Tag Archives: walter-benjamin

Escort da url, l’inchiesta di Claudio Bernieri sulla prostituzione ai tempi di internet

Una settantina di anni fa, un grande della cultura novecentesca di nome Walter Benjamin analizzava lo stato dell’arte al tempo della sua riproducibilità tecnica. Seppur uomo di intuizioni incredibili, Benjamin non poteva di certo aspettarsi che nel giro di neppure un secolo saremmo arrivati alla riproducibilità virtuale, e non solo dell’arte, ma di ogni esperienza della vita. Tra quelle esperienze, sicuramente prima di molte altre, c’è il sesso, e anche il sesso a pagamento, che gli adagi di…

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Big Bang: il discorso di Alessandro Baricco sul palco della Leopolda

In questi giorni alla stazione Leopolda di Firenze i cosiddetti “Rottamatori” capeggiati da Renzi si sono ritrovati per la seconda volta, a un anno di distanza dal primo incontro, a parlare del futuro dell’Italia. A questo giro il nome scelto per l’evento è stato Big Bang, a significare la volontà di una nuova partenza esplosiva che possa ricreare un legame di fiducia tra la classe dirigente della sinistra e la sua base, sempre più distante. Al di là dei discorsi politici, che potete trovare tra i post degli amici di Polisblog , in questa sede vi vorrei proporre qualche ragionamento a caldo sul discorso di Alessandro Baricco, lo scrittore e Gran Maestro degli Holdeniani, che è intervenuto sul palco della Leopolda con un breve intervento di una decina di minuti. Percorriamo velocemente ciò che ha detto Baricco. Dunque, l’inizio è promettente, lo scrittore torinese ammette le colpe della propria…

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Big Bang: il discorso di Alessandro Baricco sul palco della Leopolda

Storia d’Italia degli anni Ottanta di Marco Gervasoni

Per chi, come me, durante quegli anni ha vissuto la propria infanzia, è quasi emozionante leggere la “ Storia d’Italia degli anni Ottanta ” di Marco Gervasoni (Marsilio, pp. 253, 20 euro), perché si ha l’impressione di imparare qualcosa di più di se stessi, e si ha la possibilità di guardare con occhio maturo a un periodo che è stato vissuto nell’incoscienza dell’età. Gli anni Ottanta significano il primo governo Craxi; significano walkman e videoregistratori, televisioni private, consumo di massa, sono il punto di svolta tra un passato in cui l’ideologia aveva una grossa influenza sulla politica e l’”estetizzazione della politica”, come la definisce Gervasoni, professore di storia contemporane all’università del Molise, riprendendo una definizione formulata da Walter Benjamin negli anni Trenta. Ciò che più colpisce di questo saggio è la capacità di gettare nuova luce su argomenti legati alla vita italiana: quel bisogno di un leader, di decisionismo, di contro alla tendenza degli anni precedenti (e tutta italiana) di rimandare all’infinito i problemi (ed ecco, dunque, Craxi); la fine della classe operaia e l’avvento di una neo-borghesia che viene coinvolta dal consumismo molto più di quanto sia successo durante il boom economico (cambiano le esigenza: negli anni Ottanta non si guarda più alla mera sussitenza, si vuole qualcosa di più). Ma Gervasoni è bravo anche ad andare contro a stereotipi che, se pur affondano le loro radici in un’innegabile verità, devono essere ridimensionati, o in ogni caso approfonditi. Non è vero che gli anni Ottanta sono un decennio privo di mobilitazioni. Ce ne sono state, soltanto che cambiano i motivi che spingono le persone ad aggregarsi e a scendere in piazza: ecco, dunque, il periodo forse più fortunato per l’ecologismo…

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