– "La conchiglia dei suoni" di Massimo Claus

Nella rubrica d’autore “Il Lato Spirituale del Suono” di Massimo Claus: “La conchiglia dei suoni”

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– "La conchiglia dei suoni" di Massimo Claus

L’Arabo, di Antoine Audouard

Un Arabo arriva in un paese senza nome del Sud della Francia, una provincia popolare, chiusa, misera, un luogo potrebbe essere benissimo una qualsiasi provincia europea. Inizia a lavorare come manovale, abita in una cantina, cerca di costruirsi una vita, senza dare noia a nessuno. Ma Mamine, la vecchia cicciona del villaggio, astiosa e razzista, individuando in lui l’invasore e la causa di ogni male che investe la sua famiglia e la sua terra, gli scatena addosso un vortice di odio e di sospetti che, alimentato dall’ignoranza in un attimo divampa, come gli incendi che martoriano il paese, con la stessa violenza. Ed è proprio Mamine il baricentro narrativo di questo libro di Antoine Audouard appena pubblicato da Isbn , è lei, con la sua ignoranza e con il suo cinismo, che rappresenta il punto più basso e incancrenito mai toccato dalla società occidentale, nata e cresciuta grazie al confronto e all’ibridazione, ma ormai incapace di reagire agli istinti primitivi di conservazione che stanno riemergendo negli ultimi anni. E l’Arabo, che non ha nome semplicemente perché nessuno lo chiama e che non agisce mai, ma subisce continuamente, è soltanto l’ultimo dei bersagli. Questo romanzo di Antoine Audouard, pur non essendo forse un capolavoro, è un libro molto potente, che colpisce il lettore come un pugno nello stomaco e che, in qualche modo, come uno specchio, riflette alcuni dei peggiori difetti di questa nostra vecchia società occidentale, sempre più chiusa in se stessa e sempre più timorosa del …

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L’Arabo, di Antoine Audouard

A Dance with Dragons, di George R. R. Martin. Finalmente l’uscita in vista!

A Dance with Dragons , di George R. R. Martin , is coming … Il prossimo 12 luglio l’attesissimo quinto volume de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco sarà – finalmente – nelle librerie americane. Quanto tempo abbiamo sperato di sentire questa notizia. E quante volte ci siamo illusi, negli anni passati, che la pubblicazione fosse imminente, rimanendo puntualmente delusi perchè il libro, invece, non usciva mai. «Yes, I know. You’ve all seen publication dates before: dates in 2007, 2008, 2009. None of those were ever hard dates, however» , dice, infatti, lo scrittore dalle pagine del suo blog . Questa volta, però, pare sia proprio finita . «This date is different. This

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A Dance with Dragons, di George R. R. Martin. Finalmente l’uscita in vista!

Il terrazzino dei gerani timidi, di Anna Marchesini

Due sono i pregi de Il terrazzino dei gerani timidi , primo romanzo di Anna Marchesini , in libreria per i tipi della Rizzoli. Il primo pregio è la capacità che la Marchesini ha di descrivere scene e situazioni: dai gerani timidi che danno il titolo al romanzo, al volo dei piccioni; dal batticuore delle coppiette che si appartano sul viale dei tigli alla forza prorompente del vento che tutto squassa e che mette in campo un’ epica lotta tra un pezzo di carta e la talare del prete; dalla conformazione delle dita delle suore alla descrizione delle cosce “da vecchia” che si vedono nei letti d’ospedale. Descrizioni poderose, a volte, che ben evidenziano la profondità dello sguardo di Anna Marchesini, che riesce a far rivivere dinanzi agli occhi del lettore le più piccole sensazioni, come quelle, per esempio, di una torta al cioccolato che si squaglia. L’altro pregio è costituito dallo stile: un vocabolario ricercato, un periodare ampio, un ricorso all’asindeto che rendono la pagina scritta un vero e proprio viaggio nell’intimo (tanto dell’autrice quanto del lettore) e permettono il riaffiorare di ricordi e di sensazioni che si credevano sopiti. Questo secondo pregio, però, rischia di trasformarsi in un difetto: la ricercatezza della parola – segno tangibile delle molte letture che hanno nutrito l’autrice – e la musicalità del testo tradiscono, a volte, un che di teatrale che non del tutto ben si confà al romanzo. Nel leggere di nomi e di personaggi che tante volte abbiamo visto interpretati dalla Marchesini “comica” nei suoi sketch, pare quasi di ascoltare nell’orecchio il suono della voce dell’attrice che dà vita ai passi scritti e che a teatro, con la sua indubbia bravura, starebbero benissimo. Ma, forse, in un testo scritto perdono un po’ di fascino e appesantiscono la lettura. Il romanzo – ben curato anche dal punto di vista grafico e tipografico con la bella …

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Il terrazzino dei gerani timidi, di Anna Marchesini