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Antoine de Saint-Exupery al Pantheon di Parigi, la targa in memoria

La targa senza corpo che ricorda il padre del piccolo principe. Su un pilastro del Panthéon , a due passi dalla Bibliothèque Sainte-Geneviève e dal Jardin du Luxembourg tra le grandi glorie della nazione francese, c’è anche una targa che ricorda l’opera e la triste sorte dell’aviatore-scrittore Antoine de Saint Exupéry , padre del Piccolo Principe e amante fino all’estremo della sofferta “Terra degli Uomini” . Lui che era decollato per l’ultima volta il 31 luglio 1944 alle 8.25 di un caldo mattino estivo, per una missione cartografica destinata a stabilire precise mappe in vista dello sbarco in Provenza, solo con il suo aereo e il carburante sufficiente a coprire solo sei ore di volo, e probabilmente schiantatosi su qualche cavo teso sulle coste del Sud della Francia, in un tempo di guerra che ne rendeva impossibili le ricerche. Narratore impareggiabile, aveva intimorito lo stesso Walt Disney tiratosi indietro dichiarando in merito al progetto di adattamento cinematografico proposto da Orson Welles che aveva comprato i diritti de “Il Piccolo Principe” : “Qui non c’è posto per due geni”; ed è stato dichiarato nel 1948 “morto per la Francia” e il suo nome appare insieme a quello di altre glorie nel tempio alla razionalità, dove gli è stato reso omaggio con una cerimonia nel maggio 2010. Grande fra i grandi, colui che non ebbe tomba resta così inciso nella pietra e nel ricordo dei tanti che ne lessero appassionatamente le gesta letterarie: In memoria di Antoine de Saint Exupéry, poeta, romanziere e aviatore scomparso nel corso di una missione di ricognizione aerea il 31 luglio 1944. Panthéon Place du Panthéon 75005 Paris Foto by Marina Rania. Via | tombes-celebrites.com Antoine

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Al via Masterpiece, il talent show letterario di Rai Tre

Masterpiece , il primo talent show sulla scrittura, andrà in onda a partire da questa sera alle 22.50 su Rai Tre . Ci saranno sei puntate per il primo ciclo. E poi un secondo ciclo a partire dal 28 febbraio 2014 (dopo il Festival di Sanremo). Giudici sono Taiye Selasi, Andrea De Carlo, Giancarlo De Cataldo. Coach dei concorrenti sarà Massimo Coppola, editore di Isbn Edizioni, autore e regista di documentari. Omar Bouriki, uno degli autori del format (gli altri sono Tommaso Marazza, Giovanni Robertini, Michele Truglio, Edoardo Camurri, capostruttura Annamaria Catricalà), così spiega cosa ci aspetta : Da cinquemila testi giunti, la prima commissione selezionatrice ne ha scelti cinquecento. Dei cinquecento ne sono rimasti settanta, quelli che vedremo da…

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A Wilbur Smith il Sigillo della Città di Milano: il sindaco gli ha conferito l’onorificenza

Giuliano Pisapia , sindaco di Milano, ha conferito questa mattina il Sigillo della Città di Milano allo scrittore Wilbur Smith . La motivazione? Per aver scelto l’Italia e in particolare Milano per lanciare i suoi bestseller mondiali, riconoscendo con questo alla città il suo ruolo di metropoli internazionale del libro e dell’editoria, e per aver dimostrato ogni volta il proprio affetto ai lettori italiani – tra i primi ad apprezzarne le straordinarie qualità di narratore – offrendo loro un posto in prima fila. Stando alle parole del sindaco di Milano, Wilbur Smith è sì cittadino del mondo, ma ha uno speciale rapporto con Milano: il suo legame con Milano è molto forte, ha scelto quasi sempre la nostra città per le anteprime dei suoi libri e abbiamo pensato che il modo migliore per esprimergli il nostro ringraziamento, fosse la consegna del Sigillo della Città. Wilbur Smith, che già ama molto Milano, sarà da oggi ancora più milanese. A Wilbur Smith il Sigillo della Città di Milano: il sindaco gli ha conferito l’onorificenza

Pablo Neruda non fu ucciso da Pinochet. Ma il caso resta aperto

È giunto il momento in cui Pablo Neruda potrà riposare finalmente in pace? Difficile! A seguito dell’ esumazione delle sue spoglie mortali per accertare le vere cause del suo decesso, Patricio Bustos, direttore del servizio medico legale cileno, ha affermato : Pablo Neruda è morto per un tumore alla prostata e non è stato avvelenato per volontà del dittatore Augusto Pinochet. Sembrerebbe quindi messa la parola fine alla questione. Ma i legali Eduardo Contreras e Rodolfo Reyes non si danno per vinti e vogliono vederci chiaro: Può essere che non siano rimaste tracce di sostanze che invece furono somministrate a Neruda, perché ci sono elementi che con il tempo spariscono , come il gas sarin. Nulla esclude che non sia stato assassinato. Inoltre, quanti sostengono che Neruda venne ucciso dal regime di Pinochet, si chiedono: Perché il giorno della morte di Neruda furono indicate tre diverse cause di morte? Quel che emerge dall’ultimo processo ci induce a credere che fu ucciso. Chiederemo …

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