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La classifica degli eBook secondo Booksblog – settimana dal 23 al 29 gennaio 2012

Altra settimana, altra classifica degli eBook secondo Booksblog . Prima di addentrarci tra le varie posizioni della classifica una considerazione generale sugli eBook. Nei giorni scorsi c’è stato molto dibattito – in rete e fuori – su alcune affermazioni di Jonathan Franzen (romanziere americano – pubblicato in Italia da Einaudi – che vende moltissimo: il suo romanzo Le correzioni ha venduto quasi tre milioni di copie e Libertà è tra i bestseller del 2010). Franzen proprio non ci sta a leggere gli eBook e per lui risulta molto importante il mezzo, cioè la carta. Nel corso del Festival Letterario di Cartagena de las Indias, in Colombia, lo scrittore ha detto : eBook e dispositivi come il Kindle di Amazon non avranno mai il fascino della carta stampata. La tecnologia che preferisco è quella usata per realizzare l’edizione tascabile americana di Libertà. Posso spruzzare …

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La classifica degli eBook secondo Booksblog – settimana dal 23 al 29 gennaio 2012

La classifica degli eBook secondo Booksblog – settimana dal 16 al 22 gennaio 2012

Di settimana in settimana monitoriamo i principali store online italiani per armonizzare i dati di vendita forniti e stilare, così, una classifica degli eBook. Confrontando la classifica degli eBook con quella dei libri cartacei un primo dato salta agli occhi: il lettore italiano va abbastanza sul sicuro e sembra seguire – anche per quel che riguarda il digitale – le grandi case editrici come le autrici e gli autori blasonati. Se è vero che in classifica notiamo sempre questa o quella casa editrice poco nota o autori esordienti è pur vero che la parte del leone la fanno i big. Casi di successo di autori esordienti divenuti famosi grazie agli eBook o all’autopubblicazione che sappiamo avvengono oltreoceano, li vedremo mai anche da noi? Da notare, in tale senso, il libro autopubblicato L’Amazzone di San Giorgio di Max Dezzi che rimane nella classifica di Amazon, anzi sale rispetto alla settimana scorsa. Prima di passare alla lista degli eBook in classifica questa settimana (elenco che trovate alla fine del post), mi soffermo su una classifica nella classifica: quali sono le case editrici che hanno venduto più eBook in questa settimana? Al primo posto degli editori troviamo Mondadori con sei titoli, seguito da Newton Compton con quattro titoli e da un pari merito: Adeplhi con tre titoli (Adelphi sta facendo un’offerta sugli eBook di Simenon) e da Feltrinelli, sempre con tre titoli (e l’eBook di Saviano, Super Santos , è il primo della classifica di questa settimana). Tutti gli altri editori hanno un solo libro e si collocano al quarto posto di questa classifica nella classifica. In ordine alfabetico abbiamo: Corriere della Sera, Einaudi, Fazi, La Stampa, Max Dezzi (autopubblicato), Narcissus (il self-publishing di Simplicissimus), Sellerio e Sperling&Kupfer. Per quel che riguarda la classifica degli eBook, ecco come è strutturata questa …

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Saviano, twitter e la grammatica italiana

Per lo scrittore o il giornalista che macina caratteri ogni giorno sulla sua tastiera, in quest’epoca di connessione totale e perpetua, in quest’epoca dominata da facebook, twitter e compagnia bella, fare un errore di grammatica in un pezzo o in una twittata è come restare vittima di un attacco di aerofagia durante un momento di silenzio assoluto: tutti si voltano immediatamente. E difatti così è capitato ieri a Roberto Saviano – che ha un account da più di 80mila follower su twitter – che improvvidamente in un messaggio si è lasciato scappare un apostrofo scrivendo “qual’è” in luogo del corretto “qual è”. Immediatamente la rete si è inalberata lasciando partire una gragnuola di critiche. Sentendosi attaccato così duramente, però, l’autore di Gomorra ha reagito nell’unica maniera che gli garantiva lo scherno di tutta la rete, ovvero, non si è

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Saviano, twitter e la grammatica italiana

I Canti di Leopardi nella lista dei 100 notable books of 2011 del New York Times

Scorrendo la lista dei 100 libri più notevoli usciti in America nel 2011 , pubblicata un paio di giorni fa dal New York Times non possiamo certo stupirci nel trovare l’ultimo romanzo kennediano di Stephen King o l’attesissimo 1Q84 di Murakami, o ancora il Re Pallido, primo inedito postumo di David Foster Wallace (primo, ci scommettiamo, di una lunga serie). Quello di cui non possiamo non stupirci, in effetti, è un altro piccolo dettaglio. Al sesto posto della lista dei top libri del 2011 appare infatti un italiano. E non si tratta di Roberto Saviano, fresco fresco di apparizione a Zuccotti Park, e neppure di una ristampa di Italo Calvino, idolatrato negli States da quelle Lezioni Americane censurate dalla morte prematura, né di Baricco, di Eco o di Faletti. Si tratta di Leopardi. Si, avete capito bene: Giacomo Leopardi, il poeta e l’intellettuale più avanti che l’Italia abbia mai avuto e, nello stesso tempo, lo scrittore meno letto e più scolasticamente odiato da generazioni intere di italiani. Ad apparire nella toplist del NYT è una traduzione dei Canti, ritenuta talmente importante da meritare un cappello del genere: “With this English translation, Leopardi may at last become as important to American literature as Rilke or Baudelaire”. Noi, nel frattempo, Leopardi lo abbiamo dimenticato. Al meglio pensiamo a lui come allo sfigato gobbo che sbavava dietro a una contadina senza avere il coraggio di dirle quanto l’amava. Basterebbe rileggerlo, ripercorrere i suoi Canti, ma anche i suoi epistolari e i …

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