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In arrivo il nuovo romanzo di Haruki Murakami

L’incolore Tsukuru Tasaki e i suoi anni di pellegrinaggio : più o meno suonerà così il titolo italiano del prossimo romanzo di Haruki Murakami , che sarà tradotto in inglese per la fine di quest’anno e poi verrà pubblicato nel corso del 2014. Le caratteristiche del nuovo romanzo di Haruki Murakami si inseriscono nel filone che gli ha dato successo in tutto il mondo, ovvero la capacità dello scrittore di unire Occidente e Oriente per mezzo di uno stile unico e di alta qualità. Lo stesso Philip Gabriel, docente di Letteratura Giapponese presso l’Università dell’Arizona, che sta lavorando alla traduzione in inglese del testo di Haruki Murakami così lo riassume: Il lavoro di Murakami appare “americano” a prima vista. L’influenza delle sue letture di opere americane e l’amore per la cultura popolare americana sono chiari. Ma ci sono anche forti aspetti “giapponesi”, soprattutto riguardanti la storia del paese e i recenti cambiamenti. Ma anche gli echi della Seconda Guerra Mondiale, l’Aum Shinrikyo [il movimento religioso responsabile dell’attentato alla metropolitana di Tokyo nel 1995, ndr], il terremoto di Kobe e il declino economico degli ultimi vent’anni. In questo senso Murakami è veramente uno scrittore giapponese. Per l’Italia non si ha una data precisa di pubblicazione, anche se Einaudi è pronta per portare al pubblico italiano questo nuovo romanzo di Haruki Murakami che, lo ricordiamo, con gli altri suoi romanzi ha riscosso successi in tutto il

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Cinquecento anni di illusionismo in Magic edito da Taschen

Ho sempre nutrito una passione per il mondo della magia, soprattutto quel che riguarda il mondo dell’alchimia medievale e l’illusionismo di inizio secolo XX (anche se sono due mondi completamente diversi). Per questo ho trovato molto affascinante il libro Magic. 1400s-1950s pubblicato da Taschen in tre lingue (italiano, portoghese e spagnolo). Il libro esamina cinquecento anni di maghi e magia, attraverso i maghi più grandi di tutti i tempi. L’aspetto più interessante è che il libro riproduce oltre mille immagini di rari poster d’epoca, fotografie, biglietti di ingresso e stampe: una galleria che va dal secolo XV alla Seconda Guerra Mondiale. I manifesti, soprattutto quelli di inizio secolo, hanno un sapore di antico e un’aria di innocenza che li rendono ancora più affascinanti. L’opera esplora l’evoluzione delle arti magiche dai primi illusionisti di strada fino ai spettacolari maghi

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Cinquecento anni di illusionismo in Magic edito da Taschen

Il piccolo principe di Saint-Exupery un successo lungo settant’anni

E’ il secondo libro più letto e tradotto al mondo, dopo al Bibbia, si tratta del “Piccolo Principe” dell’aviatore-scrittore francese Antoine de Saint-Exupéry , un’icona per grandi e piccini che resiste al passare veloce delle stagioni e festeggia nel 2013 le sue settanta primavere. Un alieno biondo e delicato, innamorato a tal punto della sua rosa da volerla proteggere sotto una campana di vetro dalle polveri cosmiche e dalle pericolose mascelle di una pecora. Ecco il protagonista del primo libro nel quale mi sono inoltrata, alla veneranda età dei sei anni compiuti da poco, e con i piedi ben piantati su una panchina di marmo dell’isola d’Elba che i miei genitori ricordano ancora, a causa delle numerose testate che le ha inflitto la peste che ha inaugurato la loro filiazione (sempre la sottoscritta naturalmente), incurante dell’arredo urbano, peraltro piuttosto solido, del comune di Porto Azzurro. In quelle pagine scritte a New York durante la Seconda Guerra Mondiale e pubblicate, con le indimenticabili illustrazioni ad acquarello dello steso autore, prima nella Grande Mela (1943) e poi in Francia (nel 1946) per il famoso editore Gallimard ; ho scoperto il senso dell’amicizia, la complessità delle relazioni d’affetto e la costante dedizione che richiedono, espressa nel discorso sempre valido della piccola volpe selvatica, che invita quello strano bambino dai capelli color del grano a ritornare a vederla ogni giorno, affinché essa abbia il tempo di abituarsi alla sua presenza e di sentire crescere progressivamente la gioia in attesa dell’incontro a venire. Insieme all’aviatore disperso Saint-Exupery ho cercato a lungo la sola acqua che disseta davvero, quella carica dei significati della vita e allo stesso tempo immemore e piena di speranza. Ho esplorato, e insieme a me milioni di lettori grandi e piccini, pianeti lontani gestiti da sovrani assurdi e sognato di assaporare i tramonti che nel deserto assomigliano a…

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La parodia di Hitler è il libro del momento

Si intitola Er ist wieder il libro (uscito lo scorso settembre) di cui tutti parlano al momento grazie alla costante crescita delle vendite; tradotto significa più o meno “E’ tornato” e il riferimento è niente meno che Adolf Hitler, ma visto in maniera parodistica. Sul Daily Mail scrivono che probabilmente il motivo di un tale successo risiede nel sentimento di colpa che lambisce le nuove generazioni tedesche rispetto agli orrori del Nazismo; ma il testo fa gola a molti e il suo autore Timur Vermes già si sfregherà le mani pensando agli introiti che verranno grazie alle molte licenze vendute per le traduzioni. Nell’intreccio vediamo il Furer scampare alla Seconda Guerra Mondiale e risvegliarsi ai tempi della Merkel; si aggira per le strade, riconosciuto dalla gente che però lo scambia per un imitatore e suscita pure una certa tenerezza in uomo, che gli permette di riposare nel suo chiosco di giornali. Raccontato in prima persona, il romanzo vede l’ascesa di popolarità del protagonista nei media contemporanei, grazie ai suoi monologhi deliranti che vengono intesi dal pubblico come comicità allo stato puro. Il resto è tutto da leggere, chi non mastica il tedesco potrà gustarsi l’umorismo -amaro- del libro a breve, visto che verrà presto pubblicato da Bompiani; intanto in Germania infuriano le polemiche tra critici, leggo su Panorama che Er ist wieder da alcuni viene inteso come utile elemento di sensibilizzazione, ma altri lo leggono come un’ulteriore conferma della fissazione del paese verso questo personaggio storico da cui forse non riesce a staccarsi. La parodia di Hitler è il libro del momento