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Un segreto non è per sempre, di Alessia Gazzola

Mettete insieme Janet Evanovich e Patricia Cornwell e otterrete Alessia Gazzola che torna in libreria con il secondo romanzo di quella che si spera sarà una lunga serie dedicata ad Alice Allevi, Un segreto non è per sempre , edito da Longanesi. Questa volta Alice è alle prese con la stranissima dipartita di uno scrittore fissato con rebus e acrostici, che gli eredi hanno tentato di far interdire perché – a loro parere – psicologicamente inadatto a gestire la sua situazione patrimoniale. Di fatto, Alice incontra Konrad Azais – di origini ungheresi (come Sandor Màrai) –, diventato famoso per la Trilogia dei Margò –, poco prima che lo scrittore si tolga la vita. Il compito di Alice è assistere uno psichiatra che, per conto del tribunale, deve dare il suo parere sulle capacità di intendere dello scrittore. La prima impressione non è delle migliori: Azais risulta scorbutico, intollerante, sarcastico e chiuso fino a essere asociale, ma tutto ciò, naturalmente, non dovrebbe bastare per definirlo fuori di testa. Non tutti però sono…

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Charles Bukowski a botta sicura, di Gerald Locklin

Come andare d’accordo con Charles Bukowski: 1. Mai telefonargli (mai fatto) 2. Mai presentarsi senza essere stati invitati…3. Se dovete incontrarlo, fatelo la mattina…4. Quando Bukowski dice: “Eccoci, è ora di tornare alle str…..letterarie”, è il momento ideale per andarsene Chi meglio di un amico può cercare di descrivere agli altri una idea il più possibile anti-retorica e autentica di noi stessi: un compito del genere lo ha svolto secondo me in modo superblo, con toni paradossalmente tanto irriverenti quanto bassi, Gerald Locklin, storico “amico” appunto, del grande Buk. E così per avere tra le mani un ritratto quanto più possibile vero e semplice del vecchio genio, vi consiglio proprio di leggere Charles Bukowski a botta sicura , dell’editore Leconte. Già il sottotitolo la dice lunga: “Ehi Gerald, mia figlia verrà a studiare nella tua università l’anno prossimo. Non metterle le mani addosso!”. L’unica figlia di Bukowski, l’amatissima Marina, che “sa che se mi dicesse: Oddio, adoro il tuo modo di scrivere’ mi farebbe arrabbiare – dice di lei Buk – Siamo simili, non ce ne andiamo in giro a dire cose che possono essere capite”. Naturalmente c’è il racconto …

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