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Hugo Chávez, due libri per conoscerlo meglio

La notizia della morte di Hugo Chàvez ha fatto il giro del mondo, con la sua buona dose di polemiche e complottismi. La storia dirà la sua sul Comandante che nel 2005, nel discorso alla sessione per il sessantesimo dell’ONU affermò: Simón Bolívar, padre della nostra Patria e guida della nostra Rivoluzione, giurò di non dare riposo alle sue braccia, né dare riposo alla sua anima, fino a vedere l’America libera. Noi non daremo riposo alle nostre braccia, né riposo alla nostra anima fino a quando non sarà salva l’umanità. Vi consigliamo due libri per conoscere più da vicino Chàvez, entrambi pubblicati da Dalai. Hugo Chávez, il nuovo Bolívar? Una biografia è il titolo del libro scritto a quattro mani dalla giornalista Cristiana Marcano e dallo scrittore e autore televisivo Alberto Barrera Tyszka. Il titolo si rifà proprio a quel Bolivar di cui Chàvez conosceva a memori i proclami e verso il quale nutriva una sorta di venerazione. Si chiedono gli autori: Maestro nello sfruttare il mezzo televisivo, incantatore di masse, anticapitalista sui generis, Chávez è stato un caudillo o solo uno spregiudicato populista? Luci e ombre si addensano sul suo operato e i giudizi non sono unanimi. Resta il fatto che con lui il Venezuela è entrato in una nuova era, e per poterne valutare prospettive e insidie bisogna conoscerne meglio il leader. Tariq Ali – uno dei direttori della rivista «New Left Review», noto e brillante esponente degli…

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The Selection, di Kiera Cass. Come trovare moglie in un mondo distopico…

The Selection , di Kiera Cass , è il primo volume della serie distopica romantica YA omonima. La storia, prossimamente anche in tv (CW), racconta di un mondo futuro che ha subito grossi shock geo-socio-politici a carico di Stati Uniti, Cina, Russia. La nuova America è retta da Reali ed è suddivisa in caste dai confini invalicabili. Alcune di esse, ridotte in povertà, sono inclini alla ribellione. (I toni del racconto, comunque, non sono mai eccessivamente drammatici o cupi; in questo primo volume, inoltre, il tratteggio della situazione politico-sociale non è particolarmente dettagliato; è probabile che se ne rimandi l’approfondimento nel prossimo capitolo). Per trovare una moglie al Principe Maxon viene organizzato un reality show in cui 35 partecipanti inter-casta, selezionate in ogni provincia, cercheranno di “vendersi” al meglio

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Hybrid, di Kat Zhang

Hybrid , di Kat Zhang , è il primo volume della serie distopica e soft sci-fi YA The Hybrid Chronicles e il romanzo d’esordio dell’autrice americana di origine cinese. La trilogia è ambientata in un mondo alternativo, simile al nostro, ma con alcune differenze. Qui ogni persona nasce con due anime, due coscienze, due personalità che dividono lo stesso corpo (quest’aspetto non manca di richiamare alla mente, per certi versi, il romanzo L’ospite di Stephenie Meyer, la cui trasposizione cinematografica è in arrivo in Italia a fine marzo). Entro la pubertà una delle personalità prevale e l’altra sparisce. Ogni deviazione rispetto alla norma, in America, viene considerata anormale e illegale ed è punita con l’invio dei c.d. Ibridi , instabili e pericolosi (talmente temuti che i confini sono chiusi agli stranieri) presso strutture in cui vengono studiati…

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Le interviste immaginarie di Kurt Vonnegut

Molti lo conoscono per Mattatoio n.5 e Ghiaccio Nove, che sono solo due dei suoi libri più famosi; ora ho scoperto un motivo in più per avvicinarsi a Kurt Vonnegut (scomparso nel 2007), si intitola Dio la benedica, dottor Kevorkian ed è edito da Minimum Fax (titolo originale God Bless You, Dr. Kevorkian , prima edizione italiana aprile 2012) con prefazione di Francesco Piccolo . Una serie di interviste immaginarie con personaggi famosi e non che hanno brillato in vita per azioni fuori dell’ordinario. Le conversazioni si avvitano intorno all’eterna questione della morte e del suo superamento , in un viaggio a spasso nelle dimensioni temporali che porta i suddetti personaggi ad esprimere un parere finalmente sincero e spassionato riguardo a ciò che è stato. Dettaglio curioso, ci troviamo qui di fronte a un esempio di contaminazione con il medium radiofonico , tanto caro all’autore; il libro infatti è il prodotto, o meglio la sintesi di una serie di “lectures” dal titolo Reports on the Afterlife che Vonnegut tenne alla WNYC , la radio pubblica di New York, nel 1998. Piccole incursioni nell’aldilà per fare qualche domanda veloce ai trapassati, un sunto di bilanci insomma. Ci si ritrova persino Hitler in questo ipotetico paradiso, come a suggellare il carattere tragico e insieme irriverente di questa piccola e geniale opera (costa neanche 7 euro). Esperimento editoriale uscito in America nel 1999 e pensato dall’autore con l’intento di raccogliere fondi per la radio newyorkese, che sopravvive ancora oggi grazie al contributo di donatori. Le interviste immaginarie

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