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L’ultima parola, di Hanif Kureishi

Due scrittori, uno inglese e l’altro nato in India ma che ha vive da decenni in Inghilterra; uno giovane, timido, introverso e inesperto; l’altro piuttosto avanti con l’età ma prorompente nello stile, caustico, sfuggente, provocatorio e annoiato dal mondo. Questi sono i due protagonisti del più recente romanzo di Hanif Kureishi, L’ultima parola , appena uscito per Bompiani, nel quale lo scrittore inglese affronta il tema dell’esistenza e la ricerca (o accettazione) di se stessi in un mondo – il nostro – e un tempo…

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L’ultima parola, di Hanif Kureishi

Fantastico di fine agosto/3

La terza parte della selezione di libri di narrativa fantastica comprende: In Fuga , di Kevin Hearne, La vendetta del numero Nove , di Pittacus Lore, Skinwalker , di Faith Hunter. In Fuga ( Hounded , 2011), dell’americano Kevin Hearne , è il primo romanzo della serie urban fantasy The Iron Druid Chronicles e l’apprezzato romanzo d’esordio dell’autore, professore di inglese. La saga segue le gesta di Atticus O’Sullivan (aka Siodhachan O Suileabhain), druido immortale che vive nell’Arizona contemporanea, gestisce una libreria dell’occulto, possiede una spada magica e ha a che fare con divinità di varie religioni, streghe, licantropi e vampiri che vivono, senza rivelarsi, a fianco degli umani. Per chi ama l’incontro tra mitologia e fantasy. ( Kevin Hearne , In fuga , Fanucci, traduzione di Stefano A. Cresti, € 10,00. Uscito il 29 agosto). La vendetta del numero Nove , di Pittacus Lore , pseudonimo degli scrittori James Frey e Jobie Hughes , è il terzo volume della serie di fantascienza e avventura per ragazzi e adolescenti Lorien Legacies e il seguito de Il potere del numero Sei . La saga racconta le vicende di alcuni giovani alieni, maschi e femmine, che vivono sulla Terra in incognito, disseminati in tutti i continenti, e sono costretti a scappare dai nemici che hanno distrutto il loro pianeta d’origine e li perseguitano ancora. Dopo aver seguito le gesta del numero Quattro, di Sei e di Sette, vedremo cosa…

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Fantastico di fine agosto/3

+ India – Cliché all’Assab One di Milano

Un libro per conoscere il sub-continente indiani attraverso cinque racconti, sei reportage, tre fumetti e 11 scrittori indiani. “INDIA”, un’antologia multiforme che cerca di aggirare i cliché e scoprire un paese immenso, fatto non solo di profumo di spezie, colori intensi e storia millenaria, edulcorata da una valanga di luoghi comuni, molti dei quali di recente fattura, altri invece radicati in un tempo quasi immemore, ma dal continuo brulicare di un umanità varia, che si porta dietro un singolare mix di retaggi post-coloniali, ammirazione per l’occidente e crescita economica record. Una sola cornice per riunire tante voci, provenienti da luoghi altrettanto vari, spezzoni diversi stretti insieme e definiti da un breve profilo biografico introduttivo, con tanto di foto, e da un altrettanto ristretta intervista, che chiude i tanti moduli riconducendoli ad una struttura di cellule che comunicano tra loro come vasi interscambiabili. Avventure che si intersecano, vite separate da un solo muro sottile, e a volte dal solo scompartimento di un treno, come nell’estratto che abbiamo scelto di riportarvi da “IL NAvjEEvAN ExPRESS” di Tishani Doshi : Le mattine contengono tanta speranza, tanto sollievo… Guardare dal finestrino di un treno che avanza verso la sua meta, il sole che tinge il cielo di un paesaggio sconosciuto, è come avere il bandolo per sbrogliare un sogno, per capire la vita in modo nuovo, impensabile. Ho visto la mia infanzia, il mio primo amore. Ho visto la donna che sono stata e che voglio diventare. Le ho viste raccogliere le proprie speranze da terra e mettersele in spalla. Ho visto un uomo solo che pedalava in silenzio su una strada di fango e ho pensato che forse sentiva le cose in modo diverso: lo sferragliare del treno, i massi imponenti sul percorso, la calura, il bisbiglio della terra. Narratori come Chandrahas Choudhury , Susan Mridula Koshi , fumettisti come Sarnath Banerjee , e tanti altri ancora, intrisi dei forti valori di una potente cultura d’origine frammista a sfumature di altre città anglofone. Dalla stessa Londra del tè …

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1984 e Fahrenheit 451. I classici distopici nella nuova versione Chrysalide

1984 , di George Orwell , e Fahrenheit 451 , di Ray Bradbury , sono due romanzi distopici che, a buon diritto, possono essere definiti capolavori del genere. Li ripubblica Mondadori nella collana giovane Chrysalide (seguendo le orme dell’adolescenziale Y di Giunti), a fianco di altri classici immortali della letteratura ( Romeo e Giulietta , di William Shakespeare, Racconti del terrore , di Edgar Allan Poe, Il ritratto di Dorian Gray , di Oscar Wilde, I fiori del male di Charles Baudelaire), tutti arricchiti di contenuti extra relativi a cinema, serie tv, fumetti, musica e con una veste grafica adattata al pubblico di riferimento. George Orwell (1903-1950), inglese nato in India, fu attivista politico e giornalista, oltre che romanziere e fine saggista, e forte fu la sua critica al totalitarismo di matrice sovietico-staliniana e statalista (che vide come un’aberrazione delle istanze socialiste nelle quali credeva). 1984 , romanzo distopico per eccellenza, si scaglia proprio contro quel tipo di totalitarismo. Molto più complessa di qualsiasi distopia young adult di recente pubblicazione, quella di 1984 vede un mondo governato da tre grandi potenze nate dopo la terza guerra mondiale, Oceania, Eurasia, Estasia, all’interno delle quali si è sviluppato uno sfaccettato regime oppressivo e controllore (il grande fratello nasce con 1984 ). Nel corso del romanzo seguiremo le inquietanti vicende, l’innamoramento e i tentativi di ribellione di Winston Smith, membro del Partito Unico incaricato di correggere giornali e libri di storia per renderli coerenti con le verità del regime. Più sociologico e meno politico, più centrato sul pensiero unico che sul partito unico , Fahrenheit 451 , di Ray Bradbury (1920-2012) – uno dei grandi scrittori di fantascienza americani, con vita politica sicuramente meno sofferta di George Orwell (si tenga presente il finale dei due romanzi) – racconta di una società futura in cui l’informazione è fornita dal governo attraverso la televisione, i libri sono stati banditi e chi legge …

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