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Amazon: il servizio di prestito per Kindle è una miniera d’oro per gli autori
La notizia arriva dall’America, precisamente dal blog GalleyCat e fa decisamente impressione: a credere alle cifre rivelate infatti da Amazon, gli autori che partecipano al Kindle Owners’ Lending Library, un progetto che prevede la possibilità di prendere in prestito gratuitamente migliaia di titoli da parte dei proprietari americani di Kindle, hanno visto aumentare le proprie royalties di più del 400% in pochi mesi. Carolyn McCray ha guadagnato 8.250 dollari di diritti d’autore soltanto a dicembre, l’autrice per bambin Rachel Yu 6.200, Amber Scott 7.650 e così via, almeno per i primi dieci autori scelti dai lettori – una top10 veramente ricca se è vero che, tutti insieme, hanno guadagnato un cifra superiore a 70mila dollari, circa 7mila a testa. Dunque, che questo servizio di prestito sia conveniente per gli autori – almeno per quelli che effettivamente sono molto richiesti dai lettori – non sembra esserci dubbio. Il dubbio è che però questo programma targato Amazon sia effettivamente conveniente per i lettori, costretti a pagare, dopo il primo mese gratuito, 79 dollari all’anno per accedere alla Prime Membership di Amazon. Certo, oltre a un libro al mese in prestito gratuito hanno anche spedizioni free in due giorni, possibilità di vedere video, film e show televisivi, ma soltanto se sono residenti in America. Via | Galleycat Amazon: il servizio di prestito per Kindle è una miniera d’oro per gli autori
La classifica degli eBook secondo Booksblog – settimana dal 2 all’8 gennaio 2012
Come diciamo sempre, l’importante è leggere. Il mezzo, alla fine, è secondario: cartaceo o eBook fa poca differenza per chi ama veramente la lettura. Ci sono ovviamente delle preferenze, e questo è naturale. Per tale motivo è anche interessante vedere la classifica settimanale degli eBook (che, come ricorderete, è redatta da noi di Booksblog seguendo alcuni criteri specifici ): ci sono veramente differenze tra le preferenze dei lettori per il cartaceo o l’eBook? Si leggono, per esempio, più romanzi in cartaceo e si riserva all’eBook la saggistica? O viceversa? Vediamo quali titoli sono in classifica questa settimana per capire un po’ meglio le abitudini della lettura in Italia. Ci sono dei ritorni: al primo posto troviamo Il mercante di libri maledetti di Marcello Simoni edito da Newton Compton; al secondo posto John Grisham con I contendenti (Mondadori) mentre al terzo posto abbiamo un pari merito con Karen Swan e il suo Un diamante da Tiffany (sempre Newton Compton) e Le prime luci del mattino di Fabio Volo (sempre Mondadori). Il podio della classifica degli eBook non presenta, dunque, sostanziali differenze con quella dei libri cartacei, con degli andirivieni che testimoniano come, anche per quel che riguarda i libri digitali, i lettori e le lettrici italiane preferiscano andare sul sicuro . Subito fuori dal podio troviamo Tre atti e due tempi di Faletti (Einaudi) e poi, scendendo, altri nomi noti: Mare al mattino di Margaret Mazzantini (Einaudi) al quinto posto insieme a Ho il tuo …
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Iva al 7% su libri cartacei e digitali: la Francia lo ha fatto davvero!
Qualche settimana fa c’era sembrata una notizia da urlo, e ancora non ne avevamo ancora la certezza, ma la speranza che “l’onda lunga” d’oltralpe si estendesse anche all’Italia, era ben viva. Oggi sappiamo che non si trattava solo di un bell’insieme di promesse da campagna elettorale, quelle che preannunciavano l’equiparazione dei libri digitali e cartacei in fatto d’Iva. La Francia l’ha fatto davvero e a partire dal 1 gennaio 2012 entrambe le categorie saranno tassate al 7%, procedendo verso quella doverosa equiparazione tra libri digitali e cartacei che da una risposta giuridica ad una realtà che di fatto ha già saputo ritagliarsi una fetta sempre più importante di mercato. Ciò non impedisce a voci non ufficiali e alquanto disfattiste , provenienti da fonti vicine alla Commissione Ue, di smentire le dichiarazioni del Ministro della Cultura francese Frédéric Mitterrand, contribuendo ad intorbidire le acque. Non resta che chiedersi quale sarà la posizione italiana sull’argomento, perché se poco più di un anno fa la campagna nazionale lanciata da Key4biz proponeva di portare l’Iva degli ebook nel belpaese dal 20%, che veniva applicato al software, al 4%, dei libri cartacei, ad oggi ben poco si è fatto concretamente in questa direzione. Via | lexpress.fr Iva al 7% su libri cartacei e digitali: la Francia lo ha fatto davvero!