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Editori coraggiosi: Las Vegas edizioni

Apriamo l’appuntamento con Editori coraggiosi partendo da Las Vegas edizioni , che è stata la più veloce a rispondere al questionario, (che troverete in chiusura di post) e che ho avuto modo di conoscere in fiera. L’editore è Andrea Malabaila e racconta che quando decise di aprire una casa editrice, quasi tre anni fa, temeva di essere preso per pazzo. Noooo… Come mai? Ci chiediamo. L’editoria è un settore in crescita, i lettori forti aumentano e poi in un paese come l’Italia che fa del sostegno alla cultura la sua bandiera! Facile ironia a parte, Andrea ha comunque scelto di buttarsi e il bilancio a fine 2010 è di quindici titoli: molta narrativa italiana, molti esordienti. Las Vegas edizioni si rivolge a un pubblico “giovane”, ma non parliamo del genere Young Adult costellato di vampiri e fenomeni del momento, bensì di una specie di categoria dello…

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Editori coraggiosi: Las Vegas edizioni

Intervista a Gérard Roero di Cortanze

Abbiamo già avuto modo di parlare di Gérard Roero di Cortanze e del suo libro, Il colore della paura , edito da Garzanti; ora abbiamo avuto anche il privilegio di intervistare questo straordinario intellettuale. Il blu è stato spesso oggetto di studio, già a partire dai greci e dai latini; quale valore assume questo colore nel suo sistema simbolico? I colori costituiscono un oggetto di riflessione senza limiti. Schopenhauer ha scritto pagine straordinarie in Sulla vista e sui colori . Conosciamo tutti il testo fondamentale di Goethe, pubblicato nel 1810, a metà fra la storia delle scienze e la storia dell’uomo europeo: La teoria dei colori . Giobert, l’uomo dal volto color indaco, è circondato da una galleria di personaggi chiamati «cavalieri» e vestiti con un colore che ha il ruolo di codice, un po’ come nei romanzi arturiani francesi dei secoli XII e XIII: il cavaliere rosso è in genere animato da cattive intenzioni (personaggio che potrebbe venire dall’Altro Mondo); il cavaliere nero cerca sempre di nascondere la propria identità, che potrebbe essere buona o malvagia; il cavaliere bianco è spesso un personaggio anziano, amico o protettore dell’eroe (è il caso del romanzo); il cavaliere verde può essere buono o malvagio, ma generalmente giovane e insolente. Per rispondere alla sua domanda, sono convinto che i colori abbiano un ruolo fondamentale nella costituzione dell’essere umano. È noto, ad esempio, che il ruolo dei colori è fondamentale per la crescita …

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Intervista a Gérard Roero di Cortanze

A un sogno dal mare e nell’oblio dei monti. Dialoghi con Anna Maria Ortese, di Mauro Salvi

“Il dolore ti colpisce ai fianchi, ti smangia, ti consuma, e ti rende l’uomo, la donna che sei e che non ti resta che essere”. “Anche l’amore fa così. Lei parla del dolore ma descrive l’amore”. “Ordiniamo da bere”, disse” Erano di questo tono i dialoghi fra Anna Maria Ortese e un aspirante scrittore, Mauro Salvi, che seppe portarla fuori dalla sua dimensione, per qualche giornata, durante i suoi ultimi anni di vita. Un incontro nato con una lettera in cui Salvi le chiedeva un parere sui suoi scritti. Ortese gli rispose lasciando trapelare la devastazione della sua vita presente, chiusa in casa fra “…..” con la sorella oppressa da problemi mentali (la chiamava Trude, con lui). E Salvi la interpretò come una richiesta d’aiuto. Della donna, non della scrittrice. “Quando la conobbi, nel 1986 – racconta l’autore – Anna Maria Ortese era una donna anziana. Nel suo appartamento di via Mameli, a Rapallo, tirava avanti un’esistenza qualunque; non viveva nel presente e non rimpiangeva il passato, non si riconosceva nella ‘modernità’ ma non poteva fare a meno della città, del rumore, della gente”. Ed è una vera scoperta leggere queste pagine, per chi ha amato questa autrice, perchè Salvi riesce a compiere il miracolo: farla parlare degli stati d’animo in cui scrisse le sue opere più famose (“il Porto di Toledo è il mio libro migliore…lo scrissi in punta di piedi, come si dovrebbero scrivere i libri che valgono qualcosa”) o semplicemente dei suoi gusti in fatto di sigarette (ne fumava due pacchetti al giorno, anche di più – confessò – se scriveva. Perchè se le dimenticava accese sul posacenere). Della sua scelta di non fare bambini (“il dolore di una nuova vita si sarebbe sommato al mio dolore”), del suo rapporto con gli …

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Il Diacono, di Andrea G. Colombo

Il Male sta per avvolgere il mondo e tutto parte da Roma, dalla Città del Vaticano, in piazza San Pietro. Un giorno scoppia una bomba, il Papa viene salvato in extremis e la vita di una ragazza viene sconvolta. Il Male sta per avvolgere il mondo e tutto parte da un piccolo villaggio dell’Uganda: la vita di Nathan viene stravolta da una terribile scoperta. Il Male sta per avvolgere il mondo e tutto parte da un uomo senza nome che viene ritrovato in Cisgiordania, nel Deserto di Giuda, 4 anni prima. L’uomo senza nome e senza passato è Il Diacono . Il Male sta per avvolgere il mondo e 33 esorcisti cercano di salvarlo. Il romanzo di Andrea G. Colombo è, come avrete capito, un intrecciarsi continuo di storie che vengono proposte anche con flashback e che sono unite da un filo comune: il dilagarsi del Male. Il Male in senso stretto, il Male inteso come Diavolo, come l’arrivo dell’Inferno sulla Terra. Nadia, i 33 Esorcisti, Il Diacono, Tessa, il bambino del deserto, il Pontefice, i Cardinali Farnese e Devereaux sono tutti piccoli (grandi) pezzi di un enorme puzzle e di un disegno che si sta compiendo lentamente. Tutti sono pedine e vengono mossi lentamente da una forza superiore. L’autore ha la capacità di proporre un romanzo horror che tocca un argomento inquietante e spaventoso (ma anche sottilmente affascinante): il Male. E lo fa delineando una serie di personaggi che rimarranno nella mente e che, attenzione!, non tutti arriveranno alla fine. I continui rimandi dei vari capitoli sono ben costruiti e il passaggio da tempo, luogo e situazione è calibrato in modo da appassionare la lettura senza appesantirla. Le 488 pagine, credetemi, passano in fretta. “Siamo porte. Ciascuno di noi, ovunque sul pianeta. Varchi spalancati attraverso cui il Male può irrompere e infettare la nostra realtà. Sino a oggi, i varchi erano tenuti …

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Il Diacono, di Andrea G. Colombo