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Premio Strega 2011: vince Edoardo Nesi con “Storia della mia gente”

Con 138 voti, Edoardo Nesi ha vinto il 65° Premio Strega con il libro Storia della mia gente edito da Bompiani. Storia della mia gente parla di Prato, eccellenza tessile del passato e ora luogo per manodopera a basso costo con prevalenza di lavoratori asiatici (e con uno sguardo più allargato alla caduta della piccola industria italiana di provincia con i vari licenziamenti di moltissime persone). Del suo libro (tra romanzo, saggio e autobiografia) e del Premio Strega Nesi dice: È un libro di resistenza. Sono onorato anche perché questo premio vale per tutte le persone che hanno perso il lavoro. Lo dedico a loro e a Prato, la mia città, un posto meraviglioso. Come ben sapete gli altri finalisti del Premio Strega 2011 sono stati: L’energia del vuoto (Guanda) di Bruno Arpaia, La scoperta del mondo (Nottetempo) di Luciana Castellina, Ternitti (Mondadori) di Mario Desiati, La vita accanto (Einaudi) di Mariapia Veladiano. Voi avete letto qualcuno di questi libri? A chi avreste assegnato il Premio Strega? Premio Strega 2011: vince Edoardo Nesi con “Storia della mia gente”

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Premio Strega 2011: vince Edoardo Nesi con “Storia della mia gente”

Eco non corre per lo Strega, vende già abbastanza

Passano le stagione e trascorrono gli anni, ma le buone abitudini non passano mai. E dunque eccoci ancora una volta agli inizi di aprile, periodo da sempre molto fervido nel panorama letterario italiano, non tanto per fiere, saloni e festival, quanto per la decisione della griglia dei partecipanti alla nuova edizione del premio Strega 2011 , un premio bizzarro e sempre in discussione. Non volendo entrare nel merito del valzer delle candidature, tra eccellenti penne, scribacchini e imperdibili e rivoluzionari scrittori emergenti, vorrei limitare il raggio di azione di questo piccolo post alle parole di Mario Andreose, direttore letterario Rcs, che per ufficializzare la non partecipazione di Umberto Eco al premio Strega di quest’anno ha saggiamente evitato ogni ingenuità dichiarando che il romanzo di Eco non ha certo bisogno di ulteriore pubblicità, visto che le vendite vanno a gonfie vele. Finalmente, dunque, tutti coloro che da anni si

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I premi letterari influenzano le vostre scelte di lettura?

“L’Italia e’ un paese anomalo che ha il maggior numero di telefonini, suv e premi letterari del mondo. Ce ne sono troppi”. A dirlo è, in una bella intervista all’Adnkronos, Cinzia Tani, giornalista e scrittrice, autrice del saggio Premiopoli. Un indice ragionato dei premi letterari (Mondadori ed.). Tani ha commentato così la decisione di John Le Carrè di rifiutare il Booker Prize “anche se – ha aggiunto – solo chi e’ famoso e vende molti libri si puo’ permettere di rinunciare ai premi”. La ragione per cui in Italia uno scrittore non può permettersi di rifiutare un premio sta però, secondo Tani, nel fatto che nel nostro Paese è difficilissimo promuovere un libro. E quindi via libera anche a quei premi “meno seri” del Viareggio, il Bautta, il Fregene, oltre che allo Strega e al Campiello (che “pur non essendo “puri” fanno però vendere i libri”). Voi vi fate influenzare, nelle vostre scelte di lettura, dai premi letterari? Insomma: siete invogliati a comprare un libro, sapendo che si è classificato ai primi posti di un concorso? Foto | Flickr I premi letterari influenzano le vostre scelte di lettura?