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Cigno Nero, di Bruce Sterling

Scrive Nassim Nicholas Taleb nel suo libro Il cigno nero. Come l’improbabile governa la nostra vita : Ciò che qui chiameremo Cigno Nero, con la maiuscola, è un evento che possiede le tre caratteristiche seguenti. In primo luogo è un evento isolato, che non rientra nel campo delle normali aspettative, poiché niente nel passato può indicare in modo plausibile la sua possibilità. In secondo luogo ha un impatto enorme. In terzo luogo, nonostante il suo carattere di evento isolato, la natura umana ci spinge a elaborare a posteriori giustificazioni della sua comparsa per renderlo spiegabile e prevedibile. Se volete questa spiegazione è un po’ la chiave di apertura di un altro Cigno Nero , quello che dà il titolo al racconto di Bruce Sterling edito dalla casa editrice 40kBooks , che pubblica solo libri digitali. La partenza della storia è tipicamente cyberpunk (filone di cui Sterling è uno dei massimi esponenti): in un anonimo caffè si incontrano un giornalista corrotto e la sua fonte, un uomo vestito di nero che fa una sorta di spionaggio industriale che si fa chiamare Massimo Montaldo. Mano a mano, però, le cose cambiano e la storia assume connotati diversi, con racconti alternativi, inserti fantasiosi e via dicendo. Insomma un esempio di storia-ombra che è interessante e avvincente. Un esempio? Nella versione dell’Italia …

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Cigno Nero, di Bruce Sterling

I diari dell’angelo custode, di Carolyn Jess-Cooke

I diari dell’angelo custode , di Carolyn Jess-Cooke , romanzo d’esordio dell’autrice irlandese, è un libro ( per adulti , nonostante la copertina) che deve aver colpito molto gli editori. Ancor prima di essere pubblicato in Inghilterra, infatti, è stato acquistato da un buon numero di case editrici in tutto il mondo. Compresa la nostra Longanesi, che ha deciso di pubblicarlo con qualche mese di anticipo rispetto all’estero. Nella stessa Inghilterra il libro vedrà la luce nel 2011, a marchio Piatkus (divisione del Gruppo Little, Brown), nella cui “scuderia” troviamo autrici come J. R. Ward, Keri Arthur, Sherrylin Kenyon, Christine Feehan… I diari dell’angelo custode verrà presentato alla Fiera del Libro di Francoforte che si svolgerà tra il 6 e il 10 ottobre. La senior editor della Piatkus parla del libro in termini entusiastici, lo considera un “lavoro splendido, innovativo” che, partendo da una premessa insolita e mescolando soprannaturale e non-suprannaturale, parla di “amore, rimpianto, speranza” e pone in luce il grande interrogativo che, almeno una volta nella vita, …

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Donne dagli occhi grandi, di Ángeles Mastretta

Donne affascinanti, donne innamorate, donne coraggiose, donne disilluse. Un caleidoscopio di figure femminili dà corpo e anima al libro di Ángeles Mastretta in cui, al riparo da ogni immaginabile ideologia, la donna, le donne, emergono nella loro complessità fatta di amore, determinazione, ma anche abbandoni e illusioni. I brevi racconti che compongono il libro sono pervasi da una sottile ironia, da un senso dell’opposto che rende i personaggi aperti ai sentimenti e, al tempo stesso, pronti a negarli. Lo stile della scrittrice messicana è fluido e spontaneo, gustoso nel suo essere “salvificamente narrativo”. Ángeles Mastretta, infatti, realizza Mujeres de ojos grandes quando la figlia minore si ammala e lei all’ospedale, accanto alla bambina comincia a raccontarle

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Donne dagli occhi grandi, di Ángeles Mastretta

"Scene dalla vita di un villaggio" di Amos Oz

Il nuovo libro di Amos Oz ( Feltrinelli , pp. 184, 16 euro) è una sorta di puzzle di personaggi. Sullo sfondo di una cittadina, Tel Ilan, si muovono i suoi abitanti, il sindaco, un’insegnante, un ragazzino, una bibliotecaria. Persone dall’apparenza comune, ma che in realtà nascondono segreti, finiscono per trovarsi in situazione strane o assurde che – e questo è uno dei tratti più caratteristici del libro – non trovano mai soluzione. Sono storie che rimangono sospese, e che denunciano attese mancate, dilemmi dell’anima, frustrazioni. Come accade ad Arieh Zelnik, il personaggio del primo racconto, che un giorno si vede arrivare a casa uno strano personaggio che intende comprare la casa in cui vive, che in realtà appartiene alla madre, e dopo un po’ di tergiversamenti si ritrovano tutti e tre sdraiati nel letto dell’anziana donna, senza spiegazioni. O come accade a un altro personaggio, che un giorno si vede recapitare un biglietto della moglie con su scritto: “Non ti preoccupare per me”, senza altre spiegazioni. Non sapremo mai perché la donna se ne è andata, ma ci rimarrà l’angoscia, l’attesa, le abitudini del protagonista infrante. Meno carico di Storia rispetto, ad esempio, a “Una pace perfetta”, questo libro offre veramente una galleria di personaggi che si incrociano, e che sono tormentati da situazioni familiari deboli, da dubbi e angosce sotterranee. E’ senz’altro un romanzo (nonostante sia costituito da racconti) sull’essere umano in sé, sulle sue capacità di dare spiegazioni agli eventi, ai tormenti che una placida quotidianità trasmette nell’animo del più candido degli abitanti di Tel Ilan. L’abilità di Oz è senz’altro quella di immedesimarsi nei suoi personaggi, che sviluppa con una maestria che raramente ho visto negli scrittori

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"Scene dalla vita di un villaggio" di Amos Oz