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Una poesia di Giovanni Pascoli per l’estate di san Martino

La scelta odierna per la poesia domenicale è quasi obbligata: da un lato abbiamo la tradizione popolare che vede nell’11 novembre la cosiddetta estate di san Martino; dall’altro abbiamo il centenario della morte di Giovanni Pascoli . Unendo i due eventi ecco la poesia Novembre del Pascoli, dalla raccolta Myricae . Una poesia forte, a dire il vero: se nella prima strofa troviamo la descrizione di quella che è la gioia dell’estate (aria serena, sole splendende, alberi in fiore), nella seconda abbiamo il riscontro con la realtà (piante secche, cielo vuoto). E l’ultima strofa del componimento opera una sintesi, soffermando sulle foglie che cadono: sarà anche estate, dice Giovanni Pascoli, ma è l’estate, fredda, dei morti . Novembre Gèmmea l’aria, il sole così chiaro che tu ricerchi gli albicocchi in fiore, e del prunalbo l’odorino amaro senti nel cuore… Ma secco è il pruno, e le stecchite piante di nere trame segnano il sereno, e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante sembra il terreno. Silenzio, intorno: solo, alle ventate, odi lontano, da giardini ed orti, di foglie un cader fragile. È l’estate, fredda, dei morti. Foto | trekkyandy – ND Strupler Una poesia

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Una poesia di Giovanni Pascoli per l’estate di san Martino

"Il senso del dolore" di Maurizio de Giovanni

“Il senso del dolore”. L’inverno del commissario Ricciardi” passa ancora per i vicoli di Napoli e per i suoi “morti che parlano”. Dopo “Mammarella” e “Gli altri fantasmi” ecco un altro viaggio nella partenope più vera, quella che risuona tra i lastroni di lava percossi dai piedi di quell’uomo di giustizia senza cappello, che abbiamo già visto più volte in azione. E de Giovanni ritorna alle origini, approfittando dell’ennesimo fatto di cronaca sanguinosa, fa un passo indietro per spiegarci la ragione delle “particolarità sensoriali” del suo investigatore. Tra ricordi lontani e ipotesi presto confermate si fa presto ad immaginare uno scenario non proprio edificante, soprattutto per un tenero infante: E Luigi Alfredo aveva compreso che non avrebbe mai più potuto parlarne con nessuno, che quel marchio sull’anima ce l’aveva solo lui: una condanna, una dannazione. Negli anni che seguirono Luigi Alfredo andò definendo i confini del Fatto. Vedeva i morti. Non tutti e non a luogo: solo quelli morti violentemente, e per un periodo che rifletteva l’estrema emozione, l’energia improvvisa dell’ultimo pensiero

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"Il senso del dolore" di Maurizio de Giovanni

Poesie d’amore: La tessitrice, di Giovanni Pascoli

Vi è mai capitato di pensare a qualche amore dei “vecchi” tempi? Come starà ora quella ragazza che tanto vi faceva battere il cuore? E quel ragazzo che vi faceva arrossire anche al solo guardarlo? Gli amori di gioventù, i ricordi dei primi baci… Giovanni Pascoli, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte , nella poesia La tessitrice ci racconta di una vecchia fiamma che lavorava al telaio. Quanti anni sono passati da quegli amori? Cosa farà ora la bella tessitrice? La risposta sarà amara. La tessitrice Mi son seduto su la panchetta come una volta… quanti anni fa? Ella, come una volta, s’è stretta su la panchetta. E non il suono d’una parola; solo un sorriso tutta pietà. La bianca mano lascia la spola. Piango, e le dico: Come ho potuto, dolce mio bene, partir da te? Piange, e mi dice d’un cenno muto: Come hai potuto? Con un sospiro quindi la cassa tira del muto pettine a sé. Muta la spola passa e ripassa. Piango, e le chiedo: Perché non suona dunque l’arguto pettine più? Ella mi fissa timida e buona: Perché non suona? E piange, e piange – Mio dolce amore non t’hanno detto? Non lo sai tu? Io non son viva che nel tuo cuore. Morta! Sì, morta! Se tesso, tesso per te soltanto; come, non so; in questa tela, sotto il cipresso, accanto alfine ti dormirò. – Foto | Nick.Allen – ken2754@Yokohama Poesie d'amore: La tessitrice, di Giovanni Pascoli

– "Le Tre Scimmiette in Massoneria" di Giovanni Domma

Nella rubrica d’autore “Riflessioni sull’Esoterismo” di Daniele Mansuino: “Le Tre Scimmiette in Massoneria” di Giovanni Domma

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– "Le Tre Scimmiette in Massoneria" di Giovanni Domma