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Libro sui libri. 9 racconti sull’esperienza della lettura

A me m’ha fregato il noir…li avessi letti, sti cavolo di noir, con buone probabilità ne avrei anche scritti…E, corollario finale, avrei venduto qualcosa, chi lo sa…tutto ciò che non è noir o poliziesco o thriller o giallo o fenomeno generazionale tira poco dalle nostre parti, tira molto meno che le patatine. Cosa succede quando incontri un libro che ti spiega cosa sta succedendo alla tua vita? E perchè, a un certo punto, non si riesce più a fare a meno di leggere? Chi ci trasmette, e come, questa ‘passione’ così insolita (nel nostro Paese)? Ognuno di noi lettori Doc avrebbe la sua personalissima storia da raccontare. Una storia che non può prescindere da circostanze di vita irripetibili: l’incontro con un compagno di leva, le discussioni a perditempo con il collega ‘Buon lettore’ che ci regala tutti i volumi che lui non può più ospitare a casa sua per mancanza di spazio. Questi e altri episodi vengono raccontati dagli autori (lettori-giovani scrittori) di Libro sui libri. 9 racconti sull’esperienza della lettura, edito da Lupo (collana Coolibrì). Io ci ho ritrovato delle frasi ‘ da manuale’ su questa misteriosa ‘dipendenza’. C’è il tipico ‘…

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I soliti noti: i nuovi best seller di autori di successo

Allora, curiosiamo un po’ fra gli scaffali alla ricerca di libri da leggere. Qua ve ne consiglio qualcuno per ‘andare sul sicuro’, ovvero titoli di autori di libri di successo (ma di qualità, a mio dire) che hanno ‘prodotto’ nuove creature da sottoporre alla nostra attenzione. Parto da un mio mito personale, Joseph O’ Connor (fratello della mia adorata Sinead) che ho amato soprattutto per Il rappresentante, e che ci propone “Una canzone che ti strappa il cuore”, storia di una attrice decaduta che ricorda adolescenza e ribellioni nella Dublino del suo passato. Esce poi per Longanesi “L’uomo caduto dal tetto del mondo” di Ian Pears. Si tratta dell’autore del bellissimo “La quarta verità”, storia di quattro punti di vista su un delitto avvenuto nella Oxford del ‘600. Qui invece siamo nella Londra di inizio ‘900, e si parla della misteriosa caduta da una finestra di un industriale inglese con una vita piena di beghe da nascondere. Torna poi la brava Claudia De Lillo con “Nonsolodue” dopo il suo “Nonsolomamma”, entrambi editi da Tea. La famiglia dei suoi ‘nanetti’ sta per arricchirsi di una new entry, e questo non farà che aumentare il tasso di stress della sua vita ‘tarata’ dal marito part time. Dopo il best seller La lettrice…

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Anteprima Booksblog: La maledizione della brava ragazza, di Rachel Simmons

Avete mai l’impressione di non riuscire a ‘emergere’ nei contesti che vivete ogni giorno? Di essere apprezzate perchè sapete esattamente cosa dire e a chi dirlo, avendo però nel frattempo messo a tacere una parte – meno ‘gradevole’- di voi? Tranquille, probabilmente siete semplicemente delle ‘brave ragazze’ che iniziano a sentirsi troppo strette nei propri ‘raggianti sorrisi’. Secondo Rachel Simmons, infatti, essere una ‘brava ragazza’ può diventare la rovina di molte. Ma non per motivi superficiali (non si tratta di non ’sapersi divertire’ abbastanza o di non avere successo con i ragazzi, ad esempio), piuttosto dal punto di vista emotivo e della qualità dei rapporti con gli altri. “Non c’è niente di sbagliato nell’essere una persona gentile – spiega l’autrice – ma le ragazze devono avere gli strumenti per dire di no, per chiedere ciò di cui hanno bisogno e per dire quello che pensano”. Mi sono divertita a leggere i concetti collegati allo stereotipo della brava ragazza e di quella cattiva, ovvero da una parte: corretta, educata, entusiasta, segue le regole, non si arrabbia, rispettosa, fidanzata (?!) fa tutto bene. Dall’altra: capelli tinti, insolente, …

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Libri da leggere assolutamente: il libraio di Kabul, di Asne Seierstad

Due premesse: adoro i reportage in forma di romanzo dai paesi in via di sviluppo e dal medio oriente. Secondo: in libreria c’è una vera e propria inflazione di romanzi di donne segregate in Iran, di famiglie che lottano per ricongiungersi in Pakistan o di storie d’amore in India, ed è sempre più difficile andare sul sicuro, acquistando un titolo, perchè finiscono per assomigliarsi un po’ tutti. Allora, parafrasando Giovanni Paolo II, io invece sono convinta che oggi abbiamo sempre più bisogno di testimoni, per aver voglia di ascoltare una buona storia (di fede, di passione, di ingiustizia sociale…). Io quindi vi consiglio questa discriminante: scegliete storie di chi racconta vita vissuta sul campo in paesi lontani e oppressi. C’è veramente un bellissimo filone di libri disponibili, in questo senso, che si leggono con altrettanta passione di un romanzo. Un libro da leggere assolutamente (il libro che a me sarebbe piaciuto scrivere) è quello della giornalista di Marie Claire, Il libraio di Kabul, che finora rimane il mio preferito. Le storie delle persone incontrate da Asne Seierstad – la famiglia del libraio Sultan Khan – sono state raccolte come tessere di un puzzle per formare uno straordinario ritratto delle inquietudini dei giovani afghani, della condizione di mogli e figlie a Kabul, della vita vita quotidiana di chi si trova a nascere in quella parte del mondo…

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