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Nel corpo di Napoli con Giuseppe Montesano

Ritorniamo al Montesano napoletano, intriso di tufo e di iodio. Il Giuseppe Montesano che riesce a fondere le movenze raffinate di una certa società partenopea estremamente colta con gli echi di alcuni seguaci di Rimbaud che figurerebbero a buon titolo in una versione verace del Baudelaire “Ribelle in guanti rosa” . Dal fresco dei cortili universitari di Via Mezzocannone al caldo offuscante delle viscere del sottosuolo napoletano, l’autore tira fuori un’avventura increspata di realtà, ma cesellata sul magico limite di una città costantemente in bilico tra difficoltà quotidiane e trasfigurazioni ideali. “Nel corpo di Napoli” c’è tutto e il contrario di tutto, ma soprattutto un’energia incommensurabile, nutrita con le forze accanite della sopravvivenza e accumulata in un sottosuolo che da secoli accoglie tutti i rifiuti. Dai morti alle immondizie, dai dimenticati ai reietti alle fogne, il caldo cuore maleodorante racchiude in sé la chiave per sfuggire alla becera dittatura dell’operosità cieca. E i protagonisti decisi a tirar fuori un’improbabile teoria scientifico-psicologico-letteraria, mobiliteranno tutte le direttrici vitali di un luogo millenario, per raggiungere, tra situazioni ironiche e paradossali ed esaltazioni gastronomiche che ricordano alcuni banchetti-simposi “Di questa vita menzognera” , la liberazione perentoria dalla realizzazione idiota della schiavitù manuale: La maledizione del lavoro sembrava estendersi secondo i fisici all’intero universo: in esso tutto era ossessivo e frenetico lavorare, e gli infiniti mondi sconosciuti altro non erano che lavoro fattosi realtà. Ma se queste catene andavano in frantumi, allora l’universo in persona entrava in sciopero e incrociava le braccia: il lavoro non era più una maledizione, e si apriva per la materia la possibilità dell’ozio perpetuo. Schiavitù e sfruttamento sarebbero spariti, non avremmo più dovuto preoccuparci del posto fisso e dei soldi, e la mente avrebbe creato senza fatica una nuova …

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Nel corpo di Napoli con Giuseppe Montesano

Il marchio del diavolo, prossimo best seller annunciato di Glenn Cooper

Saranno felici i fan di Glenn Cooper: li aspetta un autunno “caldo”, grazie al prossimo libro dell’autore-best seller di cui abbiamo parlato in abbondanza, a partire dalla Biblioteca dei morti , passando per Il libro delle anime e la Mappa del destino. La nuova storia di Cooper, Il marchio del diavolo (in uscita ad ottobre) accosta – come accade spesso nei suoi romanzi – ere storiche molto diverse fra loro, eppure legate da un enigma che sta a uomini del presente ricostruire attraverso una difficoltosa procedura indiziaria carica di tensione. Questa volta la ricostruzione dovrà avvenire nella Roma di oggi, dove vengono ritrovati alcuni scheletri in un colombarium del I secolo, in qualche modo collegati ad alcuni segni astrologici, e alla eclissi lunare del 1139, che ha svelato al mondo che saranno 112 i papi che si succederanno al soglio pontificio, prima della fine del mondo. Centododici quante le stelle apparse in quel momento. Ma i dettagli della ricostruzione avverranno tramite un libro su cui grava una maledizione, e un salto indietro nel tempo fino al 64 d.C. Quando, per la follia di Nerone, Roma brucia per vendetta, perchè i cristiani riescono ad intrappolare i servi del demonio scatenati dall’Imperatore… G. Cooper Il marchio del diavolo Nord ed. 19.60 euro Il marchio del diavolo, prossimo best seller annunciato di Glenn Cooper