una voragine in un appartamento, il rifiuto di un patto con Mefistofele, uno strambo ménage familiare, trame che presentano la particolarità di deviare la linea retta su cui a volte sembra scorrere l’esistenza per condurla in luoghi nascosti e meno accessibili. Ventura apre spiragli di originalità in posti dove, di solito, non si pensa di trovarli: in fabbrica, in casa, su un treno, luoghi dove l’esistenza scivola via quasi senza accorgersene. La penna dell’autore, invece, interrompe il flusso ordinario per inserire elementi

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Momento di taglio, di Mario Ventura