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Evelyn Starr. Il diario delle due lune, Il fiume a nord, Unika. L’ultima porta: fantastico italiano per ragazzi

Evelyn Starr. Il diario delle due lune , di Luca Azzolini e Francesco Falconi , Il fiume a nord , di Carlotta De Melas, Unika. L’ultima porta , di E. J. Allibis, sono tre proposte fantasy per ragazzi in arrivo o di recentissima pubblicazione. Evelyn Starr. Il diario delle due lune , in uscita il 25 ottobre, è il primo volume di una pianificata serie per giovani lettori, scritto a 4 mani da Francesco Falconi , che non ha bisogno di presentazioni, e Luca Azzolini , già autore de Il fuoco della Fenice , oltre che curatore della raccolta fantastica Sanctuary e della collana fantasy Pegaso di Reverdito Editore ( L’aurora delle streghe , di Francesco Falconi, ne è un “frutto”). Il presente Evelyn Starr. Il diario delle due lune , libro illustrato da Silvia Bigolin, racconta la storia di una ragazza di 13 anni, Evelyn che, dopo la scomparsa del padre di qualche anno prima, vive con la madre e la nonna a Ithil Runa. Mentre strane nebbie cominciano ad avvolgoere la città, Evelyn riceve una lettera che le comunica che il padre è ancora vivo, tenuto prigioniero dal Signore delle Nebbie. Da quel momento, per Evelyn, accompagnata dall’amico Zak, comincerà un’incredibile avventura che la porterà non solo sulle tracce del padre, ma le farà scoprire, dopo aver subito una strana trasformazione, insieme a Zak, di essere niente di meno che l’ultima discendente della Stirpe dei Guardiani delle Nebbie, stirpe su cui qualcuno ha progetti davvero malvagi… (Piemme, collana Il Battelllo a Vapore, € 17,00, in uscita il 25 ottobre ). Il fiume a nord , di…

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A Milano prove di festival letterario, questo sabato con Roland

Da un po’ di tempo si sente parlare della volontà di lanciare un Festival di Letteratura anche a Milano , una città che già ospita rassegne importanti come la Milanesiana organizzata da Elisabbetta Sgarbi e OfficinaItalia , del duo Antonio Scurati – Alessandro Bertante, ma che rischia di perderle entrambe nel prossimo futuro. Ma mentre alcuni degli eventi editoriali più importanti della città sono in forse, ce n’è uno che sta nascendo e che vuole diventare un appuntamento fisso della fine dell’anno editoriale, più o meno a giugno dunque. Si chiama Roland , è curato da Giorgio Vasta e Marco Peano, in collaborazione con Ilaria Bernardini, Matteo B. Bianchi e Elena Quarestani e nasce con un obiettivo decisamente ambizioso: provare a dotarsi di ulteriori diottrie per comprendere sempre più

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A Milano prove di festival letterario, questo sabato con Roland

I poeti morti non scrivono gialli, di Bjorn Larsson

Cosa potrebbe mai accadere se al posto dei vari Steig Larsson, Camilla Lackberg o Henning Mankell, una importante casa editrice svedese commissionasse un romanzo poliziesco a un grande poeta? E se quest’ultimo, una volta aver accettato e averne scritto una buona parte, venisse trovato dal suo editore, poco prima di firmare il contratto, impiccato sul battello in cui viveva, nel porto di Helsingborg? La risposta è molto semplice, sareste alle prese con una bellissima avventura targata Bjorn Larsson , lo scrittore svedese che troppa gente confonde ancora con il suo scadente omonimo Steig, un grande della letteratura contemporanea che con questo suo ultimo libro – intitolato I poeti morti non scrivono gialli e pubblicato come da abitudine dalla casa editrice Iperborea – conferma ancora una volta di essere un maestro. Seppur il sottotitolo del libro sia, un po’ ironicamente, «una specie di giallo», l’intreccio che il lettore si ritrova, dapprima a scoprire lentamente, poi a inseguire e divorare, è un grandissimo giallo, estremamente ricco, sofisticato e ben costruito . Ci sono infatti tutti gli ingredienti che servono per il genre, ma c’è anche, e soprattutto, molto di più. In una intervista concessaci durante il Festival di Mantova (che ritrovate seguendo questo link ), Larsson ci ha rivelato di non credere assolutamente nei generi, colpevoli di formare nella mente del lettore degli inutili e dannosi pregiudizi. Dopo un weekend di intensa lettura, passato a divorare le 353 pagine di questo libro, posso senz’altro capire quello che Larsson intendeva quando mi parlava della letteratura di genere e mi spiegava il perché si sia messo a giocare con i moduli del giallo, vale a dire per metterli alla prova, per liberare un genere ormai consumato e inaridito da un recinto inutile. Bene, a libro letto, non si può certo dire che non ci sia riuscito, anzi. Questa «specie di giallo», infatti, oltre all’appassionante filone investigativo che scorre dall’inizio alla fine, riesce a contenere molto altro. Prima di tutto l’ironica, ma estremamente realistica rappresentazione di un mondo editoriale ipertrofico e decadente, che insegue i profitti e che dimentica…

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Voci dal Festivaletteratura di Mantova/1: un’intervista a Paolo Nori

Ieri si è conclusa la quindicesima edizione del Festivaletteratura di Mantova , un’edizione come al solito ricca di eventi e di autori provenienti da tutto il mondo. Questa intervista è la prima di una piccola serie che pubblicheremo su queste pagine nei prossimi giorni. Si tratta di brevi interviste, conversazioni avute in questi giorni con alcuni degli autori presenti al Festival che ci hanno concesso qualche minuto del loro tempo. Questo primo episodio della serie è dedicato a Paolo Nori uno degli scrittori più sorprendenti degli ultimi anni: autore prolifico di romanzi scoppiettanti, l’ultimo dei quali si intitola La meravigliosa utilità del filo a piombo, ed è pubblicato da Marcos y Marcos; ha tradotto dal russo…

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