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I libri più importanti degli ultimi vent’anni

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I libri più importanti degli ultimi vent’anni

David Foster Wallace: un ricordo. Postumo e incompleto

David Foster Wallace veniva ricordato, ieri, urbi et orbi , per l’anniversario della sua morte. Anzi, per essere precisi, per l’anniversario del suo suicidio. Io me l’ero dimenticato e l’ho trovato molto grave perché me lo sono ricordato tutti gli anni dal 2008 in poi (anzi, me lo ricordavo da giorni prima della ricorrenza), perché mi ricordo dov’ero e con chi quando ho saputo la notizia e chi me l’ha data e come e che sensazioni ho provato, e allora, visto che me ne sono dimenticato, ho capito che c’era qualcosa che non andava nella mia gestione del tempo e delle priorità. E così è andata a finire che ho capito di nuovo una cosa per merito di David Foster Wallace. Voi direte: a chi importa? Non è una tua questione personale? E’ vero. Ma credo sia anche importante e spiego perché. Leggendo i ricordi sparsi che sono stati lasciati in rete su Wallace, mi sono chiesto come li avrebbe presi, potendo dar loro un’occhiata. Magari avrebbe corretto i refusi, messo delle note a margine, fatto delle precisazioni, aperto parentesi e poi si sarebbe arreso ancora una volta, sopraffatto dall’impossibilità di farsi capire davvero da tutti e nello stesso modo, universalmente, annichilito dalla necessità di trovare le parole giuste, di chiarire bene il suo pensiero. Poi mi sono chiesto cosa avrei pensato io delle sue correzioni o puntualizzazioni. E poi che effetto avrebbero fatto a tutti gli altri lettori. Ecco, il punto è che, secondo me, lettore e amante del suo lavoro immenso e purtroppo finito – nel senso più letterale del termine, anche se Infinite Jest e il postumo Il re pallido nascondono, nei loro meandri e frattali, una spasmodica e per nulla nascosta ricerca di infinità…

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#DFW50, ovvero in memoria di un grande scrittore morto troppo presto

Se David Foster Wallace , la sera del 12 settembre del 2008, non si fosse fatto trovare nella posa dell’impiccato dalla moglie Karen Green, oggi avrebbe compiuto 50 anni. Chi era David Foster Wallace? Per qualcuno era un genio assoluto, uno dei più influenti scrittori della sua generazione, una stella letteraria di prima grandezza che si è consumata troppo presto. Per altri era l’oggetto di una grossa operazione di sopravvalutazione, uno scrittore saccente e spocchioso. La mia opinione personale è che David Foster Wallace fosse prima di tutto un uomo di statura intellettuale gigantesca, capace di formulare alcune delle migliori intuizioni che abbia mai letto su questa nostra decadente società dello spettacolo. Spesso queste intuizioni riusciva a mescolarle con la giusta dose di sarcasmo e di amaro umorismo, aggiungendovi una lingua scoppiettante e trame pazzesche, creando momenti di altissima letteratura. L’unica malattia di cui…

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