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Bush Center, una biblioteca a misura di (ex)-presidente

Particolarità di una biblioteca d’oltreoceano, voluta e costruita per la gloria dell’ex-presidente Bush Junior. Bush sta alla cultura un po’ come un certo calciatore italiano, peraltro simpaticissimo, stava alle enciclopedie qualche anno fa, pubblicità docet naturalmente… Ma riferimenti nostrani a parte, questo post vi presenta un centro singolare, a metà tra la biblioteca, il museo e la wunderkammer in versione americana. Oltre una leggera somiglianza che ci rimanda all’europea BNF , dedicata al francese Mitterand… Ci spiegheremo meglio La George W. Bush Presidential Library and Museum è la tredicesima biblioteca presidenziale ad entrare a far parte del NARA , il National Archives and Records Administration, ufficialmente nata in collaborazione con la Southern Methodist University di Dallas per sostenere la ricerca, organizzare eventi e creare opportunità di apprendimento per gli studenti. La nuova struttura dalla considerevole mole, ospita ben 70 milioni di pagine digitalizzate…

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I quaderni in ottavo di Kafka, resoconti di battaglie di parole e di silenzi significativi

C’è un Franz Kafka noto ai più, è il creatore della tensione monumentale de “Il Processo”, dell’angoscia distillata de “Il Castello”, uno dei pochi che ha saputo affrontare il difficile argomento della Metamorfosi producendo un capolavoro capace allo stesso tempo di rivaleggiare con le elaborazioni classiche (Ovidio docet) e di illustrare il dramma della moderna condizione di lacerazione dell’Io, spina, sfida e languore del XX° secolo. Il Kafka dell’estrema oppressione burocratica trasfigurata in scenari da incubo, e il timido e a volte ardito amante delle “Lettere a Milena” . Due volti ai quali si aggiunge un terzo, figlio di entrambi, ma più vicino al secondo, è proprio a quest’uomo che appartengono i “Cahiers in-octavo”. Una pubblicazione recente, tradotta dal tedesco al francese a cura di Pierre Deshusses e pubblicata nel 2009 da Payot et Rivagese, che restituisce i pensieri dello scrittore catturati tra il 1916 e il 1918 , pochi anni prima della morte prematura avvenuta nel 1924 e custoditi in origine all’interno di piccoli quaderni blu, dal formato che ci suona ormai così atipico e che, fino a qualche decennio fa, non lo era poi così tanto. Sono scrigni incrostati di emozione, che scavano nella testa dello scrittore restituendo alle riflessioni la loro fragile dimensione originale snaturata da un&#…

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Stéphane Hessel, è morto lo scrittore di Indignez-vous!

Aveva 95 anni ed è morto in nottata. L’annuncio della scomparsa del diplomatico, ex-deportato e saggista Stéphane Hessel è stato dato qualche minuto fa dalla moglie e addolora gran parte del mondo culturale d’oltralpe. Lo scrittore francese, che aveva partecipato attivamente alla resistenza e creduto fermamente nel progetto europeo, ha lasciato un’opera faro sotto forma di opuscoletto di poche decine di pagine, venduto in più di 4 milioni di esemplari in cento paesi e ri-editato a più riprese. Si tratta di “Engagez-vous” (originariamente per le Editions Indigène) pubblicato a fine 2010, uno dei primi testi in lingua originale che mi è capitato tra le mani all’inizio della mia avventura parigina e che ho avuto il piacere di tradurre in parte per condividerne il messaggio di speranza. Ma anche un libro semplice e di una forza inaudita, scritto da un laico eppure profondamente spirituale, che ha dato un incredibile impulso ad un’intera generazione, quella dei giovani d’oggi, un po’ orfana di gloria. La mia lunga esistenza mi ha dato una successione di motivi per indignarmi, nati piuttosto da una volontà d’ engagement che sull’onda dell’emotività. Da giovane studente normaliano sono stato segnato profondamente da Sartre, compagno di studi di allora, ma per la formazione del mio pensiero sono stati più importanti “La Nausea” e “Il Muro” che “L’Essere e il nulla”. E’ stato lui a trasmetterci il messaggio di libertà: “siete responsabili nella misura

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DSK riesce a far condannare il libro della sua ex-amante per "attentato alla vita privata"

Stamattina avrebbe dovuto invadere gli scaffali delle librerie francesi, e invece “Belle et bête” il libro di Marcela Iacub edito da Stock, potrebbe non apparire così a breve. Dopo la procedura d’urgenza avviata da Dominique Strauss-Kahn presso la diciassettesima camera correzionale del Palazzo di Giustizia di Parigi, per vietarne la pubblicazione, la giudice Anne-Marie Sauteraud, non ha accolto la richiesta, ma ha ordinato che rigorosamente “prima di ogni diffusione”, in ogni esemplare sia inserito un inserto nel quale si informano i lettori che il libro “attenta alla vita privata di DSK”, con tanto di pena pecuniaria che ammonta a 50 000 euro di danni per la scrittrice e l’editore e 25 000 euro per il quotidiano Le Nouvel Observateur , che la settimana scorsa aveva pubblicato degli estratti dell’opera e un’intervista alla Iacub. E mentre su Amazon troneggia la laconica scritta “disponibile a breve” qualche riflessione sorge spontanea. Perché per essere un paradosso lo è davvero, se ricordiamo le ultime occasioni che hanno visto DSK calcare un’aula di tribunale. Ma stavolta la vicenda ci interessa ancora di più perché coinvolge proprio un libro e chiama in causa la stessa libertà d’espressione. Per non precipitare le cose un chiarimento è d’obbligo. L’argomento sul quale ci accingiamo a speculare riguarda il libro scritto dalla franco-argentina Marcela Iacub , ex-amante del politico francese ed ex-direttore del FMI Dominique Strauss-Khan, coinvolto nel cosiddetto “scandalo del Sofitel” . Un testo che già nel titolo basta a far accapponare la pelle, la sua traduzione letterale infatti sarebbe « bella e stupidina » a voler essere gentili e a non voler invece, riprendere le evidenti assonanze bestiali sulle quali c’è ben poco da dire. O forse no, dato che i protagonisti della storia non si sono risparmiati colpi bassi che difficilmente ricorderebbero i peggiori istinti del mondo animale. E se la “Bestia” non si trasforma in Principe Azzurro bisogna ammettere che a brandire le armi della giustizia ci ha messo davvero poco, contro una donna che ha preso spunto dalla…

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