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"Le favole di Dan Ersen" di Quintino Di Marco

Ma chi l’ha detto che tutti i poliziotti hanno la pistola? E soprattutto, ma siamo proprio sicuri che inseguano tutti i criminali? Se ci dovesse capitare di incontrare Dan Ersen, il protagonista del libro di Quintino Di Marco (per l’editore il filo on-line ) avremmo una risposta davvero inaspettata. Perché se si tratta sicuramente di un “tutore della legge”, ciò non toglie che la sua attività differisca non poco da quella dei suoi colleghi “normali”. Anche lui ascolta la radio che passa le chiamate d’urgenza, ma non risponde a nessuna di queste… o quasi. Perché c’è un tipo specifico di appelli dei quali si occupa il “nostro eroe”, sono

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"Le favole di Dan Ersen" di Quintino Di Marco

Nata ieri, diario di una giovane giornalista, di J. Solheim, S. James

“Finalmente ho capito tutto. Certe cose sono nasi, certe sono taxi e certe altre panettieri. In cima alle persone ci sono i capelli e in fondo i piedini. Queste cose chiamate piedini sono molto interessanti. Penso di scriverci un libro. Mia sorella si dipinge le unghie dei piedini di un colore speciale, che si chiama “a strisce”. Per ora mi accontento di mettermi i piedini in bocca e ciucciarli.” Eccoci qua, con un interessante reportage su come funziona il mondo. Al di là delle

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Nata ieri, diario di una giovane giornalista, di J. Solheim, S. James

Mutande coraggiose, di Lorenzo Stanzione

“E basta! Non ne posso più della cacca e della pipì di Ambrogio, non voglio vivere rinchiusa nei pantaloni di un cacasotto o in un assetto ad aspettare che il piscilletto mi indossi di nuovo!” Non state sognando: il silenzio era stato rotto da una mutanda ribelle, un pezzo di stoffa parlante; non solo: anche permaloso. Quanti grattacapi hanno le mutande dei bambini. Tocca che fronteggino cacca e pupù come se piovesse, in certe stagioni. Certo, da una parte ce ne sono di ribelli, dall’altra n troviamo di ordinate e sempre preoccupate di preservare al meglio i loro padroncini. E’ il caso – in uno dei simpaticissimi racconti di questo Mutande coraggiose , di Lorenzo Stanzione – delle due mutandine sorelle, “una buona, ma così buona, che tutti…la chiamavano Jolanda, la bianca mutanda…l’altra cattiva Gramigna…perchè chi la indossa i denti digrigna”. In questo caso, Jolanda lo sa, basta un giretto di centrifuga e la sorella tornerà candida come lei! E se poi capita che le mutande colorate si accorgano di aver bisogno di sostenere i propri diritti (divertente lo slogan scelto “Mutandonio! Mutandonio!” al posto di Votantonio)? Certo, che bello sarebbe se si tornasse tutte ai tempi dei Mutande, sempre pulite e intonse, addosso agli abitanti dell’Olimpo (gli dei non hanno bisogno di fare pipì e pupù, si sa). A risolvere le loro questioni mutandesche (ci si stufa presto di essere continuamente bagnate, a tradimento, di cacca e pipì) c’è la mamma di tutte le mutande, la Grande Mutanda, che a volte è un po’ distratta (sarà perchè ha sempre un sacco di elastici per la testa) ma che alla fine risolve tutto, insegnando alle mutande quanto sono bravi e simpatici i bambini, e quanto è bello essere loro amiche. Lorenzo Stanzione Mutande coraggiose Erickson 14 euro Mutande coraggiose, di Lorenzo Stanzione

Vita da illustratore: intervista a Rosaria Iorio

Bisogna “guardare”tanto,rubare con gli occhi,per poi rielaborarlo attraverso il proprio sentire e restituirlo in maniera assolutamente personale”. Questo il segreto del mestiere di illustratrice secondo Rosaria Iorio , il cui lavoro ho conosciuto grazie alla delicata favola “Il ladro di stelle”. Secondo lei, “trovare un stile proprio è un esercizio continuo, non si smette mai di cercare il proprio segno. Non è facile ed è qualcosa che arriva col tempo e con la consapevolezza di se stessi. Fondamentale è cercare di non scimmiottare illustratori che già hanno una propria identità,e cercare la nostra. Perchè alla lunga, paga avere un segno che ci contraddistingua”. La nascita di una passione come quella del disegno è nata in te grazie a degli illustratori in particolare? Non ci sono illustratori in particolare. La passione per il disegno mi ha accompagnata da quando ero piccolissima,ho sempre sentito l’esigenza di “comunicare”attraverso forme e colori,di condividere con gli altri un mondo che era soltanto mio.Successivamente ho deciso di coltivare questa passione in maniera più concreta,iscrivendomi alla Scuola Italiana di Comix di Napoli,un’isola felice,dove oltre a fornirti gli strumenti giusti per …

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