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Lucani. Guida ai migliori difetti e alle peggiori virtù, di Angela Langone

I casi sono due: O sei lucano e, quando nasci lucano, per trent’anni la tua regione non sembra un granchè. Compiuti i trent’anni, la Basilicata ti ha conquistato per sempre O sei italiano, allora la Basilicata è così lontana, così piccola, che te la sei dimenticata sul banco delle elementari. Per chi è convinto che il Lucano sia principalmente un amaro (o il bel giovanotto con le sopracciglione nere protagonista della pubblicità dell’omonimo liquore), arriva questo divertente libro di Angela Langone, Lucani. Guida ai migliori difetti e alle peggiori virtù, a ricordare che lucani sono, innanzitutto, i nati in terra di Basilicata (come in effetti i genitori del regista Francis Ford Coppola, che in effetti anche lui in quanto a sopracciglia sta messo benino). Lucani che non si distinguono molto bene da chi non ha l’occhio allenato, è vero. Almeno finchè non aprono bocca, per sentenziare: “Qui nun g’è niend”, con il loro tipico atteggiamento di “criticare e imbruttire ciò che amano di più” (una forma di scaramanzia? Nel dubbio: mai fare complimenti a un lucano! ci avverte Langone). Il lucano te lo fai amico se apprezzi la buona tavola (una delle regole in merito è: “Se è leggero, puoi sempre farcirlo”!) e una volta che ne conosci uno, avrai accesso minimo a metà della popolazione della Basilicata (ci vivono seicentomila persone “che non sono molte. Il problema è che sono tutte imparentate fra di loro”). Non a caso, fra gli innumerevoli consigli per sembrare degli autentici lucani c’è quello di NON chiedere: “Come ti chiami”, ma “A chi sì figl?” (di chi sei figlio?). E poi ci sono le donne, fiere e permalose, che contrattano…

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O io o i libri. Strategie di convivenza /1

La frase del titolo allude chiaramente a una salvifica presa di coscienza di una situazione di certo nota a noi tutti lettori Doc: la catastrofe della propria esistenza, da un punto di vista logistico, dovuta alla iperpresenza di libri nei propri (limitati) spazi vitali. Ecco allora per voi qualche consiglio per come affrontare questa incresciosa situazione. Prima regola: liberarsi dei pesi morti. Ovvero: siamo a fine anno. Non è giunta l’ora, secondo voi a)di buttare DEFINITIVAMENTE tutte le agendine 2010 infilate, ancora intonse, nei più vari angoli della vostra stanza? b) oppure di eliminare tutti i libri che durante l’anno avete comprato (i più fortunati SEMPRE a prezzo pieno, in questi casi) e che già alla decima pagina vi hanno fatto venire in mente un’idea geniale su come impiegare MEGLIO il vostro tempo libero, piuttosto che perderlo leggendo QUEL LIBRO (es: iscrivendovi a un corso di lavorazione del gioiello in vetro o prenotare un volo in aliante, che ne so)? Vi RICORDO che esistono cassonetti specializzati dove buttare oggetti che verranno riciclati tornando alla forma che hanno sempre meritato avere: quella di fogli bianchi, pronti per essere scritti con frasi migliori di quelle che avete appena letto. Si pone una domanda: cosa ci fate con questi libri, voi che a buttare via un libro proprio non vi regge il cuore? E’ inutile che stia a rammentarvi che esistono aste di beneficenza (quelle parrocchiali sono l’ideale, in certi casi, basta fare…

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Guida alle librerie indipendenti di Roma

Quando volete comprare un libro, o soltanto fare un giro per annusare l’odore della carta e sfogliare delle pagine, dove vi dirigete? Siete di quelli che vanno dritti verso le librerie di catena “ perché offrono di tutto ” (anche se poi in bella mostra si trovano solo le novità delle grandi case editrici)?Avete una libreria di riferimento, a cui siete affezionati? O magari siete tra chi vorrebbe visitare una piccola e tradizionale libreria, di quelle con un libraio vecchio stile, ma non sapete dove andare? Se appartenete a quest’ultima categoria, (o anche a una delle precedenti, ma siete comunque curiosi e aperti a nuove esperienze) da gennaio potrete acquistare La guida alla librerie indipendenti di Roma , la prima raccolta di tutte le librerie indipendenti della capitale. Lo stesso editore ha già pubblicato, nella stessa collana, un libro sulle librerie indipendenti di Milano di cui abbiamo già parlato . E’ motivo di vanto per noi di Booksblog comunicarvi che due delle tre autrici, Sara Regimenti e Roberta Barbi, sono della scuderia di Blogo. Le nostre penne, insieme a Egilde Verì, hanno svolto un lavoro certosino, andando, gambe in spalla, a visitare ben centocinque librerie, disseminate all’interno della città. Quel che ne è venuto fuori è una interessante guida non solo per i bibliofili, ma anche per chi vuole conoscere i quartieri e gli angoli meno battuti di Roma. Il libro è infatti diviso per rioni, con un’introduzione iniziale sulla fisionomia e la storia dei quartieri. Ogni scheda è corredata da foto, brevi informazioni utili e una dettagliata descrizione dei titoli, dell’ambiente e del libraio che non è un semplice negoziante, ma un lettore appassionato, capace di consigliare e felice di scambiare opinioni e idee con gli avventori. La varietà è garantita: dalle librerie caffè, a quelle che offrono anche una buona selezione di vini e cibo, alle più classiche. Ciò che le accomuna …

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Libri per Natale. Insoliti manuali di cucina

Eccoci con qualche consiglio di libri da regalare ad amici/che fissati con l’arte culinaria. Si tratta di testi dalle fotografie bellissime, e tutti con argomenti che sono delle vere ‘chicche’, anche per i soliti superesperti. Ad esempio: vi piacerebbe preparare dei menù che contemplino la presenza di fiori, fra gli ingredienti? Oppure, per i maniaci del caffè, perchè non cogliere i suggerimenti su come rendere ‘davvero golosa’ la classica tazzina? Io consiglio anche, per chi si diletta di cucina molecolare, il testo ‘Come si sbriciola un biscotto’? Oppure, una scelta che non mi dispiace è quella di acquistare un libro di cucina d’epoca, da collezionare (per regali dai 50 euro in su). Via | Bibliotheca Culinaria Monografie di cucina Libri per Natale. Insoliti manuali di cucina