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Beppe Grillo ospite sgradito del Salone del Libro 2013?

Beppe Grillo incombe sul Salone del Libro di Torino , ma pare essere ospite non gradito. Nel corso della presentazione del programma della XXVI edizione del Salone del Libro, che si terrà a Torino dal 16 a 20 maggio prossimo, Ernesto Ferrero, direttore della kermesse, ha affermato: Chi ha pensato che Grillo avrebbe fatto la sua comparsa al Salone, vuol dire che non ci conosce. Noi non ospitiamo comizi di burattinai digitali, pifferai magici, tenutari di sette. Affermazione forte, subito ridimensionata da Rolando Picchioni, presidente del Salone del Libro che ha sottolineato che il Salone è una casa aperta a tutti, che vuole rappresentare tutte le idee. Accettiamo chiunque si affaccia, purché la sua presenza sia ben coerente con il tema della manifestazione, la creatività. Notano, giustamente, i colleghi di Polisblog che Appellarsi al tema della cretività ci sembra una scusa fragile per motivare l’esclusione del comico genovese, che quest’anno avrebbe dovuto presentare a Torino Il Grillo canta sempre al tramonto, di cui sono autori anche Gianroberto Casaleggio e Dario Fo. È noto che i temi di grandi manifestazioni culturali non sono così cogenti e finiscono per essere dei grandi contenitori in cui è possibile far rientrare di tutto. È pur vero, d’altro canto, che al Salone del Libro il protagonista di tutto è, e deve essere, il libro in tutte le sue dimensioni. I politici e i vip sono senza dubbio ben accetti a patto che non catalizzino l’attenzione su di sé per fare bagarre mediatica. Almeno questo spazio di incontro culturale i politici ce lo dovrebbero lasciare libero per poterci confrontare serenamente con la cultura: già hanno occupato tutti i posti possibili e immaginabili della discussione pubblica, se proprio vogliono andare al Salone che ci andassero da semplici lettori. Beppe Grillo ospite sgradito del Salone del Libro 2013?

Cartongesso di Francesco Maino vince il Premio Italo Calvino 2013

Presso il Circolo dei Lettori di Torino è avvenuta la cerimonia di premiazione del Calvino 2013 : la Giuria ha decretato come vincitore Francesco Maino , avvocato penalista a Venezia che prima di esercitare l’avvocatura era necroforo, per la sua opera dal titolo Cartongesso . Queste le motivazioni della vittoria: per la sua natura felicemente ibrida (non è un romanzo né un saggio né un pamphlet) ‒ un difficile azzardo che nulla toglie alla sua capacità di coinvolgimento ‒ e per la straordinaria potenza inventiva della lingua. Un’invettiva contro il disfacimento del Veneto (e, per sineddoche, dell’intera nazione) e la sua trasformazione in un non-luogo di consumi banali, di vite perse in una generale omologazione, di cui è emblema la corruzione della parola. Il libro è un bilancio insieme personale e collettivo, nel quale la disperazione di un individuo e il suo intenso e inquieto disagio diventano una foto di gruppo antropologicamente esatta ed espressivamente efficace. I giurati che hanno valutato i manoscritti finalisti e hanno decretato Maino come vincitore della XXVI edizione del Premio Italo Calvino sono stati Irene Bignardi, Maria Teresa Carbone, …

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Cartongesso di Francesco Maino vince il Premio Italo Calvino 2013

Salone del Libro di Torino 2012: riflessioni (in rete e non)

La venticinquesima edizione del Salone del Libro di Torino si è chiusa. Stando al comunicato stampa finale l’edizione di quest’anno ha visto la “rivoluzione della piccola editoria”: I piccoli editori sono da sempre una delle grandi ricchezze del Salone di Torino, perché offrono una grande varietà di titoli difficilmente reperibili altrove; esprimono la vivacità e la ricchezza creativa dei territori italiani; e al Salone riescono a proporre la loro produzione accanto ai big dell’editoria. Tuttavia patiscono più di ogni altro la congiuntura economica in termini di vendite; i costi di partecipazione al Salone; la minore capacità di proporsi con appeal ed eventi; la frammentazione e difficoltà a fare massa critica. Il Salone raccoglie con convinzione le loro istanze e dal 2013 intende rinnovare radicalmente le modalità della loro presenza a Torino. Come per tutti gli eventi (grandi o piccoli) le impressioni sono diverse. Molti visitatori puntano il dito sul discorso “biglietto di ingresso”: è una nota dolente per tutti i festival letterari. Personalmente sono sempre stato dell’idea che sia meglio far pagare una sorta di “biglietto di uscita”: se hai comprato almeno un libro non paghi nulla, se non hai comprato libri paghi…

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Salone del Libro di Torino: Il caso Cordero

Ieri pomeriggio il direttore editoriale del Salone del Libro di Torino , Ernesto Ferrero, introducendo la lectio magistralis dal titolo “Scorci del vizio degli italiani” di Franco Cordero, giurista, scrittore, editorialista de la Repubblica, ha compiuto un atto tanto inedito quanto grave su cui credo sia necessario fermarsi e riflettere. Prima di tutto i fatti. Il 13 maggio, la Repubblica pubblica in anteprima un estratto del discorso di Cordero, un discorso che fa subito discutere per i toni e le accuse scagliate in direzione di Silvio Berlusconi , colui che «calca le scene da troppo tempo, ripetendosi nel repertorio dei guitti: gesticola e straparla», un «Duca Valentino del terzo millennio», «cinico, irridente, volgare nel profondo, bugiardo, versipelle, attore di una scurrile commedia dell’arte, spietato contro gli avversari». A quel punto qualcuno si inquieta, il discorso gira e finisce sotto…

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