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Recyclivre, nuova vita ai libri usati

Anche i cartoni per riporre i libri sono riciclati per un’iniziativa pensata per dar nuova vita ai tomi ormai abbandonati, e il camioncino elettrico. Si chiama Recyclivre ed è un’impresa francese che si definisce “eco-cittadina” e si offre per recuperare i tomi che non sono più i benvenuti, molto spesso per ragioni di spazio, negli striminziti appartamenti dei cittadini di Parigi e Bordeaux. Questi i due centri urbani nei quali è attivo il servizio di ritiro porta a porta dei libri offerti in donazione e poi reinseriti nel circuito di vendita. Un bello stock affidato alla “ARES Services” che si occupa delle spedizioni con una particolare attenzione al reinserimento delle persone che di norma sono escluse dal mondo del lavoro. E se una parte degli introiti sono destinati a sostenere iniziative sociali come il programma Prathiba in India di “Aide et Action”, che opera per migliorare le condizioni di scolarizzazione di più di 2000 bambini; l’impresa è lungi dal configurarsi come “semplicemente caritatevole” poiché frutta, e con i suoi 14.000 esemplari venduti al mese, è uno dei più importanti attori francesi della vendita sul web di libri usati, ma in

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Il diario di velluto cremisi di Sarah Jio

Sarah Jio è descritta in tre parole, “scrittrice di Seattle, mamma e blogger”, e il suo primo romanzo riunisce queste tre declinazioni in una storia ambientata tra Bainbridge Island , poco lontano dalla costa degli Stati Uniti, su un’isola che è un rifugio sul quale abita da decenni l’anziana e carissima zia Bee, e New York, dove ormai vive la protagonista Emily, che di mestiere, guarda caso, fa proprio la scrittrice, piuttosto in crisi a dire il vero. Autrice qualche anno prima, di un famoso best-seller al quale non ha voluto dar seguito, Emily non riesce a fare il punto della sua vita, tra una profonda mancanza d’ispirazione e il suo divorzio, niente sembra andare per il verso giusto, fino a che un quadro riemerso dal passato e l’appello di un ramo della sua famiglia, non la obbligano a tornare indietro. Il suo sarà un viaggio nel tempo e nello spazio, alla ricerca delle radici perdute e del senso stesso del suo lavoro. Un percorso di ricostruzione che rimonta ben oltre la sua infanzia e spiegherà molte cose grazie alla guida di un diario, la cui misteriosa autrice sembrerà guidare i passi di Emily. Il titolo originale del libro “The

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Vimini, musica e colori della vita nelle parole di Donato Cutolo con Colonna Sonora di Fausto Mesolella degli Avion Travel

La copertina purpurea del pittore Giovanni Tariello , istoriata di elementi stilizzati che la intarsiano come decori, è uno scrigno, che protegge la storia di Vimini Mart , mezza italiana e mezza francese, portatrice sana di un’esistenza meticcia riunita sotto un nome originale e fragile allo stesso tempo. Diciotto anni, una storia già complicata la sua, nonostante la giovane età, e ben oltre l’arcobaleno di suoni che sgorga dalla chitarra di Fausto Mesolella degli Avion Travel per accompagnarla sotto i cieli di San Timo, tra le braccia di nonna Cecilia che non c’è più e di Remo, presente e sfuggente, ma molto lontano dal corpo e dallo sguardo della splendida Lara, più donna che madre della fragile Vimini. Tra le verdi colline di un’estate di ritorno in Italia dopo lunghi anni trascorsi nella campagna francese insieme al padre Pierre, la protagonista ritroverà sprazzi di una felicità ferita e conoscerà brevi momenti di confidenza condivisi con Sacco, malinconico musicista dal perduto amore, e qualche brivido. Ma la stagione vola via senza grandi avvenimenti, fino ad un inaspettato epilogo che rimetterà tutto in gioco alla luce spettrale di un raro fenomeno meteorologico. Vimini osserva, schiva, ma colori e odori le entrano dentro, comprimono lentamente l’anima in più punti. Flashback. I ricordi tornano vivi, e il finestrino laterale è come una polaroid: ogni dieci secondi sputa una cartolina. Muta, la frangia copre l’occhio e l’orecchio sinistro, per dimenticare il rumore odioso del chewing gum di sua madre, volta con timidezza la pupilla destra e raccoglie gli scatti di quella che è stata la sua vita, i suoi momenti. E quella specie d’ipnosi da ricordo la riporta indietro nel tempo: Appaiono uno a uno, in fila indiana, i giardini delle case più …

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Valter Zanardi in ricordo di Kurtz, da Cuore di Tenebra di Conrad

…sono rimasto a sognare il mio incubo fino alla fine, e a dimostrare ancora una volta la mia lealtà a Kurtz…che cosa stramba è la vita questa disposizione misteriosa di logica implacabile per un futile scopo. Il massimo che si possa sperare è di trarne una certa conoscenza di noi stessi, che giunge troppo tardi… Valter Zanardi ci consegna il monologo a proposito di Kurtz il cui sguardo era “abbastanza aperto da penetrare tutti i cuori che pulsano nella tenebra” che slega i cavalli impetuosi della sua coscienza in un susseguirsi di riflessioni e di sussulti, di pause e di amarezze, in un crescendo che si nutre del talento di Conrad e vive nella mimica di colui che ha il fortunato ardire

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