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Totteide, le gesta eroiche di Francesco Totti

È l’alta cultura che diventa affare da bar dello sport oppure è lo sport, nel mondo di oggi, che si fa faccenda epica? Il quesito è probabilmente irrilevante. Quel che conta è che in libreria si può trovare per l’editore Imprimatur la Totteide , libro che narra le gesta epiche di un eroe moderno, Francesco Totti , come un nuovo Enea attarverso il campo di pallone. Versi divertiti e aulici tra l’ironico e il celebrativo, metrica esatta che trasuda fanatismo e cultura da parte dell’autore Franco Costantini, enigmista e poeta. Una novità che stupisce e induce a porsi domande. Siamo giunti al delirio più totale? Ci siamo spinti davvero troppo oltre nella confusione tra sport e vita, televisione e realtà, cose che contano e risultati della squadra del cuore, persone che meritano il nostro rispetto e giocatori di calcio? Oppure è invece la cultura e il sapere, che scesa dalle torri d’avorio in cui un tempo era confinata si insinua tra la gente, si interessa di ciò cui la gente è interessata, e diviene finalmente pane masticabile da tutti? Sarebbe bello propendere per la seconda opzione, ed è piacevole trastullarsi tra queste varie ipotesi per un po’, davanti ad una novità in libreria che ha un sapore diverso, stuzzicante, divertente. Ma presto una consapevolezza emerge. La bella idea fa sorridere, magari induce a regalare il libro a un amico fan di quell’eccezionale sportivo che è il capitano della Roma. Ma è difficile che lui, il fan così invaghito delle

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E’ morto Marcello D’Orta: era l’autore di "Io speriamo che me la cavo"

E’ morto a Napoli Marcello D’Orta , 60 anni, l’autore del bestseller “Io speriamo che me la cavo” (1990). Lascia la moglie Laura. L’ex maestro elementare aveva un cancro, e la malattia era stata annunciata un anno e mezzo fa all’ Ansa : l’autore aveva confidato di combatterla anche con la scrittura . La notizia della scomparsa è stata data dal figlio, padre Giacomo. I funerali si terranno domani alle 12 nella Basilica di San Francesco di Paola, in piazza Plebiscito a Napoli. D’Orta negli ultimi tempi era impegnato nella stesura di un libro su Gesù e dal suo libro di maggior successo era stato tratto un film con Paolo Villaggio (1992 – regia di Lina Wertmüller). In Italia “Io speriamo che me la cavo” , la raccolta di temi scolastici degli alunni della scuola ’sgarrupata’ di Arzano (NA), ha venduto due milioni di copie. Collaboratore di di diversi quotidiani, le sue opere sono state tradotte in molti

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Brevi incontri, recensione del nuovo libro di Irene Bignardi

In poche pagine si concentra la bellezza di una conversazione straordinaria, sono le interviste raccolte nel tempo dalla giornalista e scrittrice; un prezioso volume per apprendere il giornalismo di puro stile, categoria in via di estinzione. Da poco uscito per Marsilio , il libro Brevi incontri di Irene Bignardi è una preziosa occasione per familiarizzare con una penna di stile; nell’avvicendarsi delle interviste raccolte nel volume, sono tante le figure storiche entrate nell’alveo della mitologia contemporanea. Personaggi con i quali l’autrice, dal piglio elegante e confidenziale insieme, spesso intratteneva rapporti di amicizia o riusciva a raggiungere presto la stessa frequenza di sintonia. Non con tutti, è chiaro; ma forse è con chi risulta meno affine che vengono fuori gli spunti più interessanti. Le interviste -davvero brevi e fluide, tutte da sorseggiare piano piano- sono pregne di evocazioni miste, di piccoli accenni descrittivi sugli ambienti, sul tempo, sulla persona, incastonati ad arte nello scorrere delle “riflessioni”. Sono quaranta profili che emergono in tutta la loro autenticità, ognuno introdotto da pochissime righe dell’autrice, e poi affidato alla sbobinatura scevra di orpelli che potrebbero offuscare la visione. Tra i nomi presenti: Susan Sontag, Leni Riefenstahl, Gabriel Garcia Marquez, Billy Wilder, Graham Greene, John Le Carrè, Martin Scorsese, Scott Turow, Arthur Miller, Liza Minnelli, Eve Arnold e poi Jorge Luis Borges, di cui scrive: Il mito. La leggenda. L’autore che conoscono anche quelli che non l’hanno mai letto. Il candidato perenne a un Nobel che, per confuse motivazioni, non…

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E’ morto Marcello D’Orta: era l’autore di "Io speriamo me la cavo"

E’ morto a Napoli Marcello D’Orta , 60 anni, l’autore del bestseller “Io speriamo che me la cavo” (1990). Lascia la moglie Laura. L’ex maestro elementare aveva un cancro, e la malattia era stata annunciata un anno e mezzo fa all’ Ansa : l’autore aveva confidato di combatterla anche con la scrittura . La notizia della scomparsa è stata data dal figlio, padre Giacomo. I funerali si terranno domani alle 12 nella Basilica di San Francesco di Paola, in piazza Plebiscito a Napoli. D’Orta negli ultimi tempi era impegnato nella stesura di un libro su Gesù e dal suo libro di maggior successo era stato tratto un film con Paolo Villaggio (1992 – regia di Lina Wertmüller). In Italia “Io speriamo che me la cavo” , la raccolta di temi scolastici degli alunni della scuola ’sgarrupata’ di Arzano (NA), ha venduto due milioni di copie. Collaboratore di di diversi quotidiani, le sue opere sono state tradotte in molti Paesi. Eccone alcune: “Dio ci ha creato gratis”, “Romeo e Giulietta si fidanzarono dal basso” , “Il maestro sgarrupato”, “Maradona è meglio ‘e Pelè”, “Storia semiseria del mondo”, “Nessun porco è signorina”, “All’apparir del vero, il mistero della conversione e della morte di Giacomo Leopardi”, “Aboliamo la scuola”, “A voce d”e creature”, “Era tutta un’altra cosa. I miei (e i vostri) Anni Sessanta” . E' morto Marcello D'Orta: era l'autore di “Io speriamo me la cavo”