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La seduzione dell’altrove, di Dacia Maraini

“Io sono nata viaggiando. I miei primi ricordi sono memorie di viaggio…Non mi chiedevo perchè la mia piccola famiglia composta da un padre giovane e biondo…e da una madre giovanissima, fosse stata morsa dalla tarantola del moto perpetuo”. Era inevitabile che la scrittrice Dacia Maraini (attualmente candidata al Booker prize) ci regalasse prima o poi, una raccolta di scritti di viaggio come questa La seduzione dell’altrove. Infatti, già ci ha raccontato, come il padre Fosco, il Giappone che l’accolse a poco più di un anno di vita. Lì aveva degli antenati (in primis la nonna Yoi, “scappata di casa per andare in Persia, da sola” in un’epoca in cui le donne che lo facevano erano considerate matte o meretrici); lì passò duri anni infantili in un campo di concentramento. Era inevitabile anche per i numerosi viaggi che fece al seguito del suo allora marito, Alberto Moravia, e del loro carissimo amico PierPaolo Pasolini ( in fondo al volume, l’inedito “Sul lago Turkana con Alberto Moravia”). Affascinano, ad esempio, procedendo nella lettura del testo, le sue visioni dell’Africa (” un paradiso arcaico, lontanissimo nel tempo…sospeso nel vuoto di una memoria fuori dal cervello umano “) pur con i sensi di colpa che le avevano impedito, per anni, di visitarlo (” come indulgere al piacere di osservare gli ultimi animali selvatici, in un Paese che ha il 20 per cento di sieropositivi?” ). In ogni caso, per viaggiare al meglio è importante non farsi mai cambiare gli occhi, non abituarsi mai a quel che si scopre: “Ogni viaggio è una scuola di resistenza”, scrive Marguerite Yourcenar, “una scuola di stupefazione, quasi una ascesi, un mezzo per perdere i propri pregiudizi mettendoli…

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Nel cuore della notte. Un’antologia noir di storie notturne "live"

Un racconto lungo una notte. Un incipit che parte alle 21, e l’ultima frase con la narrazione che finisce, invariabilmente, all’alba del giorno successivo. Questa l’idea alla base del volume Nel cuore della notte , antologia di racconti di nove scrittori italiani (Nicola Verde, Gianmaria Testa, Bruno Morchio, Grazia Verasani, Andrea Ballarini, Lidia Ravera, Gianluca Morozzi, Sandra Petrignani e Caterina Bonvicini) pubblicata da Del Vecchio editore. Si tratta di un’antologia di racconti noir – sarà presentata al salone del libro di Torino questo venerdì – ideata da Katharina Schmidt (traduttrice di Niccolò Ammaniti in tedesco e dell’antologia “Crimini” uscita per Einaudi nel 2005), composta di “storie notturne” che cronometrano le ore dell’oscurità. Ore della notte, come scrive Luca Crovi nella bandella buone per dormire, per lavorare, per sognare, per fare l’amore, per uccidere, per nascere e per morire. Ore ai confini della realtà, che si passano il testimone l’una all’altra, “infestate” di scomode presenze di uomini, fantasmi, sogni e idee, fino alla fine. Perché “soltanto le ore non muoiono mai”. Aa.Vv. Nel cuore della notte Del Vecchio ed. 14 euro Nel cuore della notte. Un’antologia noir di storie notturne “live”

Favole della Mezzanotte, antologia a cura di Stefano Pastor

Le edizioni Ciesse hanno da poco pubblicato – sia in versione cartacea che come eBook – l’antologia Favole della Mezzanotte , a cura di Stefano Pastor . L’antologia raccoglie i testi di diciotto autori (Pastor incluso) che interpretano a modo loro il tema della fantasia. Il titolo dell’antologia è una sorta di ossimoro in quanto avvicina due termini culturalmente in antitesi tra di loro: le favole – che rimandano a un contesto di serenità e fanciullezza – e la mezzanotte – che strizza l’occhio all’ora dei fantasmi con tutto il background di racconti dell’orrore che si porta appresso. È lo stesso curatore a spiegare questa scelta: Quelle che ho voluto raccogliere in questo libro sono favole, storie fantastiche, per ragazzi più grandi e adulti. Quelli che a mezzanotte sono ancora alzati, e possono riunirsi davanti a un camino, oppure in campeggio sotto alle stelle, e raccontarsi storie. Storie che per una volta tanto non sono solo racconti di paura. Storie tristi o felici, storie della loro vita e della loro città, oppure perse in mondi lontani, ma che abbiano in sé una speranza, un significato, persino un insegnamento da dare. […] Sono proprio le favole il fulcro stesso dalla narrativa, l’anima del fantastico. Esse sono radicate nell’animo dell’uomo da tempo immemore, e sono il fondamento di ogni genere letterario. Sono la base, le origini, della fantasia stessa. Lungo i sentieri non definibili a priori della fantasia si muovono quindi i racconti che compongono questo libro (che nell’edizione cartacea conta ben 494 pagine). Come in ogni antologia lo stile è diverso, l’andamento è eterogeneo con tutti i pregi e le difficoltà di lettura che questo comporta. Tra le mie favole della mezzanotte annovero quella di Sonia Dal Cason – E vissero per sempre felici e contenti… – che racconta quello che realmente succede nelle favole dopo questa (stucchevole) frase; Olivia dagli occhi nocciola di Jenni Gecchelin che ci narra di vagabondi e …

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Parole di Lulù. Un libro di parole e immagini per la figlia di Niccolò Fabi

Vicino a Roma c’e’ una campagna che sembra un paradiso, e c’era una giornata di sole caldo e anche quando e’ calata la notte c’era la temperatura che invita a vivere, a stare all’aria, ad abbracciarsi, perfino a ballare. C’ero anche io li’ quel giorno, esattamente nel punto in cui l’assurdo coincide con l’impegno e la vita non ha ragione di proseguire ma chiede e impone di proseguire . 30.08.2010 – Immagini e parole di Lulù . Esce oggi in libreria per i tipi Kowalski, con questo titolo…

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Parole di Lulù. Un libro di parole e immagini per la figlia di Niccolò Fabi