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Verrà presentato al salone Più Libri Più Liberi Radici, il primo libro della nuova casa editrice ELSE

Chi ci legge da più tempo non si stupirà per nulla sentendomi parlare bene di un’iniziativa promossa da Orecchio Acerbo , casa editrice romana tra le più interessanti e originali nel panorama dell’editoria italiana di qualità. Questa volta l’inizitiva che vi segnalo, però, non è esattamente un prodotto “Made in Orecchio Acerbo”, sì, perché il progetto in questione è nientemeno che una nuova casa editrice. Di case editrici in Italia ne nascono come funghi, ma questa è certamente speciale, già dal nome, ELSE che oltre ad essere l’acronimo di Edizioni Libri Serigrafici E altro , in inglese significa, come tutti sapete, Altro . L’alterità è difatti il baricentro, il cure pulsante di queto interessante progetto , fondato da diciassette persone che hanno radici diversissime ma che in

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Anteprima Booksblog. Come diventare italiani in 24 ore, di Laila Wadia

Immaginate di avere 24 ore per apprendere le fondamentali abitudini e i tipici modi di fare dell’italiano medio. Ogni ora sarebbe dedicata ad apprendere qualche dettaglio del nostro carattere nazionale, e a fine giornata il miracolo sarebbe compiuto: avreste raggiungo il vostro QI (quoziente di italianità) ideale, senza sentirvi più ’stranieri’. Da questa simpatica idea parte il libro di Laila Wadia, indiana, che racconta come sarebbe essenziale ad esempio scegliersi un altro nome, se se ne ha uno difficile (”preparati per delle fantasiose storpiature o scegliti un soprannome”) oppure “ ricordarsi che mentre gli altri paesi hanno le barzellette l’Italia ha la politica”, e che è essenziale imparare a fare la coda (non una semplice fila, ma una sorta di ‘ring’). Bisogna poi imparare a gesticolare e ad essere prolissi quando si danno indicazioni stradali, e a sognare, perchè: Gli italiani sognano forse più degli altri, ed è questo l’elisir del paese. I poveri sognano di vincere la lotteria, i ragazzi un lavoro fisso, i vecchi di arrivare fino alla fine del mese con la pensione sociale…ma tutti sognano di…

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Libri da leggere assolutamente: il libraio di Kabul, di Asne Seierstad

Due premesse: adoro i reportage in forma di romanzo dai paesi in via di sviluppo e dal medio oriente. Secondo: in libreria c’è una vera e propria inflazione di romanzi di donne segregate in Iran, di famiglie che lottano per ricongiungersi in Pakistan o di storie d’amore in India, ed è sempre più difficile andare sul sicuro, acquistando un titolo, perchè finiscono per assomigliarsi un po’ tutti. Allora, parafrasando Giovanni Paolo II, io invece sono convinta che oggi abbiamo sempre più bisogno di testimoni, per aver voglia di ascoltare una buona storia (di fede, di passione, di ingiustizia sociale…). Io quindi vi consiglio questa discriminante: scegliete storie di chi racconta vita vissuta sul campo in paesi lontani e oppressi. C’è veramente un bellissimo filone di libri disponibili, in questo senso, che si leggono con altrettanta passione di un romanzo. Un libro da leggere assolutamente (il libro che a me sarebbe piaciuto scrivere) è quello della giornalista di Marie Claire, Il libraio di Kabul, che finora rimane il mio preferito. Le storie delle persone incontrate da Asne Seierstad – la famiglia del libraio Sultan Khan – sono state raccolte come tessere di un puzzle per formare uno straordinario ritratto delle inquietudini dei giovani afghani, della condizione di mogli e figlie a Kabul, della vita vita quotidiana di chi si trova a nascere in quella parte del mondo…

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Libri da leggere assolutamente: il libraio di Kabul, di Asne Seierstad