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Al padiglione del Cile, paese ospite al Salone del Libro 2013, Roberto Bolano e Pablo Neruda

Al Salone Internazionale del Libro di Torino il paese ospite per il 2013 è il Chile; tra i grandi scrittori contemporanei e le memorabilia, il ricordo di Roberto Bolano e un hommage a Pablo Neruda. L’edizione del 2013 del Salone del Libro al Lingotto Fiere di Torino ha come paese ospite il Chile, il suo spazio occupa una buona porzione del padiglione 3 e lo riconosci per le foto dei suoi grandi autori contemporanei illuminate a giorno e poste bene in alto, a dominare la scena poco distante dall’area riservata al viavai di cronisti e personaggi dello spazio Rai. E’ questo un angolo discreto, con le sue foto in bianco e nero e i volumi che per qualche motivo -siano essi originali o di edizione italiana- hanno sempre una squisita grafica di copertina. Mi avvicino innanzitutto perchè colpita dalla mostra di fotografie d’epoca dedicata ad Alberto Maria De Agostini, il padre salesiano che fu un pioniere dell’esplorazione in Patagonia. Poi mi soffermo a sbirciare i libri in esposizione, divisi per categorie; ci sono quelli …

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Jean Cocteau e Le sang d’un poète alla Galleria de Foscherari di Bologna

“Un documentario realistico di eventi irreali”, ecco lo spirito del primo lungometraggio di Jean Cocteau. “Le sang d’un poète” del 1930, sonoro e con la voce del regista fuori campo, viene spesso inserito tra i capolavori del cinema surrealista, accanto a film come “L’etoile de mer” di Man Ray, “Un chien andalou” di Luis Buñuel e “L’ Atalante” di Jean Vigo. E’ proprio insieme a questi titoli, e ad altri, che la contestata opera di Cocteau sarà proiettata domani, mercoledì 22 maggio 2013, alle 18 presso la Galleria de Foscherari di Bologna , penultimo tassello della rassegna organizzata in collaborazione con la Cineteca del capoluogo emiliano. Poesia per immagini, partorita fino all’ultima stilla, dalla creatività di uno dei più grandi poeti francesi del secolo scorso, vi si esplora il tema della creazione artistica e quello del rapporto del poeta con la propria musa ispiratrice, per soffermarsi sul destino dell’opera d’arte e la sua evoluzione concettuale, con ripetuti cenni alla omosessualità che la resero tanto invisa ai Surrealisti stessi, in particolare da Breton e dal grande storico del cinema Sadoul, che lo videro per primi e aspramente lo condannarono. D’altra parte, Cocteau, che con i Surrealisti non aveva buoni rapporti, ha sempre rifiutato per questo film l’etichetta di surrealista, professandosi estraneo a questa tendenza. Anche gli storici del cinema, fino ai nostri giorni, hanno espresso al proposito pareri contrastanti, prevalentemente contrari ad inserirlo tra le opere surrealiste. E’ vero però che il racconto

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La lunga notte della poesia sul palcoscenico del Teatro Argentina di Roma

Grandi autori del ‘900 da riscoprire attraverso le molteplici incarnazioni contemporanee dell’evento conclusivo della manifestazione “Come musica la poesia”. Un progetto a cura di Franco Marcoaldi , che si concluderà (dopo quasi un mese di eventi ed incontri cominciati il 23 aprile presso il Teatro Argentina di Roma) lunedì 20 maggio con la lunga notte della poesia , che porterà sul palcoscenico i versi dei più grandi poeti del XX° secolo interpretati da intensi protagonisti del panorama culturale italiano come Gabriele Lavia, Peppe Servillo, Nicoletta Braschi, e Silvia Bre, Patrizia Cavalli, Elio Pecora e Franco Marcoaldi, Betti Pedrazzi, Ivano Battiston, Natalio Mangalavite, Valentino Zeichen e tanti altri: Tutti insieme per offrire al pubblico la possibilità di riportare al centro della scena la parola primaria della poesia, quel “suono del senso” di cui parlava Robert Frost, spesso tenuta ai margini della società che, proprio in virtù di questa posizione periferica, può svolgere una salutare funzione contagiosa di allarme e speranza (secondo Zanzotto), rispetto alla Babele del presente. Appuntamento sul palco della Sala Squarzina dello Stabile capitolino per ritrovare, a

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Parigi letteraria, alla scoperta del Musée des Lettres et des Manuscrits

La capitale francese offre innumerevoli scorci letterari, dopo aver portato tra le righe di booksblog.it la Maison de la poèsie , eccoci pronti a scoprire una nuova meta, già incontrata in precedenza per le esposizioni temporanea dedicata a “On the Road” di Kerouac , oppure alla più recente “Schiuma dei giorni” di Boris Vian , e se nella sua sede di Bruxelles ci siamo già stati seguendo le follie amorose di Verlaine , quella parigina merita un approfondimento. Adagiato attualmente su boulevard Saint-Germain , dopo una parentesi di cinque anni (2004-2009) presso il civico 8 della rue de Nesle, in quartiere brulicante di studenti e di artisti, il Musée des Lettres et des Manuscrits , altrimenti conosciuto sotto la sigla MLM , è uno di quei luoghi che gli appassionati di libri portano incisi in quella singolare mappa appassionata capace di guidarli alla scoperta dei grandi classici di un passato leggendario. Tra le sue mura dormono placidamente avvolti da morbidi panni e vetrine, lettere, libri e manoscritti, corrispondenze e romanzi, in ogni caso parole, partorite dalle fertili menti di Balzac, e non c’è da stupirsi se, passando per la stazione della metropolitana di Saint-Germain-des-Prés fino al 7 giugno 2013 , ci si ritrova col naso incollato alle opere di Hugo, Saint-Exupéry, Napoleone, de Gaulle, Einstein, Monet, van Gogh, Mozart, Beethoven, esposte nelle 36 vetrine installate della stazione, sappiate che si tratta solo di un minuscolo assaggio delle grandi libagioni lettoriche disponibili nel museo. Dalla scrittura cuneiforme ai giorni nostri, passando per grandi tomi del rinascimento, portolani, favole conosciutissime, volumi del grande progetto enciclopedico illuminista e romanzi del XIX° e XX° secolo, il patrimonio del museo si lascia apprezzare anche nelle sue cinque sezioni permanenti: Storia, Scienze e scoperta, Musica, Arte e Letteratura, in continuo ampliamento. Via | museedeslettres.fr Parigi letteraria, alla scoperta del Musée des Lettres et des Manuscrits