Monthly Archives: Settembre 2013

Lodi Festival Noir 2013, un week-end all’insegna del giallo

Tra giallo e Noir nel lodigiano. Sabato 14 e domenica 15 settembre 2013 , una due giorni di fine estate per lasciarsi coinvolgere dal brivido. Ecco il programmino della seconda tappa annuale di un appuntamento con gialli, noir, polizieschi ed affini, che arriva poco dopo il Festivaletteratura di Mantova e ci trasporta in un vortice di sospetti, storie oscure, misteri ed ombre sui quali sarà piacevole indagare anche grazie ad appositi presentazioni e workshop ad ingresso libero e gratuito, fino ad esaurimento posti . Nato dalla passione per il genere di Romilda Merli , Presidente dell’Associazione Lumière, il Festival entra quest’anno nel vivo, dopo il successo del progetto pilota lanciato lo scorso anno. L’edizione 2013 del Festival coinvolge ospiti che sono arrivati a scrivere libri dopo aver vissuto in prima persona e molto da vicino il mondo del crimine: non un’edizione puramente letteraria, quindi…

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Lodi Festival Noir 2013, un week-end all’insegna del giallo

Sondaggio Guardian libri classici da leggere: Mai finiti e molto citati. Confessate i vostri!

Grandissime citazioni, riferimenti a incipit che hanno fatto la storia della letteratura: solo davanti al titolo di un grande classico a un lettore appassionato non rimane scelta che l’inchino. Ma quanti di noi hanno davvero letto i principali capolavori della letteratura mondiale? Chi è che ha letto fino in fondo i principali capolavori della letteratura mondiale, quelli che in genere vengono citati più spesso? Molti di noi li snobbano, anche se magari non lo confesseranno mai. L’osservazione nasce spontanea leggendo la ricerca britannica pubblicata dal Guardian , secondo il quale citiamo molto ad esempio 1984 di Orwell (primo in classifica col 26% delle indicazioni di voto) senza averlo mai sfogliato, così come, scendendo nella lista, Guerra e Pace (19%), di Lev Tolstoij, Grandi Speranze di Charles Dickens (18%) e Il giovane Holden di Salinger (15%). Seguono Passaggio in India di E. M. Forster (12%) Il signore degli Anelli di Tolkien (11%) Il buio oltre la siepe (10%)di Harper Lee, Delitto e castigo (8%) di Fëdor Dostoevskij, Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen (8%), Jane Eyre (5%) di Charlotte Brontë. Dunque: inutile…

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Un posto anche per me di Francesco Abate

Abate narra la storia tenera e spietata di un dimenticato. Peppino , sangue sardo arrivato dalla Svizzera ancora piccolo e catapultato in una capitale piena di gente e in una famiglia tutta storta, con il padre-idolo Bruno chiuso in galera, due nonne, anzi in realtà una nonna “giovane” e l’altra “vecchia” che è in realtà bisnonna, i suoi che lo mettono a pensione dalle suore, dette Ciliegine, con Madre Binocolo e Madre Tempesta, striscioline di un mondo racchiuso in “Un posto anche per me”. Peppino grassottello e rassicurante nella penna di Francesco Abate . Peppino che ufficialmente si occupa delle consegne per il ristorante “Nuraghe Blu” e trascorre la notte trascinandosi di autobus in autobus grazie al suo “abbonamento degli auti”. Peppino che non può dimenticare il cappello di lana, perché c’ha la sinusite e l’umido che cala col buio aggredisce la testa e si mangia i pensieri, come un dolore sordo che solo il ricordo di alcune amicizie vere, come quella con Wahid, ed altre che sfiorano il sentore dell’amore, che porta il nome di Marisa, compagna di scuola che ritorna in altri volti, riescono a lenire. E la colonna sonora di questa vita trasparente, che circonda la silhouette ben meno eterea del protagonista, vestito con un abito elegante, il cappotto comprato dallo zio e le scarpe da ginnastica dei cinesi che danno un tocco fashion e “sdlammatizzano l’insieme”, come afferma la commessa cinese che le ha vendute è un’insieme di brani composti da Stefano Guzzetti , tranne ‘Un posto’ e ‘FB (Pischelli)’, firmati da Guzzetti e Irene Nonis , e ‘Nei nostri luoghi’ dei Subsonica , di musiche che accompagnano i segreti…

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Un posto anche per me di Francesco Abate

Alberto Bevilacqua: secondo l’autopsia è morto per un’insufficienza multiorgano

Insufficienza multiorgano a seguito di uno scompenso cardiaco : è questo l’esito dell’autopsia condotta sulla salma di Alberto Bevilacqua presso la clinica romana Villa Mafalda, in cui era ricoverato dallo scorso ottobre. Secondo Francesco Caroleo Grimaldi, l’avvocato che assiste la sorella dello scrittore, Anna: Purtroppo quando c’è un lungo decorso, si va a generare un deficit del sistema immunitario che produce complicazioni (come piaghe da decubito o infezioni) che alla lunga non possono che condurre a un esito letale. I primi accertamenti sono stati eseguiti oggi presso l’istituto di medicina legale dell’Università La Sapienza. Chiosa l’avvocato Caroleo Grimaldi: Non sembrerebbero emersi aspetti che possano denotare qualsivoglia deficit al livello di assistenza e di terapia. In pratica le cure prestate dalla Casa di Cura Villa Mafalda sarebbero state adeguate alle condizioni di salute di Alberto Bevilacqua. Quattro medici indagati per la morte di Alberto Bevilacqua Sono quattro gli indagati per la morte dello scrittore Alberto Bevilacqua : il cardiologo Antonio Ciccaglioni, l’anestesista Claudio Di Giovanni, l’ex direttore sanitario professor Mario Maggio e l’operatore sanitario Giuseppe Gentile. Tutti si sono occupati di Alberto Bevilacqua nel corso degli undici mesi di ricovero presso la clinica Villa Mafalda. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo . Negli scorsi mesi i legali di Michela Macaluso, compagna di Bevilacqua, avevano presentato una denuncia contro ignoti per lesioni colpose, ritenendo che Villa Mafalda non fosse adeguata per le condizioni dello scrittore che vi era stato ricoverato l’11 ottobre del 2012 per uno scompenso cardiaco. La Casa di Cura Villa Mafalda , però, non ci sta a queste accuse e in una nota ribadisce fortemente la correttezza dell’operato dei propri Sanitari, già evidenziato chiaramente dalla perizia disposta dall’autorità giudiziaria che ha riconosciuto, senza alcun dubbio, l’ineccepibilità della cure prestate al Prof. Alberto Bevilacqua, sconsigliandone addirittura il trasferimento presso altra struttura. Continua la nota della clinica: Ovviamente, essendo stata disposta un’autopsia – che è un accertamento tecnico irripetibile – …

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