Un codice etico internazionale destinato ai bibliotecari

Se i bibliotecari rappresentano una delle categorie lavorative che generalmente sembra applicare delle implicite regole di condotta al proprio lavoro, ciò non toglie che per tale mestiere mancassero, almeno fino a poco tempo fa, delle direttive universalmente condivise. Un vuoto giuridico internazionale davvero incompatibile con la realtà di un mestiere svolto con coscienza, all’interno di indicazioni scritte universalmente valide. Nonostante fossero più di sessanta le organizzazioni, provenienti da altrettanti paesi sparsi un po’ ovunque, ad aver già elaborato codici di etica destinati ai bibliotecari dei singoli stati interessati, un’unica carta di diritti e doveri era ancora “latitante”. Sull’esempio degli archivisti e del personale dei musei, che potevano

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