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Flesh & Bone, di Jonathan Maberry

Flesh & Bone , dell’apprezzato e prolifico scrittore americano Jonathan Maberry , è il terzo volume della quadrilogia YA horror, avventurosa e di formazione Le Cronache di Benny Imura e il seguito di Dust & Decay e Rot & Ruin . Prossimamente Rot & Ruin arriverà sul grande schermo. Tutti i volumi hanno ricevuto premi e riconoscimenti di pubblico e critica. Questo terzo capitolo, ad esempio, ha vinto il Bram Stoker Award per la narrativa horror young adult, battendo romanzi come The Diviners/ La stella nera di New York , di Libba Bray o The Raven Boys , in Italia a novembre, di Maggie Stiefvater. Nella sua prima serie YA, Maberry – autore dell’apprezzata serie fanta-thriller Joe Ledger , di cui, finora, in Italia, è stato importato solo il primo volume, Patient Zero – racconta le avventure del quindicenne Benny Imura in un mondo che, 14 anni prima, ha visto il genere umano morire e rinascere come zombie. I sopravvissuti, pochi, sono arroccati in zone protette e recintate, come la vagamente distopica Mountainside, California, dove vive Benny. Fuori, il mare di zombie, chiamato Rot & Ruin. Nei due volumi precedenti abbiamo seguito il ragazzo nel suo percorso di avventura, orrore ed evoluzione personale, nelle sue relazioni con fratello-cacciatore di zombie, amici…

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Dopo la caduta, di Nancy Kress

Dopo la caduta , di Nancy Kress , è l’uscita di settembre per la collana Odissea Fantascienza di Delos Books. Pluripremiata autrice americana di lungo corso (classe 1948), a cavallo tra fantascienza hard (tecnologica) e soft (più centrata sull’uomo e/o sulla società), in Dopo la caduta (2012), vincitore dei premi Nebula e Locus come miglior romanzo breve, la Kress racconta la storia della Terra prima, dopo e durante un’Apocalisse ( After the Fall, Before the Fall, During the Fall è il titolo originale), seguendo storyline diverse che, poi, convergeranno. Nel 2035 soltanto 26 persone restano del genere umano, 20 sono sopravvissute agli eventi catastrofici che hanno distrutto la Terra, 6 sono nate in seguito. Vivono sotto il distopico Guscio che alieni misteriosi hanno costruito per loro. I nati all’interno della bianchissima struttura, ora adolescenti, sono in grado di utilizzare una tecnologia dello spazio-tempo che consente piccole incursioni nel passato. Qui, per consentire la sopravvivenza genetica della specie, il quindicenne Pete inizia a rapire bambini. Nel 2013 la matematica Julie, incinta, al servizio dell’FBI comincia a intravvedere uno schema nei recenti rapimenti e in alcuni eventi. A un certo punto la sua strada incrocerà quella di Pete… Intanto, nel 2014 un batterio mutato prolifera in ogni parte del globo e infetta le piante, dando il via a una catena di eventi… Per chi ama apocalissi & post-apocalissi, alieni, catastrofi, distopia, Gaia, time travel… Enjoy! Nancy Kress Dopo la caduta , 2013 ( After the Fall, Before the Fall, During the Fall: A Novel , 2012) Delos Books € 12,80 In libreria in questi giorni Monica Cruciani alias AyeshaKru scrive di fantasy (nelle varie declinazioni), fantascienza e fantastico in generale , sia per young adult(s) /adolescenti che per adulti . Potete trovare qui gli ULTIMI ARTICOLI e qui lo SCHEMA delle serie in corso.

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Dopo la caduta, di Nancy Kress

All’incrocio dei sentieri di Kossi Komla-Ebri, racconti dell’incontro

Pezzetti d’Africa, incontri ed esperienze europee per una raccolta densa di vite. Kossi Komla-Ebri racconta il Togo , suo paese d’origine che tinge di mille colori declinandone tradizioni, profumi e piatti attraverso la colorata palette narrativa che caratterizza il libro “All’incrocio dei sentieri” , insieme di racconti dell’incontro. C’è Francesca, italiana innamorata, che si ritrova a portare avanti tradizioni funerarie che appartengono alla famiglia dell’amato Togbe, e poi la Parigi di Yao, e l’Italia di tanti giovani che arrivano, molto spesso per ricongiungersi con i familiari che li hanno preceduti in uno spostamento così importante, altre volte più all’avventura, traghettati da potenti sogni di riscatto. Tutti al crocevia tra i ricordi d’Africa di tanti abitanti del continente nero, provenienti da vari paesi e il confronto, molto spesso rude, con una realtà estremamente diversa, più urbanizzata e molto meno protetta dall’esiguità dei vincoli familiari e dall’assenza di quelli tribali. Terra d’Europa insomma, sognata, agognata e scoperta sotto una luce inattesa e, nella maggior parte dei casi, molto meno dorata del previsto. Meno scintillante e tintinnate dell’immagine da cartolina veicolata dalla televisione e dalla pubblicità, difficilmente riconducibile alla marea di cliché, e proprio per questo molto più vera e identificabile, grazie alle mille sfumature che solo la diversità, con il suo enorme portato di punti di vista altri, sa mettere concretamente in luce. Quando tornò dall’ospedale la madre di Francesca la vide sotterrare una scatola di fiammiferi nel giardino sotto l’albero ove, l’estate, i marito usava fare la siesta. Alla sua domanda: – Cos&#

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Eraldo Affinati tesse l’Elogio del ripetente

Un pamphlet che racconta la storia dell’istruzione italiana, scardinata e vivificata da coloro che ha messo da parte. Eraldo Affinati è uno scrittore-insegnante che combatte quotidianamente nell’arena “Città dei ragazzi” , una struttura comunitaria nella quale è incastonato l’Istituto professionale Carlo Cattaneo e che ospitava inizialmente orfani e ormai tanti stranieri. “Elogio del ripetente” il suo ultimo libro (di una lunga serie), è quindi un testo maturato sul campo, costruito su una bella dose di esperienze autobiografiche, con un forte spirito di partecipazione concreta e un’anima di riflessione sociale. Al suo interno i “frantumi italiani” , quei giovani che hanno già vissuto sulle proprie spalle le umiliazioni, l’isolamento e anche la cacciata da tante altre storie. Sono reduci a tutti gli effetti, con tutto il peso del fallimento sulle fragili spalle da adolescenti. E a partire da questo insieme di situazioni, tutte particolarissime, ma con qualche elemento in comune, che Affinati definisce “un osservatorio speciale” sull’odierna crisi italiana e sullo smarrimento, lo scrittore attraversa un campo minato che lascia le sue schegge infette soprattutto nei più giovani. Al centro del discorso, breve ed intenso, il rapporto tra insegnate ed allievo, ma anche quello di entrambi con i genitori, sempre più disarmati dinanzi un’ondata che li coinvolge senza ancore né punti di riferimento, la fallibilità dei meccanismi della “finzione pedagogica” , che l’educatore deve rompere se vuole davvero toccare chi ha di fronte, la realtà del bullismo e quella dei nativi digitali , sfiorando alcuni disastri odierni. Presentato in giugno a Pietrasanta Anteprime questo elogio scopre i fili danneggiati di un sistema didattico che non ha saputo adattarsi all’evolvere delle dinamiche, soprattutto migratorie, lanciando un input. Perché la rimessa in causa parte proprio dalla maglia rotta, e spesso il ripetente, oltre a dare le maggiori soddisfazioni è colui che traccia il ritratto più vivo della scuola d’oggi. Ogni loro espressione è lo scrigno di un tesoro sommerso. Chi vaga nelle praterie universali, fra estancia e pampa . Chi costruisce …

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