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Ciclo della Terra Morente, di Jack Vance

Il Ciclo della Terra Morente , di Jack Vance (1916-2013), maestro pluripremiato della narrativa fantascientifica e fantasy recentemente scomparso, è in uscita oggi per Fanucci. Assente da edicole e librerie nostrane da moltissimi anni, da poco omaggiato da George R. R. Martin e Gardner Dozois con la raccolta di racconti Songs of the Dying Earth: Stories in Honor of Jack Vance , suddivisa, in Italia, nei tre volumi Storie del crepuscolo di un mondo 1 e 2 e La Terra al tramonto (Urania 1567/2011, 1580/2012, 1590/2013), il Ciclo della Terra Morente , si compone di 4 volumi: La Terra Morente ( The Dying Earth , raccolta di racconti), Le avventure di Cugel l’Astuto ( The Eyes of the Overworld , romanzo), La saga di Cugel ( Cugel’s Saga , romanzo a episodi), Rhialto il Meraviglioso ( Rhialto the Marvellous , racconti e un saggio). Il ciclo fantasy( -fantascientifico ), iniziato nel 1950 e completato nel 1984, si ambienta sulla Terra di un lontanissimo futuro, in cui il sole, ormai rosso, è quasi giunto alla fine della sua vita. Da molto tempo la luna è sparita e nel mondo è rinata la magia. Il pianeta è morente, è arido e freddo e sulla sua superficie vivono i resti decadenti della civiltà umana, quasi estinta, maghi e creature mostruose di origine magica ( * ). Gli oggetti tecnlogici sono presenti e utilizzati, ma gli uomini non li distinguono da quelli magici, nè si interrogano sulla loro origine o sugli incantesimi che recitano. In questo contesto s’inseriscono le avventure di alcuni personaggi, come Cugel l’Astuto, costretto da un mago a cercare una lente per vedere il Sopramondo, o Rhialto il Meraviglioso, un mago vanitoso e…

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Le notti di Villjamur, di Mark Charan Newton

Le notti di Villjamur , di Mark Charan Newton , è il primo volume della serie Le leggende del Sole Rosso e l’ambizioso romanzo d’esordio dell’autore angloindiano (pubblicato nel 2009, ma interamente riveduto e corretto nel novembre 2012 ). Mescolando fantasy, fantascienza e mystery, Newton ambienta le vicende in un mondo dal sole rosso, la Terra del lontano futuro, popolato non solo da umani, ma anche da altre creature e alle soglie di un inverno lungo decadi (i debiti nei confronti del Ciclo della Terra Morente di Jack Vance, del Libro del Nuovo Sole di Gene Wolfe, ma anche, per alcuni aspetti, delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R. R. Martin, parrebbero evidenti; anche in quelli di China Miéville – si dice – per una certa tendenza al weird). Villjamur è la capitale di un Impero che si snoda lungo un inospitale arcipelago ed è un’antica città fortificata, costruita sui resti di una civiltà perduta e tecnologicamente avanzata. Alle sue porte si ammassa la gente che, spaventata dal lungo e imminente inverno, è in cerca di riparo e cibo, gente che i pochi privilegiati lascerebbero al proprio destino. Sul trono del regno siede un imperatore folle, affiancato da un Consiglio e difeso da una leale Guardia, comandata dall’abile Brynd Lathraea, un omosessuale albino. Al suicidio dell’imperatore, sul trono sale la figlia maggiore, Jamur Rika, che porta con sè la sorella minore, Jamur Eir. Ma è all’uccisione soprannaturale di un consigliere che si entra nel vivo…

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