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Letto in vacanza. Un giorno, di David Nicholls

E’ un romanzo, questo, che lascia uno strascico, uno stato d’animo difficile da cancellare. Di solito, chiuso un libro, si passa a pensare ad altro, tornano le preoccupazioni, i pensieri di sempre. Un giorno , invece, apre uno spazio mentale ampio in cui si è portati a indugiare sulle solite domande esistenziali. Solite ma che martellano il cervello dell’essere umano da quando si è reso conto di averne uno: esiste il destino? come si riconosce l’amore? quando suonerà la mia ora? Ci si affeziona davvero a Dex ed Em, ai loro gesti, alle loro battute, alle loro vite che si rincorrono. L’occhio del narratore si apre ogni 15 luglio per circa vent’anni per raccontare squarci di quotidianità e aggiornare il lettore sui nuovi tasselli che di volta in volta si aggiungono al puzzle. I momenti di gloria e quelli di delusione, le strade sbagliate, gli amori di ripiego e, accanto a tutto ciò, il continuo cercarsi per non perdersi, l’idea costante dell’altro/a. “ Cosa penserebbe Em di questo? “, “ Cosa farebbe Dex al mio posto? ” sono le domande che si pongono quando si ritrovano lontani, perché non sono riusciti a restare vicini, per circostanze e per assecondare il flusso della vita che in quel momento scorreva in direzioni diverse per l’uno e per l’altra. Sullo sfondo si scorgono mode, città, romanzi e canzoni che hanno caratterizzato il passato recente. E il ventunesimo secolo li troverà ancora insieme per chiudere quel cerchio aperto molto tempo prima. Un giorno David Nicholls Neri Pozza Bloom, 2010 pp. 487, € 18,00 Letto in vacanza. Un giorno, di David Nicholls

La poesia è viva?

Si chiede un lancio di AdnKronos se la poesia sta morendo o è ancora viva. Si analizza la fenomenologia della poesia: da una parte la poesia-spettacolo, i reading e gli slam, dall’altra quello che non c’è più, la poesia impegnata e sociale di Pasolini. In effetti, è attualmente assai difficile riuscire a pubblicare un libro di poesia, gli editori non prendono in considerazione i manoscritti dei poeti, e tranne i grandi nomi (che stanno ormai scomparendo uno dietro l’altro), di poesia si pubblicano solo i libri utili a scuola. Mi sto chiedendo, allora, se la poesia viene letta. Se il problema siamo noi lettori, che non compriamo mai libri di poesia, o è colpa degli editori che non pubblicando la stanno uccidendo. Certo, ci sono poeti improvvisati, che mettono un “a capo” e fanno poesia, ma in giro ci sono anche delle ottime liriche che purtroppo si perdono nel marasma del “rifiutato” editoriale. Voi che ne pensate? Foto | Flickr La poesia è viva?

Audiolibri imperdibili: il Kama Sutra

Se, come me, siete amanti degli audiolibri non potete perdervi la novità della casa editrice inglese Beautiful Books: il Kama Sutra , letto dalla sensuale voce dell’attrice Tanya Franks . Come sapete il Kama Sutra è considerata l’opera più importante sull’amore della letteratura sanscrita. Il titolo completo è Aforismi sull’amore di Vatsyayana (Vatsyayana è l’autore) ed è stato scritto nel V secolo per i Kshatriya, casta guerriera indiana. L’editore dell’audiolibro, Simon Petherick, invita a scaricarsi il file mp3 e ad “ascoltarlo per rallegrarsi il ritorno a casa”, sottolineando che non c’è nulla di cui vergognarsi nel “leggerlo o ascoltarlo anche in pubblico”. L’audiolibro è in inglese. Certo, se non masticate bene la lingua e non avete le immagini sott’occhio potrebbe essere difficile da comprendere… Per una versione italiana del Kama Sutra in audiolibro quale voce (femminile o maschile) ci starebbe bene? The Kama Sutra letto da Tanya Franks Beautiful Books, 2010 ISBN 9781905636600 formato mp3, £ 8,99 (circa 11 euro) Audiolibri imperdibili: il Kama Sutra

Ebook in italiano: intervista a Marco Ferrario di BookRepublic

Da qualche settimana è attivo un nuovo store online per la vendita di eBook in lingua italiana: si tratta di BookRepublic che, come leggiamo sul sito, vende (e distribuisce) gli epub dell’editoria indipendente italiana. BookRepublic è un progetto di DigitPub, società fondata da Marco Ferrario e Marco Gezzi. A Marco Ferrario (in foto – 16 anni in Mondadori, Direttore generale di Harlequin Mondadori, Responsabile Business Unit Mondadori Informatic a& New Media , Radio101, Board di Attica Pubblication, Amministratore delegato di Sperling & Kupfer) abbiamo rivolto alcune domande sia sulla piattaforma di BookRepublic sia sugli eBook in generale. Visto che parliamo di versioni “moderne” di libri, iniziamo con una domanda dal sapore antico: “Del perché, del come e del quando principiò BookRepublic”. BookRepublic nasce dall’incontro con alcuni editori e dalla loro adesione entusiastica all’idea di creare un distributore digitale e una libreria online a loro dedicati. Indipendenti, trasparenti e fuori dal soliti regimi controllati. Come si colloca BookRepublic in merito agli altri (pochi) store online italiani per eBook? Al momento, riteniamo di essere gli unici ad avere un gruppo di editori che assicura un’offerta di grande qualità. BookRepublic è due cose: una libreria online e una piattaforma di distribuzione. Quest’ultima è una centrale di servizi per aiutare gli editori a fare pratica in rete e a gestire direttamente le politiche commerciali e di marketing. Lo store è uno di questi servizi: nasce per mettere …

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Ebook in italiano: intervista a Marco Ferrario di BookRepublic