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Hunted, di P.C. e Kristin Cast, seguito di Untamed e quinto libro de La Casa della Notte

Hunted , di P. C. e Kristin Cast , è il quinto volume dell’amata serie urban fantasy YA La Casa della Notte e il seguito di Untamed . (Di tutta la serie si parla QUI ). Dopo le concitate vicende che hanno concluso il libro precedente (e che hanno visto sorgere dalla terra il demone/angelo caduto Kalona – grazie alle malvagie manovre di Neferet – e a causa dell’invasione dei Raven Mockers, corvi terribili e letali), Zoey e il suo gruppo è costretto a rifugiarsi sottoterra , l’unico luogo in cui Kalona e i suoi corvi non possono scendere. Il posto migliore pare sia il sistema di tunnel in cui i poveri novizi rossi – non più sotto il controllo di Neferet – conducono la loro nuova esistenza. I novizi “blu” e i novizi rossi si avvicinano e, lentamente, cominciano ad allearsi e a utilizzare alcuni poteri speciali. Ma quando Zoey, ferita da un Raven Mocker, mostra di non riuscire a guarire, il gruppo è costretto a portarla di “sopra”, dove forse potrà ricevere aiuto. Ma “sopra”, nella città di Tulsa, è caos e morte . I terribili desideri di Neferet, che voleva scatenare una guerra contro gli umani , sembra stiano avendo pieno corso. E tutto pare perduto. Anche i vampiri adulti e i novizi, affascinati da Kalona, che ha un’aura di potenza inaudita, sembrano legarsi a lui, dimenticando la dea Nyx. Il Male sta per prevalere sul Bene. Inoltre Kalona, convinto che Zoey sia la reincarnazione della donna che, nell’antichità, l’ aveva imprigionato … entra nei suoi sogni. Cosa vuole? Zoey e i suoi amici, in Hunted , dovranno compiere uno sforzo sovrumano, chiamando tutti gli Elementi e lavorando congiuntamente. Ma far fallire i piani …

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Hunted, di P.C. e Kristin Cast, seguito di Untamed e quinto libro de La Casa della Notte

Scoperto a Buenos Aires un poema inedito di Borges

Era sepolto nel magazzino della biblioteca nazionale di Buenos Aires il poema giovanile di Jorge Luis Borges , appuntato sulla pagina di un libro del teologo Christian Walch. A ritrovarlo sono stati i ricercatori Laura Rosato e German Alvarez mentre visionavano i volumi che erano stati donati dallo stesso Borges, direttore della struttura per 18 anni, alla biblioteca. Libri mai catalogati che a detta dei due studiosi sarebbero invece molto preziosi perché pieni di annotazioni, appunti e progetti dello scrittore argentino. Il poema, datato 11 dicembre 1923, comincia così “ La esperanza/como un cuerpo de niña… ” e rivela, secondo la Rosato, un Borges molto giovane, “ più intimo e quasi erotico “. Ora gli studiosi di tutto il mondo si stanno mettendo in contatto con i fortunati ricercatori per saperne di più. Via | Ign Foto | Wikipedia Scoperto a Buenos Aires un poema inedito di Borges

Mia suocera beve di Diego De Silva

Diego De Silva torna in libreria con un nuovo romanzo, “ Mia suocera beve ” (Einaudi, 340 pagine, 18 euro), nel quale vengono riprese le avventure e soprattutto le disavventure dell’avvocato-filosofo Vincenzo Malinconico, già protagonista di “Non avevo capito niente”. La storia è presto detta: Vinceno Malinconico si trova suo malgrado ad assistere in diretta a un sequestro di persona. Siamo in un comune supermercato, e l’ingegnere che ha programmato il sistema video di sicurezza tiene sotto scacco un boss della camorra, responsabile dell’uccisione di suo figlio. Questa è, in sostanza, l’ossatura del romanzo. Su questa base, però, De Silva innesca le vicende personali di Vincenzo: i rapporti con la ex moglie, con la nuova fiamma, i figli, e soprattutto con la suocera, insospettabile maestra di vita. I capitoli alternano i due scenari (il supermercato e la vita privata dell’avvocato) e questa, probabilmente, è la trovata più efficace del libro. Perché l’umorismo che ha fatto la fortuna di De Silva c’è sempre, ma viene stemperato in una serie di lunghissime (e soprattutto numerosissime) digressioni, pseudocatalogazioni, riflessioni più o meno fortunate. così che la narrazione, a tratti, perde mordente. Alcune scene sono piuttosto divertenti, ma a mio parere il libro non riesce a togliersi quella patina da fiction e da umorismo fatto in casa. E’ un libro che ha tutte le caratteristiche per fare fortuna: rappresenta un uomo medio, un po’ sfigato ma per niente stupido (nel quale tutti possono riconoscersi, chi più chi meno), è ancorato alla contemporaneità, negli scenari, nei numerosi marchi di prodotti che vengono citati, nelle tematiche (la camorra, una velata critica al sistema televisivo, la famiglia), e nelle vicende amorose e familiari narrate si possono riconoscere tutti. In alcuni punti il libro mi ha fatto ridere e sorridere (cosa difficilissima, in letteratura), ma a mio parere rimane lontano dalla letteratura italiana che molti di noi vorrebbero leggere. Mia suocera beve di Diego De Silva

Ombra, di Elena P. Melodia. Arriva il seguito di Buio, della trilogia My Land

Ombra , di Elena P. Melodia, è il seguito di Buio e il secondo volume della pianificata trilogia My Land . Ho davvero molto apprezzato Buio ; in particolar modo la seconda parte , in cui l’autrice, lasciatasi alle spalle la dovuta “introduzione adolescenziale”, tipica di una saga YA , è riuscita a rendere l’ atmosfera – cupa e “densa” – una vera e propria protagonista del romanzo; splendida, pulsante, una sorta di punto d’incontro tra il noir anni ‘40 e la fantascienza distopica (o almeno così io l’ho “percepita”). Bello anche il modo in cui la trama soprannaturale viene sviluppata: all’inizio è quasi impercettibile. Poi comincia a crescere e nell’ultima parte diventa una corrente che trascina. Sia dal punto di vista “emozionale”, sia dal punto di vista “razionale”, da quello, cioè, che…

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