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Un’educazione parigina di Roberto Saporito

Un breve testo, per trasmettere due volti della città Parigi, dai quartieri del centro alla periferia, in un movimento che ricorda l’educazione sentimentale. La voce narrante è sdoppiata nel libro “Un’educazione parigina” di Roberto Saporito , e non solo per ragioni stilistiche, ma sostanziali. Ecco che vi si incontra un primo io , uomo di successo, alle prese con la sua vita dopo. In un post che implica sempre un grande dolore, che in questo caso coincide con la morte dell’amata Keiko, scomparsa eppure presente in innumerevoli citazioni, come un’ombra, un solido fantasma che scorre nelle pagine e nelle strade di Nizza, attaccata sotto la pelle del primo lui. E poi c’è il secondo io , solo apparentemente più leggero, imbarcatosi per una ragione che si può solo immaginare (per i pragmatici puri che non riuscissero a credere fino in fondo all’assurdo desiderio di ritrovare Simone, professoressa di francese e ardente amore di gioventù) nell’improbabile impresa di raggiungere Parigi in bicicletta , avventura nella quale riuscirà a…

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Les Supercheries Littéraires, come creare bidoni editoriali di successo

Otto brevi cortometraggi d’animazione creati in Francia per mettere in luce i paradossi del mondo dell’editoria contemporanea e di gran parte dei suoi più clamorosi successi fabbricati a tavolino. Ecco la fortunata formula de “Gli inganni letterari” (un titolo che nell’originale francese suona in maniera piuttosto esplicita “Les Supercheries Littéraires” ), progetto creato da Joseph Beauregard, Pascal Mouneyres e Joris Clerté, con il sostegno di France Télevision, opera di Doncvoilà Production su Studio-4.0, in partnership con Le Monde e France Culture. Un goloso insieme di episodi realmente accaduti, che chiamano in causa alcuni fondamentali meccanismi di “falsificazione” dell’ambiente, mettendo in luce gli imbrogli svelati, in certi casi volutamente, in altri un po’ meno, e tratteggiando il “dietro le quinte” di alcune macchinazioni editoriali davvero poco nette. Stagione 1, episodio 1 . Come provare che i critici non sanno leggere. Stagione 1, episodio 2 . Come fabbricare il diario del più grande dittatore della storia. Stagione 1, episodio 3 . Come creare uno scrittore trash. Stagione 1, episodio 4 . Come scrivere un libro choc sull’immigrazione. Stagione 1, episodio 5 . Come rendere famoso uno scrittore che non esiste. Stagione 1, episodio 6 . Come creare un guru autore di best-seller. Stagione 1, episodio 7 . Come creare un pittore auto-distruttivo. Stagione 1, episodio 8 . Come editare un manoscritto che non esiste. Invenzioni che hanno quasi sempre per protagonisti giovani e maledetti autori dall’infanzia complicata, a volte morti prematuramente, nei casi in cui ci si trovi davanti ad opere create di sana pianta e naturalmente postume, o meglio ancora, scritte da personaggi completamente diversi dalla …

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Ricordo di Antonio Tabucchi a un anno dalla scomparsa

Forse i lettori accaniti in gran parte tendono a evitare la televisione, torno però a parlarvi di Rai Storia perchè anche questa settimana c’è un appuntamento da segnarsi (dopo il bellissimo documentario Philip Roth Revealed della settimana scorsa); sto parlando di uno speciale che andrà in onda oggi pomeriggio alle 18.30 per celebrare lo scrittore Antonio Tabucchi a un anno dalla sua scomparsa. Si tratta di una serie di interviste realizzate con suoi lettori e fan d’eccezione, sono amici o personaggi di spicco del mondo della cultura che raccontano aneddoti e particolari riguardo al celebre autore toscano, conosciuto ai più per il libro Sostiene Pereira (poi divenuto film e, come leggo in questo articolo su La Stampa, fece innamorare perdutamente l’attore Mastroianni) e per i suoi studi sulla poetica di Pessoa, nucleo vitale del suo amore per il Portogallo; un paese su tutto luminoso, talmente importante per Tabucchi da esserne diventato il luogo di sepoltura, anche perchè così può riposare accanto al suo maestro. E quando avrete finito di leggere o rileggere una delle sue opere, potrebbe farvi piacere completare l’esperienza dando un’occhiata al blog Sosteniamo Pereira , non c’è molto di letterario, ma è un inno -italiano- alla bellezza di Lisbona. Decisamente in sintonia con i gusti tabucchiani, buona lettura e buona visione tra libri, tv e computer in un ripasso – o scoperta – a tutto tondo. Foto | Ma se domani Ricordo di Antonio Tabucchi a un anno dalla scomparsa

Educazione siberiana di Nicolai Lilin

Ammetto di avere scoperto Educazione siberiana di Nicolai Lilin (Einaudi, Supercoralli) solo di recente; il romanzo di Lilin, uscito nel 2009, è ritornato alla ribalta negli ultimi mesi forse grazie anche al battage per il film di Salvatores. Il film -uscito nelle sale da circa un mese- non mi pare abbia riscosso grandi consensi, il libro invece è schizzato in vetta alle classifiche da settimane. E un motivo, ci sarà. L’ho letto in formato ebook, molto incuriosita dall’autore, che nonostante la giovane età (classe 1980), ha scritto un’avvincente biografia; e non è tutto, pare che uscirà un nuovo libro di memorie su altre “fasi” della sua vita. Cosa avrà attirato l’interesse del grosso pubblico? Alla luce di una prima analisi, oltre alla violenza potrebbe essere l’aura di fascinazione intorno ai tatuaggi, fenomeno che ormai ha contaminato un po’ tutte le fasce sociali della popolazione. Il libro ti cattura grazie agli episodi (spesso cruenti) di un’infanzia molto povera, ma impreziosita da forti legami sociali e familiari; si parla tanto del carattere ribelle -e romanzato- delle sue vicende, che narrano le contraddizioni di un’educazione criminale oramai estinta. A me pare che sopra tutto invece rimanga impresso il profondo rispetto per gli anziani e i meccanismi della rete educativa di quel mondo adulto. Ogni pagina si ricollega a un sistema relazionale di disciplina e grande considerazione per chi ha vissuto più di te e forse è questo il vero polo di attrazione di questo libro. Chiudo segnalandovi questa

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