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Manuale della Befana, di Anna Lavatelli

Ragazzi, va bene che la Befana in questa età dell’immagine proprio non ci piace. Questo lo capisco. Con quelle sue gambe sempre poco depilate, i bitorzoli in faccia e i capelli ispidiispidi. Però è davvero difficile trovare dei bei libretti dedicati alla vecchina scorbutica e generosa che ci viene a trovare il 6 gennaio. Per fortuna che c’è questo manualetto di Anna Lavatelli che ci chiarisce un po’ le idee sulla vita privata della vecchina, andando a sbirciare perfino nel suo armadietto del bagno, come i più astuti paparazzi. L’autrice ci rassicura così: la Befana ha le unghiette sempre pulite (e usa anche, quotidianamente, una potentissima guerra antirughe con un teschio sopra. Purtroppo gli effetti della crema, alla sua età, sono praticamente nulli. Ma una non si arrende, si sa). E, scoop degli scoop, riusciamo ad avere una dettagliata illustrazione anche del suo segretissimo guardaroba! Ci sono scarpe rotte (naturalmente), tante paia di mutandoni di cui si occupa la topina rammendina e una grossa gonna piena di toppe. Certo non è l’ultima gonna di Chanel ma insomma, per una che fa vita mondana solo una notte l’anno può bastare! Ma la vera immagine esclusiva è…la macchina per fare il carbone! Composta di “aspiratore di parole rabbiose, versatoio e filtro per lacrime da capricci, sensori che captano il

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Manuale della Befana, di Anna Lavatelli

Libri per Natale per bambini: Per tutto l’oro del mondo, di M. Piovesan e B. Baldi

Una favola semplice e bella può nascere anche da quattro parole scritte sul diario che un bambino che non ama parlare nasconde sotto il letto. E’ stato Premio Syria Poletti 2008 per le immagini liriche, questo Per tutto l’oro del mondo, di Manuela Piovesan e Brunella Baldi. E così, c’è un nonno che in una giornata di sole porta il nipote a trovare i papaveri e gli mette tanti timbri sulle braccia. Uno per ogni porto in cui attraccherà, gli dice. “Cercherò una barca in mezzo ai miei giocattoli, e mi farò portare lontano”, risponde il piccolo. E la barca gliela costruisce il nonno, che quando

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Libri per Natale per bambini: Per tutto l’oro del mondo, di M. Piovesan e B. Baldi

Quando avevo paura del buio, di Mireille d’Allance

Aggiungo anche questo libro di Mireille d’Allance alla mia segnalazione di libri che raccontano per immagini e parole come affrontare le più comuni ‘paure’ dei piccoli. Questo ‘Quando avevo paura del buio” secondo me è uno dei più belli , sull’argomento. Uno dei miei preferiti sopratutto per le illustrazioni del tenerissimo frugoletto Roberto e del suo orsetto-amico del cuore, lo ammetto. La situazione è delle più tipiche: Roberto gioca sul tappeto in salotto, sotto una lampada, ed è ora di andare a nanna. Trascinato sulle scale dalla mamma che non sembra credere minimamente alle sue assicurazioni sulla presenza di mostri, in camera sua, Roberto si trova al buio. E in quel momento la stanza si trasforma (e qui le illustrazioni sono bellissime) in una palude dai contorni sfumati. E mentre l’enorme armadio ghigna (basta mettere enormi armadi di fronte ai lettini!) e sagome di serpenti strisciano sul pavimento Roberto si ritrova con il fiato sul collo…nientedimenoche un drago! Roberto si fa coraggio: deve salvare il suo Orsetto! E sarà proprio quest’ultimo, sotto le coperte, a insegnargli il segreto per sconfiggere il Buio. Davvero adorabile. Mireille d’Allance Quando avevo paura del buio Babalibri 11.80euro Quando avevo paura del buio, di Mireille d’Allance

Che cos’è un bambino? di Beatrice Alemagna

I bambini desiderano cose strane, è vero: “avere le scarpe che brillano, mangiare zucchero filato a colazione, ascoltare la stessa storia tutte le sere”. Ma anche i grandi hanno strane idee in testa: farsi il bagno tutti i giorni, cucinare i fagiolini al burro, dormire senza il cane giallo. Ma come si fa? Chiedono i bambini”. Come si fa a spiegare ‘Che cos’è un bambino?’ Quali sono le sue esigenze, i suoi sogni, quello che desidera ma ancora non sa esprimere a parole? Ci riesce la penna di Beatrice Alemagna nell’omonimo volume extra large di Topipittori’, in cui mi sono imbattuta nella mia ricerca di testi che affrontino il tema della formazione dell’identità e del rispetto delle differenze. Ho trovato così un volume che molti, moltissimi grandi – innanzitutto – dovrebbero leggere. Perchè spesso, davvero, anche i più insospettabili si dimenticano di ‘cosa sia un bambino’. I bambini assomigliano a spugne. “Assorbono tutto: il nervosismo, le cattive idee, le paure degli altri. Sembrano dimenticare, ma poi rispunta tutto dentro la cartella, o sotto le lenzuola, oppure davanti a una libro”. I bambini ‘vogliono essere ascoltati a occhi spalancati’. Perchè ogni bambino ha “piccole mani, piccoli piedi e piccole orecchie, ma non per questo idee piccole…a volte sono grandisime, divertono i grandi e fanno loro…dire ‘ah!”. E ogni bambino ‘è solo una persona piccola” che per addormentarsi “ha bisogno di occhi gentili. E di una lucina davanti al letto”. Beatrice

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Che cos’è un bambino? di Beatrice Alemagna