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Death Dance, di Laurell K. Hamilton. Volume 14 per Anita Blake

Death Dance , di Laurell K. Hamilton , è il quattordicesimo libro del ciclo di Anita Blake e il seguito del romanzo breve Micah . Dopo la “pausa” avuta in Micah , la nostra Anita, in Danse Macabre , ricomincia a “fare le capriole”, ritorna, cioè, a quell’esasperata attività sessuale che, dall’invenzione dell’ ardeur , riempie le pagine di quasi tutti gli ultimi libri della serie. Siate preparati, quindi, perchè con il nuovo romanzo si ritorna al porno show. A parte questo, pare che ci saranno anche molte discussioni di approfondimento su/con Anita, riguardo al com’è, perchè lo è, con chi lo è, quando lo è e via dicendo. Questi due aspetti, il porno e i rimuginamenti , soprattutto sulle relazioni interpersonali, pare che non siano piaciuti molto ai lettori americani, così come un nuovo aumento di potere di Anita. I lettori d’Oltreoceano, infatti, avrebbero preferito una maggiore attenzione al plot che, pare, non venga sviluppato al pieno delle sue potenzialità. Come sapete io non sono sempre d’accordo con i lettori americani sulla serie di Anita Blake; perchè se Incubus Dreams , in effetti, ha lasciato molto a desiderare, Cerulean Sins e, soprattutto, Narcissus , ammetto di averli letti, invece, con gran piacere, per citare i romanzi più “incriminati”. Concordo, però, sul fatto che troppo spazio venga dato alle “faccende sessuali” (la Hamilton aveva già Merry Gentry per l’hard; non era così necessario inserirlo anche nella serie di Anita…). Non…

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La spada e la promessa, di Jacqueline Carey. Si conclude il Ciclo di Imriel

La spada e la promessa , di Jacqueline Carey , è il seguito de Il bacio e il sortilegio e il sesto e conclusivo volume del Ciclo di Imriel , fantasy pseudo-ucronico avventuroso ed erotico e parte della più ampia Kushiel’s Legacy Series , che include anche il Ciclo di Phèdre (vedi schema poco oltre). Alla fine de Il bacio e il sortilegio eravamo rimasti alla vigilia di grandi e risolutivi eventi, sia di tipo internazionale, bellico e magico, che personale. Mi aspetto davvero che Jacqueline Carey che, con il Ciclo di Imriel , aveva parzialmente abbassato il livello qualitativo del suo narrare, riprenda, con l’ultima parte di Kushiel’s Mercy , quel respiro epico, quella potenza evocatrice che aveva contraddistinto l’ originale, creativo e innovativo Ciclo di Phèdre e che abbiamo cominciato a ritrovare nell’ultimo paio di mezzi-libri (ricordiamo che nell’edizione italiana i volumi del Ciclo di Imriel sono divisi in due). Grandi cose, quindi, mi aspetto ne La spada e la promessa , sia in ambito stilistico sia dal punto di vista dello sviluppo dell’avventurosa trama, composta da fili , ben provvisti di amo, ai quali siamo rimasti poco elegantemente appesi alla fine del libro precedente. Riuscirà Serafin, con la sua nave aragoniana ribelle ad arrivare in Terre d’Ange? E troverà il paese sull’orlo della guerra civile, con Ysandre e Città d’Elua ancora stregate dall’incantesimo cartaginese, oppure qualcosa sarà cambiato (al solito… chi ha letto sa…

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"Il teschio sacro" di James Rollins

Questa è una storia che si intreccia con le fondamenta stesse degli Stati Uniti d’America. Perché “la terra delle opportunità per tutti”, non affonda le sue radici unicamente negli ideali della rivoluzione francese e della massoneria, come si potrebbe pensare. La tesi di James Rollins (pubblicata in italiano da Editrice Nord ) propende piuttosto verso uno strano intreccio di tribù indiane, maledizioni, e tesori nascosti. E se lo stesso Thomas Jefferson “era affascinato dalla cultura e dalla storia dei nativi americani fino a sviluppare una vera e propria ossessione”, come ci avverte la nota storica premessa al romanzo, ci dev’essere ben più di un punto in comune. Si tratta, per farla breve, di una vicenda complessa che gira intorno ad un oggetto mitico: “Il teschio sacro” del titolo, dalle lunghe zanne e le pareti ricoperte d’oro, che possiede poteri inimmaginabili e giace sepolto con una folta schiera di uomini vestiti come degli indios, ma dalla pelle davvero troppo chiara. Un intrigo che lascia una traccia di sé, visibilissima e misteriosa: il famoso dipinto di John Trumbull raffigurante proprio la firma della dichiarazione d’indipendenza, che, oltre ad immortalare il momento solenne, solleva molti dubbi sull’identità dei personaggi che fanno da sfondo ai veri sottoscrittori del documento. […] Si gettò a capofitto nella galleria, attraversò la camera delle mummie e corse verso la luce del giorno. All’ingresso si fermò, ricordando di nuovo l’ultimo avvertimento del nonno di Charlie, riguardo a quanto sarebbe successo se qualcuno fosse riuscito a uscire da quella grotta. Finirebbe il mondo. Con le lacrime agli occhi, Trent scosse la testa. Le superstizioni avevano ucciso il suo migliore amico, non aveva intenzione di lasciare che a lui accadesse la stessa cosa. Con un salto, tornò nel mondo normale. […] Via | editricenord.it “Il teschio sacro” di James Rollins

Apocalisse Z e I giorni oscuri, di Manel Loureiro. Dalla Spagna con horror-e

Apocalisse Z: i giorni oscuri , di Manel Loureiro , è il secondo volume di una serie spagnola fanta-horror apocalittica a base di zombie. Nata sul web, dopo tre milioni di lettori da tutto il mondo in tre anni, è stata trasferita su carta con grandissimo successo e apprezzamento da parte di critica e pubblico e poi diffusa anche all’estero. Il fumetto e il film sono dietro l’angolo. E’ una serie che mi incuriosisce molto e colgo al volo l’occasione della seconda uscita per recuperare il volume precedente e iniziare, finalmente, a vedere come quest’avvocato galiziano, amante degli zombie e della letteratura, abbia trattato i “temi a catena”, a me molto cari, di virus > pandemia > apocalisse > post-apocalisse … alla spagnola. Stanno arrivando molti libri di questo tipo – pensiamo a Il passaggio di Justin Cronin, a La foresta degli amori perduti di Carrie Ryan, a La Progenie di Guillermo del Toro e Chuck Hogan (a breve il seguito), a Parainsonnia di Charlie Houston, ai futuri Rot & Ruin e As the World Dies: The First Days di Odissea Zombie – ma dalla Spagna non ricordo molti esempi, tra quelli arrivati…

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