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Boom di libri autopubblicati in Usa. Ma i guadagni, per gli autori, non ci sono

La donna ritratta nella foto a corredo del pezzo del NyTimes che ispira questo articolo riflette il sogno di molti – in età avanzata o meno – riguardo alla piacevolezza del mestiere di scrivere. Pile di libri da leggere o letti come compagni di scrivania, e un bel paesaggio verde davanti agli occhi da cui prendere ispirazione per la propria opera. Ma, a conti fatti, essere un autore auto-prodotto, può diventare un mestiere? Noi, lo sapete, continuiamo periodicamente a “fare il punto” sul fenomeno con un’occhio all’America. E questa volta lo facciamo premettendo che i numeri sono impressionanti. Un “piccolo scoop” realizzato grazie a uno scambio via mail, da parte dell’articolista del NyTimes (visto che i vertici di Amazon non si sbilanciano sui dati) è che i titoli autopubblicati sulla piattaforma CreateSpace siano aumentati dell’80 per cento dal 2009 al 2010. In molti, insomma, in America credono al sogno della scrittura. Soprattutto grazie, spiega, alla comodità della stampa digitale, che consente di stampare solo quello che viene acquistato sulle piattaforme on line (“Prima, ti toccava riempirti il garage di libri e distribuirli a tutti i tuoi amici”). Però i conti non tornano se si guarda il numero medio di copie vendute da un libro autopubblicato: 150. Certo, ci sono gli scrittori-fenomeni da migliaia di copie (ne parliamo spesso anche noi), ma – lo avevamo segnalato – per ora solo la manualistica vende . E così per ora quello di autopubblicare un capolavoro rimane un sogno, una sorta di “lotteria”. Pochi, pochissimi statisticamente – su centinaia di migliaia – ce la fanno. Boom di libri autopubblicati in Usa. Ma i guadagni, per gli autori, non ci sono

L’ultimo sogno, di Daniel Pearlman

I sogni costituiscono uno degli aspetti più intimi di ognuno di noi: che siano sogni belli o brutti, incubi o veri momenti rilassanti sognare è un qualcosa che riguarda noi e solo noi. Una realtà alla Inception , per capirci, può essere affascinante ma anche terribile perché priva le persone di quello che hanno di più intimo: sognare, appunto. E se un domani i sogni fossero controllati da qualcuno? O, meglio, se ci si affidasse a qualcuno per sognare? Come cambierebbero le nostre vite? È questo il futuro che immagina Daniel Pearlman nel suo romanzo breve L’ultimo sogno edito da 40k . Tramite una serie di connessioni che passano attraverso i cuscini (e previa sottoscrizione di un abbonamento) Yosif Iones, l’Incantastorie, trasmette i sogni ai propri clienti, riuscendo a intrecciare le trame proprio a partire dalle esigenze di ognuno. Ma, a un certo punto, qualcosa inizia ad andare storto e più che di sogni si tratta di incubi. A dire il vero secondo qualcuno è tutta una strategia dell’Incantastorie che mira a fare un exploit memorabile. Ma resta il fatto che, ogni notte, chi sogna tramite Yosif Iones vive incubi sempre più angoscianti. Fino a quando, con uno stratagemma, si riesce a capire cosa stia veramente accadendo. E sarà la fine, se non per tutti, di certo per i sogni di qualcuno. Pearlman mette in piedi un mondo in cui le libertà più assolute – come quella sessuale, per esempio, slegata completamente dall’affetto, perché quello è un’altra cosa e così, anche in seno alle famiglie, ci si organizza per fare sesso con X e Y in maniera più tranquilla possibile – cozzano con l’incapacità delle persone a lasciarsi andare. Ed è sintomatico che la libertà di essere se stessi viene dipinta come una donna vecchia, che vive seguendo le proprie passioni (cura una colonia felina) che le lasciano addosso un odore che per gli altri è disgusto. È proprio il mondo dell’odore uno degli aspetti più caratteristici di questo romanzo breve: come…

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L’ultimo sogno, di Daniel Pearlman

Tutto quel che sei, di Mike Resnick

Innamorarsi dell’amore. O dell’idea che si ha dell’amore. O, forse, innamorarsi solo di se stessi. È il tema che affronta Mike Resnick in Tutto quel che sei , racconto pubblicato in eBook da 40k. In un futuro lontano, alcune persone fanno di tutto per farsi uccidere. O, meglio, per farsi quasi uccidere e attendere una misteriosa lei. Ad accorgersi di questa situazione è Gregory Donovan, agente del Servizio Spaziale, che, incuriosito, inizia a scavare nel passato di questi quasi suicidi e scopre che in comune hanno una missione sul pianeta Kobernykov II, conosciuto anche solo come Nikita. Riesce a farsi dare il permesso per andare in perlustrazione su questo pianeta – sul quale da sei anni nessun umano mette piede – e, a seguito di un incidente, viene amorevolmente curato da una donna splendida di nome Rebecca. Per il nostro inizierà tutto un percorso di conoscenza di un’altra persona che, però, forse è molto più simile a Gregory stesso che ad altri

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Tutto quel che sei, di Mike Resnick

Tutto quel che sei, di Mike Resnick

Innamorarsi dell’amore. O dell’idea che si ha dell’amore. O, forse, innamorarsi solo di se stessi. È il tema che affronta Mike Resnick in Tutto quel che sei , racconto pubblicato in eBook da 40k. In un futuro lontano, alcune persone fanno di tutto per farsi uccidere. O, meglio, per farsi quasi uccidere e attendere una misteriosa lei. Ad accorgersi di questa situazione è Gregory Donovan, agente del Servizio Spaziale, che, incuriosito, inizia a scavare nel passato di questi quasi suicidi e scopre che in comune hanno una missione sul pianeta Kobernykov II, conosciuto anche solo come

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