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La libreria del buon romanzo, di Laurence Cossè
Mi è molto piaciuto il romanzo di Laurence Cossè, anche se all’inizio predominava lo scetticismo: la narrativa che inserisce ’strategicamente’ nel titolo le parole ‘libri, libraio, biblioteca’ etc si sta espandendo, e nella maggior parte dei casi solo perchè l’argomento intriga. Intrigano le atmosfere tipiche della libreria, affascinano i personaggi – librai, e magari anche l’idea che nel testo potrai trovare suggeriti dei bei libri da leggere. Ne ho annotato qualcuno anche da questo libro, la cui storia è presto detta: una ricca ereditiera con la passione della lettura chiede a uno spiantato libraio di aiutarla a creare la libreria del Buon Romanzo. Si tratterà di un locale in cui saranno al bando le novità (saranno inserite solo dopo averle saggiate, e quindi mesi dopo il lancio editoriale), e inseriti 600 titoli scelti da alcuni Lettori eccellenti fra i più bei testi della letteratura internazionale. Solo che all’improvviso iniziano a succedere degli ‘incidenti’ ai Lettori (che fino ad allora erano rimasti anonimi), e parte una campagna di stampa manovrata da non si sa chi contro la filosofia ‘totalitaria’ dietro le scelte del buon romanzo. La libreria infatti va a gonfie vele. Unici italiani che l’autrice ha inserito nel suo ’scaffale ideale’ sono i libri di Fruttero e Lucentini, l’Iguana di Anna Maria Ortese e Tristano Muore: Una vita, di Antonio Tabucchi. Ma il libro merita di essere letto soprattutto per le riflessioni che i due protagonisti, lo spiantato Van e l’ereditiera Francesca, si scambiano sul mondo dell’editoria e sulla loro passione comune: leggere. Frasi che di sicuro un lettore Doc non può non condividere, come questa: La letteratura è una mia grande passione, e in quanto appassionato soffro. Mi aspetto tanto da un romanzo. Sono rimasto così spesso deluso che da quasi dieci …
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La libreria del buon romanzo, di Laurence Cossè
Beat, un nuovo editore di tascabili nel mare magnum dell’editoria
Secondo un’indiscrezione del sempre affidabile Antonio Prudenzano di Affaritaliani.it , pare che di qui a qualche giorno una nuova casa editrice specializzata in tascabili sarà presentata al pubblico italiano. Battezzata con il nome di Beat , questa nuova etichetta, costola di Neri Pozza, non si limiterà a pubblicare le ediozioni da tasca della casa madre, ma – sempre secondo l’indiscrezione di Prudenzano – allargherà il proprio catalogo anche al serbatoio Minimum fax e a quello de La nuova frontiera. Le prime uscite di questa nuova creatura editoriale saranno “Cattedrale” , la celebre raccolta di racconti di Raymond Carver, “La ragazza con l’orecchino di perla” , di Tracy Chevalier e “Caramelo” di Sandra Cisneros. Via | Affaritaliani.it Beat, un nuovo editore di tascabili nel mare magnum dell’editoria