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Che libri avete sul comodino?

Lo spunto per quest’articolo mi viene da un trafiletto dell’ottimo Finzioni Magazine , ovvero: i ‘libri sul comodino’ sono un po’ un luogo comune. Come ‘il romanzo nel cassetto’, ad esempio. Sono quei libri che non ti decidi mai a leggere (e nel frattempo quelli che finisci li accumuli ordinatamente in libreria), e che però ti fa piacere avere a portata di mano, perchè magari ti piace la copertina o perchè ‘fa figo’ avere proprio quel titolo accanto, e prima o poi sì, lo leggerai. In genere io sul comodino ci lascio i ‘mattoni’, o i libri che mi vengono consigliati assolutamente ma che ancora non ho il coraggio di aprire perchè presa da altre letture, o semplicemente perchè per me non è ancora arrivato il momento giusto per leggerli. Ad esempio “La lunga attesa dell’angelo” di Melania Mazzucco. E poi ovviamente libri da consultazione: la mitica Garzantina della Letteratura, o le opere complete di Shakespeare (utili per arricchire il proprio patrimonio di citazioni). E voi?

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Che libri avete sul comodino?

– "Riflessioni sul Senso della Vita" intervista a Mina Welby

Nella rubrica di Ivo Nardi: “Riflessioni sul Senso della Vita” intervista a Mina Welby (Wilhelmine Schett) vedova di Piergiorgio Welby.

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– "Riflessioni sul Senso della Vita" intervista a Mina Welby

Il sorriso dell’ignoto marinaio, di Vincenzo Consolo

In epoca di esordi forzati, di “genialissime e imperdibili” opere prime, in preda allo sconforto tipico delle ricerche frustrate, dell’insoddisfazione dettata da romanzi iniziati e mai finiti, ho rivolto il mio sguardo all’indietro, cercando, da lettore, un appiglio, una storia degna di esser letta, un linguaggio, in un gesto che credo simile a quello dell’avvelenato che cerca l’antidoto. Ebbene, dirigendomi verso Vincenzo Consolo sapevo di andare sul sicuro, di guadagnare qualche ora di lettura appagante, faticosa, certo, come lo può essere una gita sui monti, tra ascese e scollinamenti, ma, come chi cammina per montagne sa bene per aver goduto di viste impareggiabili, infinitamente gratificante. Il libro in questione è Il sorriso dell’ignoto marinaio ed è un libro certamente non semplice sia dal punto di vista del linguaggio – complesso, ricco, oscillante tra l’oralità del prosaico e la ritmicità della poetico – sia dal punto di vista della costruzione della narrazione, della trama, che, grazie alla disomogeneità sostanziale dei tasselli narrativi, a salti temporali e ad un discreto apparato di documenti, risulta temporalmente scomposta, in qualche modo franta. Ambientato a ridosso dello sbarco garibaldino in Sicilia, il baricentro del romanzo di Consolo è rappresentato da una rivolta contadina, quella compiuta il 17 maggio del 1860 dai braccianti di Alcara li Fusi (in provincia di Messina), che esasperati dalle condizioni di vita e speranzosi di un riscatto sociale anche grazie all’arrivo di Garibaldi, assaltarono una casa nobiliare assassinandone gli occupanti. Ma il riscatto sociale sperato non arriva, anzi, è proprio il comando garibaldino ad arrestare e a condannare a morte molti degli insorti, dimostrando in fondo la natura non prettamente popolare del risorgimento italiano, un’epoca che proprio in questi mesi stiamo celebrando senza però metterne mai in discussione il significato, forse per paura di scoprire che dietro a quella che pensiamo essere la fondazione di uno stato libero, l’Italia, ci sia in realtà, più che un movente ideologico, un movente economico, un movente che spesso nel Novecento abbiamo chiamato “colonialismo”. Il sorriso …

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Il sorriso dell’ignoto marinaio, di Vincenzo Consolo

La Ragazza di Fuoco, di Suzanne Collins, seguito di Hunger Games

La Ragazza di Fuoco , di Suzanne Collins, attesissimo seguito del pluripremiato e amato Hunger Games e secondo volume della trilogia omonima, sarà in libreria il 2 novembre . Alla fine del primo volume – di cui abbiamo approfonditamente scritto nel relativo articolo e al quale certamente rimando per la necessaria comprensione del contesto – le “cose” erano andate in un certo modo e una particolare “forzatura” degli eventi aveva permesso ai nostri protagonisti di sopravvivere. Questa “forzatura”, come era ovvio immaginare, non era stata ben digerita da Capitol City (la ricchissima capitale dei nuovi Stati Uniti d’America, ora Panem, situata sulle Montagne Rocciose), anche a causa di alcune conseguenze importanti che questo atto di sfida aveva generato nei 12 Distretti (i nuovi “Stati”, totalmente assoggettati a Capitol City, alcuni dei quali profondamente arretrati e poveri). Per riprendere in mano la situazione, infatti, ne La Ragazza di Fuoco , Capitol City, dopo alcune minacce dirette del Presidente Snow a Katniss e il Tour della Vittoria nei Distretti, indice un’ edizione straordinaria degli Hunger Games . Questa volta però, i Tributi, i ragazzi, cioè, inviati a questo gioco al massacro, saranno tutti ex-vincitori ! Compresi, quindi, Katniss e Peeta. E ci saranno nuove regole… Durante i Giochi, Katniss e Peeta si alleeranno ad altri vincitori, delle più disparate età questa volta. Ci saranno strategie, morti, disperazione, sentimenti . Ma la parte finale prenderà un percorso …

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La Ragazza di Fuoco, di Suzanne Collins, seguito di Hunger Games