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Momenti di trascurabile felicità, di Francesco Piccolo

Ora vi dirò una frase che vi potrà sembrare strana: secondo me questo di Francesco Piccolo è il libro più ‘natalizio’ che potete regalare a Natale. E’ un libro che – in quello che dovrebbe essere lo spirito di queste feste – è un piccolo divertente breviario che vi ricorda quanto anche nei suoi momenti più banali, la vita è un piccolo dono da ricevere con sollievo, ogni giorno. Perchè forse non serve vivere delle gioie perfette, per essere ‘felici’. Non serve sempre vincere lo scudetto, la schedina, il concorso di lavoro di una vita, o sognare di stare con la stessa persona, felici, per tutta la vita. Anche le parole insensate che pronunci prima del primo bacio,o le volte in cui tua moglie si mette una tua maglietta o ti passi lo stick di citronella su braccia e gambe e ne senti l’odore, e quelle conversazioni con un amico camminando per strada, che poi ti fermi all’improvviso per sottolineare i concetti più importanti. Quegli sms alle undici di sera che dicono “dove sei” ma significano molto più di quello che dicono. E poi la frase “con cui cominciavo qualsiasi tema a scuola: la questione storica, economica, politica..del ventesimo secolo… e mi ritrovavo ad aver riempito già cinque o sei righe”. Come quando “ascolti il rumore delle stoviglie quanto i …

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Il buio fifone, di Francesco Enna e Iole Sotgiu

Non è che se un bimbo fa la pipì a letto il problema è proprio del lettino (che guarda caso, al mattino, “ha un’aria furtiva e scivolosa, come di chi l’ha appena combinata grossa”?) E magari, noi che abbiamo paura del buio, abbiamo mai pensato che lui ne ha ancora di più, di noi, che quando lo guardiamo negli occhi “lanciamo certi strilli da far venire la pelle d’oca”? Sono geniali queste storie di Francesco Enna e Iole Sotgiu, illustrate da Cristiana Cerretti. Mi sono molto divertita infatti a leggere il modo in cui la fantasia degli autori riesce a rovesciare – esorcizzandole in una maniera incantevole – le più comuni paure dei bambini. Che succede ad esempio se Dino al banco vuole stare sempre da solo? Il problema, lo si capisce dopo un po’, è che ha un amico immaginario che è…un dinosauro. Basta fargli fare amicizia con l’Amicadrilla di Annalice no? Così smetteranno, fra l’altro, di annoiarsi durante le ore di lezione. Vorrei soprattutto riportarvi qualche brano, per farvi capire che oltre l’idea originale – nei libri per bambini ce ne sono tante – è la scrittura ad essere molto curata e divertente. Ad esempio: la mamma Notte che parla al figlio-Buio. “Sarà davvero come dici…

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Il buio fifone, di Francesco Enna e Iole Sotgiu

Storia di un giudice, di Francesco Cascini

Ho letto Storia di un giudice (nel far west della ‘ndrangheta) di Francesco Cascini, perchè mi ero innamorata di Solo per giustizia, di Raffaele Cantone (leggetelo, leggetelo, leggetelo). Il libro di Cascini è più smilzo, ma – vi assicuro – ugualmente bello e intenso. Inizia tutto da quando il giovane Pm, agli ultimi posti della graduatoria del concorso, sa già di essere predestinato ad essere assegnato in qualcuno degli ‘avamposti’ della ndrangheta, che nessuno dei suoi colleghi di sicuro sceglierà. Questo luogo è Locri, un posto bellissimo per i suoi tramonti sul mare, per la sua natura potente, con nelle vicinanze montagne che con il loro silenzio e la sensazione di ‘chiusura’ che trasmettono sembrano rispecchiare il clima che si respira in città, per chi ci arriva da lontano. Un posto dove non cambia mai niente, dove vengono inviati i procuratori più giovani, …

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Storia di un giudice, di Francesco Cascini

Recensione del Libro “Kesa” di Francesco Amato

Emoziona e coinvolge la scrittura di Francesco Amato, autore del libro “Kesa, alla fine della solitudine”, edizioni Adea.
La trama si sviluppa in una Milano moderna e ci porta a conoscere in profondità l’anima e la mente di personaggi che sono parte integrante della narrazione. Mira, una quarantenne dinamica e affascinante, incontra ad una cena di amici Massimo, un ragazzino dodicenne, che vedendola è improvvisamente travolto dal ricordo delle vite passate. Un dramma insolito per la psiche di questo giovane, in viaggio verso la sua maturità di uomo. Sarà Mira stessa, a percepire e rievocare la vera essenza di Massimo,e  ad accompagnarlo, tra innumerevoli difficoltà , ad una scoperta sottile e misurata della sua identità.
Originale e brillante l’evolversi della storia, che mette a nudo sentimenti ed emozioni, che sembravano “cristallizzati” in una dimensione quasi ammutolita. L’autore ci accompagna coraggiosamente a comprendere quanto l’amore possa diventare una forza in grado di rivelare esattamente chi siamo e cosa desideriamo, tanto da definirlo un’ancora di salvataggio per l’esistenza. E’ così che il lettore scopre con un’analisi attenta delle situazioni, quanto sia importante il processo di ricerca interiore dei protagonisti. Con l’intenzione di creare qualcosa di unico e autentico per il panorama letterario, Amato ci propone un’opera alternativa, fuori dai soliti schemi, dalle solite tendenze, sciogliendo il tutto in una sorta di testo “profetico”. “Kesa” è un libro che sviscera avvenimenti segnati da profondi misteri, emergono parallelismi “familiari” che sembrano sfidare ogni sorta di temporalità.
L’autore ci affida la purezza e la potenza di un dono affettivo concreto come l’amore, ci fa scandagliare le coscienze attraverso gli sviluppi narrativi, ci assegna il compito di testimoniare lucidamente quelle verità in apparenza contraddittorie. Il  linguaggio appare particolarmente avvincente, nonostante possa sembrare a tratti complesso ed impegnativo. E’ comunque uno strumento indispensabile per dare forma e vigore allo stile.
La verità è una luce difficile da conquistare. Francesco Amato sa accendere e stimolare la fiaccola delle parole, per farne senso e traguardo delle cose.

kesa

Michela Zanarella

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