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Don Peppe Diana. Per amore del mio popolo, graphic novel di Raffaele Lupoli e Francesco Matteuzzi

Ho sempre ostinatamente pensato che non esistessero deroghe all’ottica laica, e nel farlo mi sono convinta poco a poco che molte importanti figure spirituali, hanno e devono avere un’influenza trasversale sulle coscienze, al di là del loro ruolo “istituzionale”. E’ quel che accade ancora oggi con Don Giuseppe Diana , parroco di San Nicola di Bari a Casal di Principe, educatore, vittima della camorra e protagonista di una graphic novel. “Don Peppe Diana. Per amore del mio popolo” . Una pubblicazione sceneggiata da Raffaele Lupoli e disegnata Francesco Matteuzzi, che ripercorre la vita di Don Peppe , concentrandosi sui momenti che ne hanno preceduto la dipartita, e soffermandosi sulle coraggiose attività che lo hanno portato nel mirino della camorra, in virtù di un impegno personale testimoniato dai ricordi di chi lo ha conosciuto, ai quali si aggiungono alcuni documenti inediti. La storia a fumetti e il ricordo di un prete-scout, engagé nella comunità Internazionale dei Foulards Blancs nata a Lourdes nel 1926, tenacemente impegnato nella difesa dei cittadini di uno dei più noti feudi della criminalità organizzata campana, e morto in chiesa, a due passi dai fedeli, alle 7.25 del 19 marzo 1994, il giorno del suo onomastico e della festa del papà, nel quale è stato stroncato da cinque colpi sparati da un sicario mentre si preparava a celebrare la messa. Gli abiti talari e la sagrestia non hanno…

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Libero Grassi, Cara mafia io ti sfido

Nel ventesimo anniversario della sua morte, avvenuta appunto il 29 agosto del 1991, Libero Grassi, l’imprenditore palermitano che disse no al pizzo, diventa un fumetto. Grazie alla penna di Laura Biffi e Raffaele Lupoli, alla matita di Riccardo Innocenti e alle illustrazioni di Beatrice Gozzo rivive la vicenda del coraggioso industriale che a gran voce dichiarò la sua guerra alla mafia. Con caparbietà e convinzione scrisse la lettera “Caro estortore” che venne poi letta nella trasmissione di Michele Santoro, Samarcanda. “La storia di Libero Grassi va oltre quella che egli ha vissuto in prima persona – raccontano Raffaele Lupoli e Laura Biffi, sceneggiatori del fumetto – Dopo l’omicidio si è prolungata grazie alla sua eredità morale e sociale. Con l’impegno dei familiari e delle associazioni antiracket, poi Addio Pizzo e Libero Futuro, con Confindustria Sicilia che ha scelto di sbattere fuori gli imprenditori collusi, con il suo nome che campeggia sulla facciata delle scuole, sui cartelli di tante

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