Tag Archives: generi

Il capitale umano, il nuovo film di Paolo Virzì tratto dal romanzo di Stephen Amidon

Vedi articolo originale:
Il capitale umano, il nuovo film di Paolo Virzì tratto dal romanzo di Stephen Amidon

Idee per Natale: Favole al telefono, di Gianni Rodari

 ”Era alto sette piani, aveva novantanove stanze, ogni stanza era piena di mobili e ogni mobile zeppo di stoviglie e soprammobili, senza contare gli specchi e i rubinetti. Il giorno dell’inaugurazionea tutti i bambini venne consegnato un martello e a un segnale del sindaco le porte del palazzo da rompere furono spalancate. ” (da “ Il Palazzo da rompere “) Questo sogno sognato da tutti i bambini, messo su carta da Gianni Rodari in una storia dal finale imprevedibile, fa parte dalla raccolta delle Favole al telefono (Einaudi, 1962). Si tratta delle storie che il ragionier Bianchi, di Varese, rappresentante commerciale in giro per l’Italia condannato ad un pendolarismo settimanale, raccontava ogni sera al telefono alla figlioletta, che altrimenti non riusciva a dormire. Le storie erano tutte un po’ corte (” per forza, il ragioniere pagava il telefono di tasca sua” ), ed erano così “ belline ” che le centraliniste interrompevano il loro lavoro per ascoltarle. Gianni Rodari (1920/1980) è considerato uno dei più grandi interpreti del “fantastico”, fu vincitore nel 1970 del prestigioso Premio Hans Christian Andersen, e teorico dell’arte di inventare storie grazie all’opera La grammatica della fantasia (Einaudi, 1973), nel quale spiegava: “ Quello che io sto facendo è di ricercare le “costanti” dei meccanismi fantastici, le leggi non ancora approfondite dell’invenzione, per renderne l’uso accessibile a tutti. Insisto nel dire che, sebbene il Romanticismo l&#

Leggi e segui:
Idee per Natale: Favole al telefono, di Gianni Rodari

Idee per Natale: Favole al telefono, di Gianni Rodari

 ”Era alto sette piani, aveva novantanove stanze, ogni stanza era piena di mobili e ogni mobile zeppo di stoviglie e soprammobili, senza contare gli specchi e i rubinetti. Il giorno dell’inaugurazionea tutti i bambini venne consegnato un martello e a un segnale del sindaco le porte del palazzo da rompere furono spalancate. ” (da “ Il Palazzo da rompere “) Questo sogno sognato da tutti i bambini, messo su carta da Gianni Rodari in una storia dal finale imprevedibile, fa parte dalla raccolta delle Favole al telefono (Einaudi, 1962). Si tratta delle storie che il ragionier Bianchi, di Varese, rappresentante commerciale in giro per l’Italia condannato ad un pendolarismo settimanale, raccontava ogni sera al telefono alla figlioletta, che altrimenti non riusciva a dormire. Le storie erano tutte un po’ corte (” per forza, il ragioniere pagava il telefono di tasca sua” ), ed erano così “ belline ” che le centraliniste interrompevano il loro lavoro per ascoltarle. Gianni Rodari (1920/1980) è considerato uno dei più grandi interpreti del “fantastico”, fu vincitore nel 1970 del prestigioso Premio Hans Christian Andersen, e teorico dell’arte di inventare storie grazie all’opera La grammatica della fantasia (Einaudi, 1973), nel quale spiegava: “ Quello che io sto facendo è di ricercare le “costanti” dei meccanismi fantastici, le leggi non ancora approfondite dell’invenzione, per renderne l’uso accessibile a tutti. Insisto nel dire che, sebbene il Romanticismo l&#

Leggi e segui:
Idee per Natale: Favole al telefono, di Gianni Rodari

Racconti di Natale, double face Carlo Collodi e Eleonora Mazzoni

E’ proprio una bella atmosfera natalizia quella che si respira nei due racconti selezionati in questo magnifico libriccino edito da Graphe, Racconti di Natale , che mette insieme due “gioiellini” che possiamo leggere quasi allo specchio. Firmati da un grande autore classico, Carlo Collodi, e della scrittrice Eleonora Mazzoni, autrice de Le difettose , Einaudi 2012. Un attimo però. Ho scritto della “atmosfera natalizia”. Ma che cos’è? Per quanto mi riguarda, è quando rinasce dentro di me quella sensazione che avevo durante l’infanzia, quando credevo che, in quei giorni lì, si aspettava tutti qualcosa (la nascita di Bambino Gesù, per quanto mi riguarda). Era come avere la sensazione di vivere una nuova “armonia” collettiva: nel mondo, pensavo, tutti sono alle prese con il Natale. E “alle prese” con il Natale, in modo molto diverso, sono anche i personaggi protagonisti di questi due raccontini. Nel primo, quello di Collodi, troviamo tre bambini che sono nella classica situazione di aspettare di rompere i salvadanai per avere i soldi necessari a “regalarsi” ciò che desiderano di più. Desideri da bambini, è chiaro: rivestire di trine la bambola preferita, fare un vestito nuovo al pupazzetto Pulcinella, amico preferito di giochi, o bardare come si deve il proprio inseparabile cavalluccio. Eppure c’è un altro bimbo – in carne ed ossa – che rappresenterà l’occasione, per uno dei tre piccoli, di regalarsi il dono più grande: il proprio stesso cuore. Nel secondo racconto invece, Un Natale come tutti gli altri, siamo alle prese con l’impareggiabile signora Bini, che, sposatasi in tarda età, è tornata zitella dopo l’abbandono del marito. E già il fatto che per lei ogni Natale possa essere uguale agli altri ce la dice lunga sullo stato del suo cuore in questo Natale, durante il quale le tocca fare i conti…

Vedi articolo originale:
Racconti di Natale, double face Carlo Collodi e Eleonora Mazzoni