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La classifica settimanale degli eBook secondo Booksblog – settimana dal 16 al 22 luglio

È interessante muoversi all’interno della classifica degli eBook e vederne aspetti particolari. Ci siamo soffermati sui titoli primi in classifica su tutti gli store , sulle new entry , sulle case editrici che hanno più titoli in classifica . Questa volta guardiamo la classifica da un altro punto di vista: quello dei titoli “singoli”. Ci sono dei titoli che ricorrono in più store – come la trilogia delle Cinquanta sfumature che la settimana scorsa ha fagocitato tutto e questa settimana tiene bene –, ma ci sono eBook che sono presenti solo in uno store. E non si creda che si tratti di titoli di autori emergenti o case editrici sconosciute: tra questi “titoli singoli”, troviamo, infatti, Ernest Hemingway, Erri De Luca, Massimo Gramellini, Andrea Camilleri, Gianrico Carofiglio e via dicendo. Silvia Avallone, Acciaio , Rizzoli Anjali Banerjee, La libreria dei nuovi inizi , BUR Paolo Borsellino, Oltre il muro dell’omertà , BUR Federica Bosco, Innamorata di un angelo , Newton Compton Andrea Camilleri, Una lama di luce , Sellerio Gaetano Cappelli, Parenti lontani , Marsilio Gianrico Carofiglio, Il silenzio dell’onda , Rizzoli Donato Carrisi, Il tribunale delle anime , Longanesi Lincoln Child – Douglas Preston, L’isola della follia

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La classifica settimanale degli eBook secondo Booksblog – settimana dal 16 al 22 luglio

La classifica settimanale degli eBook secondo Booksblog – settimana dall’11 al 17 giugno 2012

A ben guardare gli store che vendono eBook, mi sorge una domanda: “Ma voi, dove comprate gli eBook?”. Io, solitamente, compro sia libri cartacei che eBook dallo stesso store (IBS). Se invece si guardano i dati di vendita sembra che alcuni store vendano solo i propri prodotti. Lo store della Feltrinelli, per esempio, ha quattro titoli della Feltrinelli stessa su cinque titoli in tutto. Quindi i lettori di eBook della Feltrinelli vanno sul sito della casa editrice per acquistare i titoli e poi in giro per altri store ad …

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Parola di donna, a cura di Ritanna Armeni

Alina Marazzi, Chiara Saraceno, Cinzia Leone, Clara Sereni, Elisabetta Malvagna, Eva Cantarella, Flavia Perina, Ginevra Bompiani, Ida Dominijanni, Lea Melandri, Liliana Cavani, Melissa P., Michela De Giorgio, Michela Murgia, Monica Lanfranco, Silvia Avallone, Silvia Ballestra, Sofia Ventura sono alcuni dei nomi delle cento donne provenienti dal mondo della cultura, dello giornalismo, dello spettacolo e della politica italiana che, sotto la guida di Ritanna Armeni , hanno scritto per il libro Parola di donna . Le 100 parole che hanno cambiato il mondo raccontate da 100 protagoniste d’eccezione . Le parole esaminate – tra cui abito, abnegazione, aborto, amore, autocoscienza, autostima, bellezza, chiesa, clitoride, conflitto, contraccezione, corpo, differenza, famiglia, genere, gravidanza, libertà, massaia, matriarcato, potere, seduzione, sentimento, streghe, zitella – sono quelle al centro della rivoluzione degli anni Settanta. Parole che, in ogni caso, non sono rimaste ferme agli anni Settanta ma vengono reinterpretate continuamente e, in certo senso, cambiano nell’esperienza personale di ogni persona. Scrive la Armeni: In questi anni, vecchi termini hanno indicato cose e fatti diversi dal passato, la stessa parola si è trasformata assumendo significati differenti, rovesciando

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Parola di donna, a cura di Ritanna Armeni

Riflessioni su Acciaio, di Silvia Avallone

Allora: questa non vuole essere una ’stroncatura’ (non sono D’Orrico, per carità) del romanzo di Silvia Avallone. Piuttosto, una serie di riflessioni che vorrei condividere con chi di voi ha letto il libro di questa autrice esordiente. Libro lanciato molto bene: le riviste femminili che ho sfogliato nelle pause vacanziere di quest’anno erano piene di pubblicità a piena pagina con la bella copertina. Nonostante io, per dirla con Laurence Cossè, “i best seller li leggo un anno dopo che sono usciti”, ho deciso di comprarlo. Ne avevo letto sul Foglio una recensione di Maria Rosa Mancuso, la giornalista e critica cinematografica del foglio che adoro (quasi quanto Guia Soncini degli inizi) e che non ne parlava un gran bene, semplicemente analizzandone pagina 69, metodo che vi abbiamo già esposto. Insomma veniva criticato più che altro l’italiano un po’ elementare e scialbo. In effetti secondo me parlare di un libro senza seguire il filo della trama, le scene più belle etc è un po’riduttivo, anche se può dare i suoi frutti. Secondo me infatti a livello di trama Avallone è riuscita bene, creando una storia che appassiona per le sue crudezze. Ad esempio per la perdizione a cui possono arrivare alcuni adolescenti cresciuti in contesti sempre al limite (al limite per i soldi in banca, per la tenuta di coppia dei genitori) con i pasti in famiglia sempre uguali e spazi stretti, in casa, e sogni di fuga con amori da ‘prima volta’ che poi finiscono per ingrigirsi anche loro, col tempo. Insomma, si legge e si legge bene fino alla fine (per me è stato così) e certe scene sono proprio scritte bene: i balli solitari e sensuali delle due ragazzine, Anna e Francesca, spiate…

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Riflessioni su Acciaio, di Silvia Avallone