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Cent’anni di Camus con Cives Universi allo Spazio Oberdan di Milano

Camus e i suoi combat di figlio del Mediterraneo, in una manifestazione milanese dedicata ai cent’anni dalla nascita dello scrittore franco-algerino. Sarà martedì 25 giugno 2013 , nell’atmosfera ovattata di un pomeriggio di inizio estate da vivere nella Sala Merini, presso lo Spazio Oberdan di Milano , nei pressi di Porta Venezia,che si sentiranno tutte queste primavere trascorse in gran parte nel XX° secolo e appena appena nel XXI° agli esordi, in Cent’anni di Camus “letture italiane dello scrittore in rivolta” . Un po’ più di un incontro e un po’ meno di una conferenza, più che altro un dialogo, per ripercorrere alcuni importanti passi di un giornalista-scrittore dall’anima molto mediterranea. L’evento ad ingresso libero (con prenotazione fortemente consigliata) organizzato da Cives Universi Centro Internazionale di Cultura in collaborazione con la Provincia di Milano settore Cultura , si dipanerà lungo una serie di interventi nella fascia 14.30 – 17.30. Parole di chi ha avvicinato l’opera di Camus e ne ha analizzato gli enjeux , di studiosi che hanno avuto modo di calarsi in una scrittura densa di significati e di coglierne tutto il portato, sviscerandolo e presentandolo con un tocco di italianità: L’arte non è ai miei occhi una gioia solitaria. È il mezzo per commuovere il più grande numero di uomini, offrendo loro un’immagine privilegiata delle sofferenze e delle gioie comuni. A. Camus, Discorso di accettazione del Premio Nobel

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Cent’anni di Camus con Cives Universi allo Spazio Oberdan di Milano

Lui è Tornato di Timur Vermes è il titolo più venduto al Salone del Libro

Il romanzo sul ritorno -tragicomico- di Hitler è il bestseller assoluto in Germania da molti mesi; da poco pubblicato in Italia, è il libro più acquistato al Salone Internazionale del Libro. Il titolo originale del romanzo di Timur Vermes è Er ist wieder, ne avevamo già parlato in questo articolo , perchè in Germania -dove è uscito lo scorso settembre- è un vero caso editoriale; la vicenda di Hitler che ritorna nell’era contemporanea e trova la popolarità in televisione grazie ai suoi deliri (lo scambiano per un attore), ha portato le vendite a raggiungere le 600 mila copie (anche se qualcuno sostiene che la quota sia salita al milione). Uscito in Italia per Bompiani il 15 maggio 2013 (448 pagine, 18,50 euro), ha subito trovato un posto di rilevo anche al Salone Internazionale del Libro , dove ha talmente venduto il primo giorno, che è stata ordinata subito una ristampa di 10 mila copie. In un’intervista al Venerdì di Repubblica, Vermes (classe 1967) racconta che l’idea del libro gli è venuta in vacanza, spulciando in un negozietto di libri usati dove ha scoperto un libro dal titolo Hitler’s Second Book; da lì, l’idea di scrivere una storia in prima persona, che descrivesse la personalità e le sfumature psicologiche dell’uomo Adolf. Perno della vicenda è il fenomeno seduttivo , di un personaggio che nessuno crede reale; nessuno lo prende sul serio e questo è il passeartout per i salotti buoni. In questa pagina potete vedere il book-trailer italiano del libro, dove il personaggio si identifica nel -vanesio- dettaglio dei baffi; il terribile indizio da non sottovalutare. Lui è Tornato di Timur Vermes è il titolo più venduto al Salone del Libro

L’ultimo giorno del Salone di Torino si concentra sulla didattica del futuro

Oggi si chiude la ventiseiesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino che, come abbiamo ricordato più volte, ha avuto come tema portante quello della creatività, tema che si è snocciolato intorno allo slogan Dove osano le idee . Noi abbiamo osato presentandovi ogni giorno alcuni appuntamenti di Book to the future , vale a dire l’area del Padiglione 2 interamente dedicata all’editoria digitale e alle nuove tecnologie di fruizione culturale. E anche oggi abbiamo due incontri da segnalarvi, incontri che si aprono alla creatività nel solco dell’edizione 2013 del Salone. Un primo appuntamento è a cura di UniDida – Soluzioni informatizzate per la didattica e ha come titolo Nuovi strumenti tecnologici per la Cl@sse 2.0 . Daniele Costamagna, presidente di UniDida, illustrerà i principi basilari per orientarsi nella scelta dei dispositivi individuali e di classe per attrezzare la classi 2.0. L’altro appuntamento che riguarda sempre la scuola è un dialogo tra Lucio Bragagnolo (giornalista, content producer, consulente in comunicazione) e Francesco Zambotti (pedagogista, formatore, consulente per l’innovazione) sul tema: Apprendere nella scuola del futuro . Coordinati da Giacomo Ambrosi (freelance editor), Bragagnolo e Zambotti daranno le proprie risposte alle domande: come cambiano l’apprendimento e la didattica nell’era digitale? Qual è il futuro dei libri didattici e come si trasformano? L’ultimo giorno del Salone di Torino si concentra sulla didattica del futuro

Un sonetto di Pico della Mirandola nell’anniversario della nascita

Giovanni Pico nacque giovedì 24 febbraio 1463 a Mirandola da un famiglia che da poco più di centocinquant’anni stava governando questa Città, all’interno di una piccola signoria dell’area padana, sita in una posizione strategicamente rilevante, tra Modena, Mantova e Ferrara, lungo la via in direzione del Po e di Verona. Iniziano così i cenni biografici del grande Pico della Mirandola sul sito del Centro Internazionale di Cultura a lui dedicato . Oggi, quindi, si compiono cinquecentocinquanta anni dalla nascita di Giovanni Pico dei conti della Mirandola e della Concordia . Le sue opere sono dei caposaldi del Rinascimento italiano: Commento sopra una canzone de amore composta da Girolamo Benivieni , Conclusiones Nongentae , De Ente et Uno , Disputationes adversus astrologiam divinatricem , Expositio singularis in orationem dominicam , Expositiones in Psalmos , Heptaplus , Oratio De hominis dignitate , Regulae . E poi ci sono i Sonetti : ne riportiamo per il nostro appuntamento settimanale con la poesia e come omaggio al grande Pico della Mirandola. Io me sento da quel che era en pria mutato da una piaga alta e suave, e vidi Amor del cor tôrme le chiave e porle in man a la nemica mia. E lei vid’io acceptarle altera e pia e d’una servitù legera e grave legarme, e da man manca in vie più prave guidarme occultamente Gelosia. Vidi andarne in exilio la Ragione, e desiderii informi e voglie nove rate

Fonte originale:
Un sonetto di Pico della Mirandola nell’anniversario della nascita