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L’asinello dei libri

Ne avevamo già incontrata un’altra di idea vincente per trasportare i nostri cari libri, solo che si muoveva su ruote , come una bicicletta un po’ ingombrante. Quella che vi presentiamo oggi si ispira ad un principio simile, ma leggermente diverso, soprattutto nella “locomozione”. Si chiama Biblio-Burro , che tradotto in italiano suona un po’ come l’asinello dei libri, è una singolare “biblioteca itinerante” che viaggia sul dorso di due pacifici quadrupedi: Beto&Alfa. L’iniziativa, nata dalla fertile immaginazione di Luis Soriano Borges, provvede a rifornire di libri i villaggi più isolati della Colombia. È proprio in questi pueblos más escondidos che i bambini si incantano ad ascoltare le storie del bibliotecario viaggiante. Luis abbandona il suo “mezzo di trasporto”, monta il tavolo da campo che porta sottobraccio e apre i suoi libri. Ne escono avventure di ogni tipo, con protagonisti coraggiosi e animali intelligentissimi, il tutto in un’atmosfera di armonia che si mescola con i rumori della natura e sembra quasi annullare lo scorrere del tempo. Via | wikipedia.org L’asinello dei libri

La classifica degli eBook secondo Booksblog – settimana dal 23 al 29 gennaio 2012

Altra settimana, altra classifica degli eBook secondo Booksblog . Prima di addentrarci tra le varie posizioni della classifica una considerazione generale sugli eBook. Nei giorni scorsi c’è stato molto dibattito – in rete e fuori – su alcune affermazioni di Jonathan Franzen (romanziere americano – pubblicato in Italia da Einaudi – che vende moltissimo: il suo romanzo Le correzioni ha venduto quasi tre milioni di copie e Libertà è tra i bestseller del 2010). Franzen proprio non ci sta a leggere gli eBook e per lui risulta molto importante il mezzo, cioè la carta. Nel corso del Festival Letterario di Cartagena de las Indias, in Colombia, lo scrittore ha detto : eBook e dispositivi come il Kindle di Amazon non avranno mai il fascino della carta stampata. La tecnologia che preferisco è quella usata per realizzare l’edizione tascabile americana di Libertà. Posso spruzzare …

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La classifica degli eBook secondo Booksblog – settimana dal 23 al 29 gennaio 2012

Narcoeconomy, di Carlo Ruta

In Rx , la collana di Castelvecchi dedicata all’attualità, è stato da poco pubblicato il libro di Carlo Ruta dal titolo Narcoeconomy . Business e mafie che non conoscono crisi . Un libro intenso che, oltre alla descrizione degli eventi, presenta delle interviste (che vanno sotto il titolo di FAQ. Narcos e democrazia) a vari personaggi che hanno studiato il narcotraffico e un nutrito apparato bibliografico che offre vari spunti per l’approfondimento personale. Nel leggere l’interessante saggio di Ruta non ho potuto fare a meno di andare con la mente a qualche anno fa, quando, per ragioni di lavoro, ho trascorso un periodo a Medellín, in Colombia. Parlando con un docente di Medellín mi disse che, in fin dei conti, se gli Stati Uniti avessero voluto il problema della droga si sarebbe risolto in una settimana. Il fatto è che sì, la Colombia è un punto cardine a livello mondiale per la droga, ma è anche vero che il più grande consumatore di droga nel mondo è proprio l’impero statunitense. Una considerazione, questa, che sembra sottostare anche al saggio di Ruta. Leggiamo, infatti, nell’introduzione: I governi occidentali , fedeli perlopiù al paradigma proibizionista, hanno rassicurato per decenni le opinioni pubbliche sui benefici che sarebbero derivati dalle loro politiche di contrasto. E con queste garanzie di successo gli Stati Uniti, nei cui confini si estende il primo mercato mondiale per consumi di cocaina, hanno mantenuto la guida dell’azione repressiva. Un canovaccio …

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Narcoeconomy, di Carlo Ruta

La visione dell’acqua

I referendum dello scorso giugno hanno raggiunto il quorum, come ben sapete. Dei quattro quesiti referendari, come si ricorderà, due riguardavano l’acqua. Per dirla con Francesco d’Assisi, l’acqua è “molto utile et humile et pretiosa et casta”, è un bene comune che va sempre difeso, ci siano o no referendum e, soprattutto, non va sprecato. All’acqua è dedicato il libro La visione dell’acqua . Un viaggio dalla cosmogonia andina all’Italia dei beni comuni a cura dell’associazione Yaku e con la prefazione di Eduardo Galeano. Il libro è un duplice viaggio: fisico e, direi, metafisico. Quello fisico va dalla Bolivia, alla Colombia, all’Italia. Quello metafisico percorre gli stessi sentieri geografici ma si addentra nel vissuto e modo di sentire che le varie persone e culture hanno dell’acqua. La bellezza di questo libro, a mio modo di vedere, risiede proprio in questo viaggio spirituale attraverso la concezione dell’acqua in varie culture. È interessante, infatti, notare come culture diverse e lontane tra loro abbiano sviluppato tutta una serie di miti e di sentimenti intorno all’acqua e l’abbiano sempre difesa come elemento sacro, anche al di là di bieche concezioni politiche asservite a ben altri interessi che non quelli del ben-essere delle persone. Da notare, infine, la copertina essenziale e molto d’effetto, con una frase di Eduardo Galeano che fa da illustrazione ( De agua somos. ¿Cómo podríamos vendernos? El agua, sagrada, quiere ser de todos. ¿Cómo podríamos traicionarla? ) La visione dell’acqua cambia, ovviamente, a seconda del contesto socio-culturale in cui si vive, ma rimane sempre uno dei quattro elementi (aria-acqua-terra-fuoco) che regge e governa il mondo. Anche ora che il referendum è passato e la volontà popolare si è espressa è bene tornare su questo libro e rileggerlo per rinfrescarsi le idee alla luce delle varie culture che hanno …

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La visione dell’acqua