Tag Archives: curiosita

Parigi letteraria, alla scoperta del Musée des Lettres et des Manuscrits

La capitale francese offre innumerevoli scorci letterari, dopo aver portato tra le righe di booksblog.it la Maison de la poèsie , eccoci pronti a scoprire una nuova meta, già incontrata in precedenza per le esposizioni temporanea dedicata a “On the Road” di Kerouac , oppure alla più recente “Schiuma dei giorni” di Boris Vian , e se nella sua sede di Bruxelles ci siamo già stati seguendo le follie amorose di Verlaine , quella parigina merita un approfondimento. Adagiato attualmente su boulevard Saint-Germain , dopo una parentesi di cinque anni (2004-2009) presso il civico 8 della rue de Nesle, in quartiere brulicante di studenti e di artisti, il Musée des Lettres et des Manuscrits , altrimenti conosciuto sotto la sigla MLM , è uno di quei luoghi che gli appassionati di libri portano incisi in quella singolare mappa appassionata capace di guidarli alla scoperta dei grandi classici di un passato leggendario. Tra le sue mura dormono placidamente avvolti da morbidi panni e vetrine, lettere, libri e manoscritti, corrispondenze e romanzi, in ogni caso parole, partorite dalle fertili menti di Balzac, e non c’è da stupirsi se, passando per la stazione della metropolitana di Saint-Germain-des-Prés fino al 7 giugno 2013 , ci si ritrova col naso incollato alle opere di Hugo, Saint-Exupéry, Napoleone, de Gaulle, Einstein, Monet, van Gogh, Mozart, Beethoven, esposte nelle 36 vetrine installate della stazione, sappiate che si tratta solo di un minuscolo assaggio delle grandi libagioni lettoriche disponibili nel museo. Dalla scrittura cuneiforme ai giorni nostri, passando per grandi tomi del rinascimento, portolani, favole conosciutissime, volumi del grande progetto enciclopedico illuminista e romanzi del XIX° e XX° secolo, il patrimonio del museo si lascia apprezzare anche nelle sue cinque sezioni permanenti: Storia, Scienze e scoperta, Musica, Arte e Letteratura, in continuo ampliamento. Via | museedeslettres.fr Parigi letteraria, alla scoperta del Musée des Lettres et des Manuscrits

Segreti e Bugie di Federico Fellini di Gianfranco Angelucci

Fellini respira le sue amicizie, ammirazioni e manie, nelle pagine di Angelucci. E’ un libro scritto dall’interno, un testo intimo quello di Gianfranco Angelucci , fatto di aneddoti e di frasi sussurrate all’orecchio, un libro di ricordi che però non vuol essere semplicemente un po’ nostalgico, ma rotondo, costruito in rilievo e anche un po’ pasticciato nell’ordine, come i disegni dello stesso Fellini, tracciati con diversi strumenti, su bei fogli Fabriano extra-strong, di quelli che ricordano l’infanzia, riuniti in quel “Libro dei sogni” del quale si era già tanto favoleggiato prima ancora che venisse pubblicato nel 2007. Vi si scoprono i profili piuttosto dettagliati di coloro che riempirono la vita di Federico, ognuno a suo modo, l&#…

Vai qui e leggi tutto:
Segreti e Bugie di Federico Fellini di Gianfranco Angelucci

Le Città Invisibili di Calvino prendono vita con Colleen Corradi Brannigan

Un viaggio letterario ed artistico alla scoperta delle misteriose città invisibili descritte da Calvino e illustrate da Colleen Corradi Brannigan. La cornice narrativa “Le città invisibili” sono, a mio modesto parere, uno dei più enigmatici testi della letteratura italiana del ‘900. Costruita a mo’ di pellegrinaggio immaginario, la scoperta progressiva di questi agglomerati si riconduce a Marco Polo , intento a rapportare le osservazioni dei suoi viaggi ad un Kubilai Khan stupito ed incantato di riscoprire, attraverso i racconti dell’esploratore italiano, angoli di un impero talmente vasto da rasentare l’inverosimile. Un mondo di che prende forma nelle parole di un Italo Calvino capace di costruire spessori tangibili e sensazioni impensate, restituendo attraverso la finzione del rapporto al suo illustre committente, suggestioni fisiche sperimentabili dal lettore a fior di pelle. Non solo semplici descrizioni geografiche dunque, ma autentiche mappe essenziali delle città, capaci di instillare una più profonda conoscenza dell’impero attraverso particolari capaci di trasmetterne l’essenza, per raggiungere un significato universale. L’introduzione di Calvino Si tratta del testo in…

Oltre qui:
Le Città Invisibili di Calvino prendono vita con Colleen Corradi Brannigan

Domenico Morelli, ricordi della scuola napoletana di pittura agli Studi Filosofici di Napoli

All’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di via Monte di Dio per la presentazione del volume di Domenico Morelli dedicato alla scuola napoletana. “Ricordi della scuola napoletana di pittura dopo il ’40 e Filippo Palizzi” pubblicato a per le Edizioni Scientifiche Italiane a cura di Vincenzo Caputo , assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Filologia Moderna dell’Università Federico II, è una panoramica che immerge il lettore nell’atmosfera pittorica fedelmente descritta da Domenico Morelli , noto pittore napoletano e fine personalità politica del XIX° secolo. Senatore del Regno d’Italia, consulente del Museo di Capodimonte e direttore della stessa Accademia di Belle Arti di Napoli nel quale si formò, Morelli resta un pilastro che ha saputo fondere le suggestioni veriste e tardo-romanticiste con modelli neo-seicenteschi tracciando nei suoi Ricordi un sottile schizzo riferito alla scuola napoletana e a Filippo Palizzi. Nel variegato panorama della scrittura dell’arte napoletana tra Otto e Novecento i Ricordi di Domenico Morelli, che qui si ripropongono a circa cent’anni dall’ultima edizione curata da Croce, rappresentano senz’altro un’opera fondamentale. Stampato per la prima volta nel 1900 sul “Corriere di Napoli”, il discorso commemorativo della figura di Filippo Palizzi finisce per rappresentare una sorta di paradigmatico circuito scrittorio, grazie al quale verificare generali poli tematici e stilistici al di là – ci piace sottolinearlo – della sua valenza documentaria. I Ricordi morelliani si legano, infatti, a questioni complesse e precipuamente letterarie: dal legame con il fortunato filone della memorialistica risorgimentale ai rapporti tra la scrittura, che rievoca il passato nel momento della riflessione

Link:
Domenico Morelli, ricordi della scuola napoletana di pittura agli Studi Filosofici di Napoli