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Sartre e Kafka ai ferri corti, ovvero sul genio letterario all’epoca di Facebook

Letteratura e Facebook hanno da sempre avute numerose interazioni , a volte di un certo interesse – v edi le raccolte di racconti nate su FB – a volte di pure propaganda autoriale – vedi le innumerevoli pagine di scrittori e scrittorucoli che infestano la rete – eppure quasi mai le suddette interazioni hanno sfiorato limpidamente la genialità come in questo caso. Non c’è alcun dubbio, infatti, che il “pezzo” pubblicato sull’interessantissimo blog collettivo HtmlGiant.com da Jimmy Chen, il cui escamotage è la pubblicazione di alcuni brani de Il Muro da parte di Jean Paul Sartre sulla sua ipotetica bacheca di FB – con tanto di commenti d’autore imperdibili – sia da ascrivere nell’olimpo degli atti geniali, vale a dire quegli atti creati grazie ad una miscela perfetta di fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità di esecuzione . Come chiamare in altro modo, infatti, le discussioni e i commenti incrociati relativi al Muro tra Sartre, Camus, Kafka e Nieztche? Come definire, se non come opera geniale, uno scambio di battute tra il grande scrittore Ceco e il filosofo francese come questo: Kafka : Hey ragazzi, vi ho sentito che parlavate del mio stile di scrittura, e non ho apprezzato; non capite nulla delle mie metafore! Sartre : Scusa Franz, è Al [Camus n.d.r.] che l’ha scritto sulla mia bacheca, io non c’entro nulla… Dai, lo sai come funziona Facebook! Kafka : ma non hai dissentito!

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Leggere in viaggio: la singolare biblioteca di Schiphol

Il ben noto vulcano islandese Eyjafjallajökull , di cui parla anche il nostro Leopardi , non ha creato solo molti disagi ai passeggeri di mezzo mondo, con voli cancellati e soste lunghissime, ma è stato un po’ anche la cartina al tornasole per verificare una geniale idea realizzata presso l’Aeroporto internazionale di Amsterdam-Schiphol: la prima biblioteca aeroportuale permanente in un grande scalo. L’idea di aprire una biblioteca all’interno dell’aeroporto risale al 2006 ed è della ProBiblio (un’organizzazione no profit che sostiene le varie biblioteche pubbliche dell’Olanda): da allora, tra i decolli e gli atterraggi degli aerei, il progetto è andato avanti e poco tempo fa è stato inaugurato, con grande …

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Come aprire un libro rilegato senza rovinarlo

Se siete dei bibliofili e, oltre al contenuto, vi interessa anche l’estetica di un libro, senza dubbio molte volte avrete fatto attenzione ad aprire un libro, soprattutto se rilegato come si deve, per non rovinarlo. Racconta in proposito William Matthews, il più famoso rilegatore americano, nel suo libro Modern Bookbinding Practically Considered : Molti anni fa un mio ottimo cliente, un vero intenditore, che pensava di sapere perfettamente come maneggiare i libri, è venuto nel mio ufficio quando avevo appena finito di rilegare un prezioso volume che era pronto per essere inviato a destinazione. Lui lo ha preso in mano e, tenendo il dorso stretto (invece di lasciare il gioco alle pagine) lo ha aperto decisamente al centro esclamando: “Ma che bello il tuo lavoro!”. Io sono quasi svenuto: aveva, infatti, rotto il dorso e dovevo di nuovo rilegarlo. Tenendo presente che non bisogna mai forzare il dorso , ecco un metodo scientifico per aprire i

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Come aprire un libro rilegato senza rovinarlo

Se siete dei bibliofili e, oltre al contenuto, vi interessa anche l’estetica di un libro, senza dubbio molte volte avrete fatto attenzione ad aprire un libro, soprattutto se rilegato come si deve, per non rovinarlo. Racconta in proposito William Matthews, il più famoso rilegatore americano, nel suo libro Modern Bookbinding Practically Considered : Molti anni fa un mio ottimo cliente, un vero intenditore, che pensava di sapere perfettamente come maneggiare i libri, è venuto nel mio ufficio quando avevo appena finito di rilegare un prezioso volume che era pronto per essere inviato a destinazione. Lui lo ha preso in mano e, tenendo il dorso stretto (invece di lasciare il gioco alle pagine) lo ha aperto decisamente al centro esclamando: “Ma che bello il tuo lavoro!”. Io sono quasi svenuto: aveva, infatti, rotto il dorso e dovevo di nuovo rilegarlo. Tenendo presente che non bisogna mai forzare il dorso , ecco un metodo scientifico per aprire i libri senza rovinarli: prendi il libro e mettilo su un tavolo poggiandolo sul dorso apri la prima di copertina apri la quarta di copertina apri quindi un po’ di pagine a sinistra e poi a destra; continua in questo modo fino a quando il libro non sarà del

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